Capitolo 2

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Rimasi in piedi con il volto tutto rosso per la vergogna e con gli occhi pieni di rabbia che volevano esplodere . Lui si allontanò e andò vicino al suo gruppo che stava ridendo a crepapelle per quella scenetta '' Giuro che me la pagherà Hemmings ''. Lo fulminai con lo sguardo, avrei dovuto inventare qualcosa di brillante che gli facesse rovinare la reputazione .

-sei andata a letto con Hemmings?-mi chiese Alissa scioccata , poggiandomi una mano sulla spalla

-come potrei mai farlo-risposi con una punta di ribrezzo. Mi avviai verso il bar con ALissa e stappai un'altra birra per tranquillizzarmi un pò

-allora come ha fatto ad avercele? - chiese perplessa sorseggiando la sua birra. Il suo vestitino nero metteva in risalto la sua carnagione chiara messa ancora più in evidenza dai i suoi capelli castani che le ricadevano appena sopra le spalle, gli occhi color miele erano leggermente sgranati mentre le labbra era dipinte di un bel color corallo.

-non lo so, questo è il problema-la musica da discoteca c'impediva di avere una conversazione ottimale così c'incamminammo fuori , intanto il nostro gruppo si era già sgretolato ,alcune ballavano , mentre altre stavano salendo di sopra per appagare il loro desiderio.

Ci sedemmo su una sdraio a bordo piscina, fortunatamente non c'era nessuno e il rumore della musica era diventato un ronzio. Le luci in giardino e quelle della piscina si erano accese automaticamente mentre il cielo stava imbrunendo lasciando spazio al blu del cielo notturno settembrino con la sua leggera brezza.

-giuro che il mio caro amico Hemmings me la pagherà-dichiarai con uno sguardo malevolo mentre Alissa si fece scappare un leggera risata gutturale. Tirai fuori dalla borsetta le Lucky strike e ne offrii una alla mia amica, lei l'accettò e poi gliela accesi. Iniziai ad aspirarla voracemente, perché il fumo aveva un effetto calmante su di me.

-se ancora l'anno scolastico deve iniziare e voi avete già iniziato a litigare ,credo che quest'anno ne vedremo delle belle -si portò la sigaretta alle labbra e aspirò delicatamente in modo da godersela il più possibile

-che poi non capisco perché vi odiate così tanto, anche se prima era il tuo migliore amico- mi portai la sigaretta alla bocca per un ultimo tiro e poi gettai la cicca

-chiediglielo a Mr. Hemmings io non capisco perché è tanto odioso con me. So solo che un bel giorno il suo cervello formato da un solo neurone, ha deciso di non parlarmi-anche lei gettò la cicca e bevve l'ultimo sorso della sua birra per levarsi il sapore del fumo . Ad un tratto Alissa scoppiò in una risata isterica, la guardai perplessa schiudendo un pò la bocca e strabuzzando i miei occhi color mare ,come quelli di Hemmings e prima che potessi proferire parola per chiederle cosa stava succedendo si decise a spiegarsi

-parli del diavolo e ti spuntano le corna-girai la testa per scoprire la natura della risata isterica e quegli occhi azzurri così cristallini incontrarono i miei. Gli lanciai un'occhiata di sfida e lui si avvicinò con nonchalance allontanandosi dal gruppo della squadra di football.

-Cinderella mi dispiace, ma non ti darò le mutandine, come ha fatto il principe con la scarpetta -rise lui stesso alla sua battuta squallida e mi guardò divertito , come se gli piacesse vedermi incavolata " ancora con questa storia" borbottai tra me e me . Mi alzai di scatto e mi avvicinai a lui il più possibile, solo pochi centimetri se non addirittura uno solo ci separa ,ma sentii una forte scarica elettrica che mi pervase tutta

-bastardo-ringhiai a denti stretti, impulsivamente il mio tacco pestò il suo piede , liberando la rabbia repressa . Emise un gemito di dolore e io mi lasciai scappare un ghigno

-comunque se le vuoi tienitele, perché non verrò mai a letto con te, lurido verme-incurante della sua reazione girai i tacchi e tornai dentro. Dovevo fare uno sforzo, solo quest'anno e poi non lo avrei rivisto più . Comunque sprizzavo rabbia da tutti i pori così decisi di andarmene da quella dannata festa . Salutai tutti e mi avvia alla macchina . C'era un silenzio assoluto, rotto soltanto dal rumore dei miei tacchi che s'infrangevano sull'asfalto e il frinio delle cicale.

Frugai più volte nella borsetta in cerca delle chiavi della mia auto, ma niente . Alzai lo sguardo e accanto la mia macchina c'era parcheggiata un moto con un ragazzo di sopra che si stava godendo una Chesterfield. Scrutai attentamente i lineamenti illuminati dalla leggera luce dei lampioni , mi sembrava di conoscere fin troppo bene quei lineamenti ...infatti chi poteva essere : il diavolo dagli occhi azzurri. Sapevo che mi aveva vista e ora stava scrutando attentamente ogni mio movimento anche il più irrilevante .

Con tutti i ragazzi al mondo proprio lui doveva essere nel parcheggio ? seduto su una ducati 1199 nera? Fece tintinnare qualcosa a me familiare . Ascoltai attentamente il suo, ma certo ! Erano le chiavi della mia macchina, mi avvicinai stringendo i pugni tanto da far diventare le nocche bianche . Il mio istinto omicida stava venendo a galla man che mi avvicinavo a quel demone con gli occhi color cielo.

-ehilà Cinderella -mi salutò scherzosamente facendo vibrare in aria ancora una volta il mio portachiavi

-dammi. le .chiavi. -gli ordinai in preda alla rabbia . Perché era così odioso?

-su dai, vieni a farti un giro con la mia banda di motociclisti-guardai bene il suo giubbotto e sul lato destro e c'era scritto un logo : 5 second of summer . Scoppiai in una risata isterica,che razza di nome era per una banda di motociclisti scatenati? Mi lanciò un'occhiata come se fossi strana , aggrottò la fronte e socchiuse quegli occhi che sembravano due gemme di acquamarina

-perché stai ridendo principessa-mi chiese aspirando la sua sigaretta

-che razza di nome è per dei motociclisti?-ripresi di nuovo a ridere. Lui non rispose fece l'ultimo tiro della sua Chesterfield e gettò il filtro a terra

-invece perché non parliamo della tua banda di principesse?-dovevo allontanarmi se non volevo fare un omicidio. Respira, uno, due , tre, quattro, cinque , sei

-allora come sta Biancaneve ,la sirenetta e tutte quelle che ci sono nel tuo gruppo che non ricordo ...-fece l'espressione da pensatore, che mi fece scattare la lucina di allarme nella mia testa.

-S M E T T I LA-urlai con tutta la voce che avevo. Feci un respiro profondo

-ridammi subito quelle chiavi-gli ordinai , lui me le mostrò ma non fece in tempo a ritirarle che io gliele tirai dalle mani graffiandolo

-me la pagherai Hemmings.... Me la pagherai- lo minacciai prima di aprire la mia cabriolet

-oh... che paura Johnson -disse ironico , facendo finta di tremare e accucciandosi nel suo giubbotto

-can che abbaia non morde- mi gridò. Quel ragazzo mi faceva innervosire come nessun altro, era irritante ,stupido, vendicativo eccetera,eccetera...

-vedremo..-gridai in tono di sfida prima di partire a tutta velocità e sfrecciare nelle strade di Los Angeles...

# spazioautrice

Ehilà care, vi ringrazio per i voti che mi avete dato e i commenti ;) .Ecco a voi un altro capitolo che spero vi piaccia...

Cinderella|| Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora