Capitolo 7

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Entrai in quello studio che per me era diventato familiare.Era uno studio abbastanza caloroso ,le pareti era dipinte di un giallo abbastanza acceso mischiato ad un pò di arancione, ma erano appesi anche molti quadri giovanili che rendevano l'ambiente meno freddo e meno professionale. La libreria in legno chiaro era posta nella parete frontale all'entrata ,perfettamente ordinata, tutto il contrario invece della scrivania ,dove regnava il caos, fogli , fascicoli e penne erano tutti sparpagliati . Infine al centro della stanza c'era grosso tappeto che somigliava a quelli persiani e di sopra si trovava un divanetto color crema abbinato a una poltrona, illuminati dalla luce calda che filtrava dalle veneziane bianche.

Lui era seduto su quella poltrona e fissava un quadro, il suo preferito.Era un dipinto astratto che sinceramente non avevo mai compreso ma lui si divertiva ad interpretarlo a secondo dell'umore.

Bhe infondo non era cambiato molto, stesso taglio di capelli, stesso viso e stesso fisico. All'inizio entrai con un certo imbarazzo, non si accorse subito della mia presenza, poi si sentì come osservato, staccò gli occhi dal quadro e mi lanciò un'occhiata per capire chi fossi. Balzò giù da quella poltrona e venne ad abbracciarmi sollevandomi da terra

-Cindy sei cambiata, sei più. .-esclamò

-grande?-aiutai a completare la frase

-sisi-

-bhe tu invece ti sei fermato alla fatidica età di 22?-dissi ironica accomodandomi sul morbido divanetto mentre lui prendeva posto nuovamente su quella poltrona

-no, il tempo passa anche per me...sono già 25-capelli corvini leggermente mossi, erano spettinati e alcune ciocche gli ricadevano sulla fronte e formavano quello che doveva essere un ciuffo, i suoi profondi occhi grigi spuzzavano vitalità.Era abbastanza abbronzato e aveva un leggero accenno di barba che non aveva mai avuto prima.Le labbra erano carnose ed invitanti altrettanto come il fisico.

NARRATORE

La ragazza si sentiva a suo agio con Andrew, avevano un rapporto familiare e questo permetteva alla biondina di confidarsi senza avere intoppi e tabù

-Carol mi avvisato che sono tornati-disse il corvino accavallando la gamba e posando le braccia sui braccioli.

Il volto di Cinderella diventò subito serio, scacciando l'euforia di pochi minuti fa. Aveva vinto una battaglia, ma questo non significava aver vinto una lunga e logorante guerra come quella di trincea.Lei non era consapevole di questo e se avesse ricordato il passato avrebbe perso la guerra o forse no. Perché in quel tipo di guerra non eistevano Vincitori ma solo vinti, infatti ne sarebbero usciti devastati , ed ad un certo punto tappezzare quei buchi sarebbe diventato difficile.

-si, sono tornati-ammise con un leggero filo di voce, che si disperse subito dopo nell'ampia stanza

-Con Luke come va, avete allacciato di nuovo i rapporti ?-chiese incurante, ma forse era proprio Luke la causa di quegli attacchi così improvvisi.

-no, l'ultima ...l'ha combinata pochi minuti fa -Andrew aveva capito che Cinderella era molto triste, ma aveva anche rabbia dentro di se, voleva fargliela pagare ad Hemmings per tutto quello che le stava causando.Aveva azzeccato in pieno lo stato d'animo della ragazza, seduta lì , con un espressione abbastanza triste

-cosa ha fatto?-
La ragazza cercò di descrivere i comportamenti di Luke ,ma non aveva raccontato quell'incontro con il ragazzo misterioso.

-cerca d'ignorare Hemmings-consigliò lui

-non ci riesco, ha combinato troppi guai, poi io tenevo a quella foto e lui se l'è presa-lei voleva piangere voleva gridare al mondo i suoi sentimenti e una volta per tutte sentiva il bisogno di dimenticare il passato

Cinderella's pov

Lacrime, volevano uscire ma io glielo impedivo riccacciandole dentro

-conosci un certo Ashton?-chiesi ad Andrew , curiosa di sapere se lo conosceva

-per caso Va di cognome Irwin-chiese abbastanza preoccupato

-credo di si-ammisi abbassando lo sguardo

-stai lontana da lui-mi ammonì. E così il ragazzo misterioso aveva un segreto e a quanto pare era pure pericoloso

-comunque -mi richiamò dai miei pensieri

-non credo che per ora ci sia bisogno di antidepressivi o altri farmaci,però se vuoi che non riaccada devi sfogarti. Inteso?Butta fuori tutto quello che hai dentro, nel modo che più piace a te-

-ok-lo assecondai

-credo,che se farai in questo modo non dovrebbero tornare più.-

Mi alzai ed andai ad abbracciarlo,

-grazie -gli bisbigliai fra l'incavo del suo collo
-senza di te non ne sarei uscita-

-non devi ringraziare me ,ma la tua forza-mi corresse

-io vado ora-lo salutai e m'incamminai fuori dallo studio.

Era mezzogiorno ,il sole brillava alto nel cielo di Los Angeles, regalandoci anche per oggi una bella e calda giornata.

Con quella chiacchierata mi sentivo più libera e leggera

Il rombo di una moto che si fermò davanti mi fece trasalire.In sella un ragazzo vestito di nero e con il casco che lo rendeva irriconoscibile mi fece segno di salire in sella

◆cosa devo fare?◆

#spazioautrice

ecco un altro capitolo...se 10 persone ma anche di più commentano domani pubblico un altro capitolo

P.s Non accetto Continua.. (so bene la faccia arrabbiata che state facendo in questo momento)ma vorrei spiegato cosa vi piace della storia e cosa meno

comunque vi amo...senza di voi non so come farei

Cinderella|| Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora