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"Bevi rosso?" chiese calum mentre io me ne stavo con la testa appoggiata al tavolo.

"Qualcosa di forte" dissi senza alzare la testa.

"Oh, andiamo, perchè non mi guardi?" chiese lui.

"Non ne ho voglia, ho sonno, Noah ha preso un'insuficcenza in chimica, mi scoppia la testa e tu dovresti startene a Manhattan nel tuo nuovo appartamento" dissi

"Noah recupererá, tu dormirai e io sono qui perchè voglio te,di nuovo" disse sedendosi davanti a me cercando di alzare la mia testa con le mani.

"finiscila, sei qui solo per alleviare il tuo senso di colpa" dissi alzandomi guardandolo dritto negli occhi.

"sei pazzo se pensi di salvarmi" dissi senza staccare il contatto visivo che si era creato.

"l'ho capito dall'inizio che non sarebbe stato semplice e che eri complicata" commentò lui.

"E io ho capito dall'inizio che la pizza che ho appena mangiato avrebbe fatto davvero schifo e che ora avresti iniziato fare il poetico per farmi cadere ai tuoi piedi, sai che ti dico? vai a farti un po' di cultura artistica prima" dissi alzandomi e andando verso di lui, dalla parte opposta del tavolo.

"anche se,infondo mi sei sempre piaciuto così, un disastro" mi avvicinai di più.

"penso di aver perso la mia testa" disse.

"non l'hai mai avuta" commentai mettendogli un mano sulla guancia sorridendo.

"sono ancora così tremendamente gelosa degli altri" gli accarezzai la guancia e lo vidi socchiudere gli occhi beandosi di quel momento.

"perchè?" sussurrò

"non mi interessa nulla del tuo corpo, odio immaginarti con qualcun'altro" sussurai appoggiandomi al suo petto.

"voglio riaverti" disse sussurrando.

"è tardi" dissi baciandogli la guancia.

poi velocemente lo presi per mano guidandolo fino a divano dove insieme ci sedemmo.

"Juliet ha partorito sai?" disse cercando di iniziare un discorso.

"O mio dio! ci saranno altri Hemmimgs spacca balle?" chiese lui fingendosi entusiasta.

"dai stupido!" dissi schiaffengiandogli la spalla facendolo ridere.

"è davvero bellissimo, ha gli occhi azzurri come Luke" continuai.

"Anche Noah è bellissimo" disse incrociando le braccia al petto.

"Non ho detto il contrario" dissi

"Tranquilla, riuscirá a recuperare chimica" disse .

"lo spero " sospirai.

"Ora è meglio che vada" disse alzandosi.

"Ci rivediamo?" chiesi accompagnandolo alla porta

"Quando vuoi chiamami" disse sorridendo

"Ci si vede Mary" disse

"Ci si vede Calum" risposi.

Così se ne andò,
ma giá mi mancava.

bah

me n u Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora