//42// a s h t o n's - e x ?

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Mi svegliai alle undici e mezza il mattino seguente.
Calum non c'era in camera sua, così scesi per vedere dove fosse e lo trovai sul divano mentre fissava il televisore spento davanti a se.
"Hey?" lo richiamai piano
"Quando pensavi di dirmelo eh?" disse alzandosi e vedendomi incontro
"Cosa, scusa?" chiesi confusa
"Sai, prima ho chiamato Ashton" disse con un tono di che me sa tante.
Sentir ancora pronunciare quel nome mi metteva i brividi.

"E gli ho parlato di te e quello che avevo pensato di chiederti fra qualche giorno, quando glielo detto mi ha risposto: "amico con lei puoi stare tranquillo, te lo dico per esperienza" così gli ho chiesto in che senso "per esperienza" indovina cosa
mi ha detto ?- disse fissandomi negli occhi - proprio quello che non mi hai detto tu, che eri la sua ragazza" concluse sorpassando la mia figura.

Rimasi pietrificata.
Ashton si ricordava di me?
Non era neppure una relazione seria.

"Aspetta Calum, ti prego" urlai seguendolo sulle scale

si fermò e si girò guardandomi per poi proferire parola .

"Riesci a capire che io per te ho messo in ballo tutto,cazzo? Ti ho portata a quindici ore da casa per vederti felice, e tu non mi dici neppure che sei l'ex del mio migliore amico" urlò

Lo guardai aspettando una sua decisione.

"Penso che me ne andrò per qualche giorno, sto impazzendo con te" disse continuando a salire le scale arrivando in camera sua, entrai con lui e mi chiusi la porta alle spalle.

"Io e Ashton non stavo davvero insieme, siamo usciti qualche volta e basta niente di serio" disse fissandolo

"Magari non sei neanche più vergine per colpa sua" disse roteando gli occhi con fare ovvio.
Arrosì istantaneamente.
"No, lo sono ancora mi dispiace" dissi riprendendomi
"A me non molto sai" disse avvicinandosi baciandomi
"Tu non dovevi andartene per un po' di giorni ?" dissi sorridendo
" ho cambiato idea, tu me l'hai fatta cambiare, anche se è strano pensare che ashton ti abbia baciata, è come se lo avesse fatto mio fratello capito?" disse togliendosi la maglia rivelando tutti i suoi tatuaggi che mia madre odiava tanto, così si buttò sul letto guardandomi sorridente.

Qualcuno fermi i miei ormoni.

"Sai non mi sento a mio agio a stare senza maglia da solo, forza piccola togliala pure tu" disse sorridendo.
In risposta presi il cuscino che era appoggiato sulla sedia della scrivania e glielo tirai in pieno viso ridendo.
"Addio idiota" così dicendo mi chiusi in camera mia

w la droga
Non riesco a scrivere decentemente scusate

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