Capitolo 11

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-Luke..-il biondo sentì pronunciare quelle parole e inspiegabilmente provò delle sensazioni strane , ma allo stesso tempo erano sensazioni positive e piacevoli che per un momento avevano scacciato il suo lato pessimista.

-si?-rispose contento chinandosi su di lei e lasciandogli un tenero bacio sulla guancia.Lei non si oppose perché lo reputava ancora il suo migliore amico, stava vivendo nel passato, esattamente, come il momento in cui era stata scattata la foto che teneva appesa in camera ,ma che Luke aveva preso.

Le brillavano gli occhi come non mai, come il mare illuminato dai primi raggi del sole.Lui le sorrideva e si era perso a guardarla, tutta imbrattata di pittura e sotto di lui. Era magnifica, come una dea.

-perché hai qualcosa nel labbro?-chiese spaventata aggottando la fronte e le bionde sopracciglia, per un momento fu invaso dal panico , ma poi capì che si riferiva al piercing nero.

-si chiama piercing-le spiegò attentamente ,rotolò a terra e si mise accanto a lei.

-piercing-ripeté sicura di se , più volte

-mi piace come ti sta-

-grazie-la ringrazió rivolgendogli per l'ennesima volta un sorrisetto sghembo che però celava sensazioni diverse , che era da tanto tempo che non riusciva a provare

Intanto nella mente della biondina si rincorrevano pensieri strani , che non avevano ne testa e ne coda, l'unica cosa che riusciva a ricordare era del suo amico Luke , pensava che fossero stati per sempre amici... ma si sbagliava di grosso, la loro amicizia era già finita da tempo e fra loro non correva più buon sangue..Da amici erano diventati nemici , ma da nemici si può diventare amici o qualcosa di più?

-Luke...-ripronunciò con fare più sicuro mentre cercava la sua mano per attorcigliarla attorno alla sua

-mhh..-rispose lui, stringendo la sua tenera manina con le unghie dipinte di un rosso scarlatto.

-ma...tu rimmarrai sempre con me o te ne andrai?-si sollevò da terra e lo guardò con faccia abbastanza sconvolta.

Luke non sapeva cosa rispondere, lui per lei se n'era già andato, ma ora però era li con lei e ci voleva stare anche a costo di rinunciare al suo sogno, perché infondo forse era lei il suo sogno. Si trovava in guerra con se stesso ma alla fine vinse il cuore, perché è proprio al cuore che non si comanda.

-certo , che starò con te-incrociò braccia dietro la testa e fece un sospiro strano

-dormi con me ? -gli chiese nuovamente ,il labbro inferiore cominciò a tremare e gli occhi si gonfiarono di lacrime ma prima che potesse liberarle lui rispose per evitare quel pianto che lo mandava in tilt.

Il sole stava tramontando e lo spettacolo era visibile totalmente ,grazie alla vista della collinetta dov'era posta la villa dei Johnson in pieno stile italiano. Il giardino su cui erano stesi era perfettamente verde e curato e l'umidità che stava scendendo faceva formare sui fili d'erba delle goccioline d'acqua che stavano rendendo il prato umido.

Cinderella si alzò per poi rimane imbambolata davanti a quella bellezza di tramonto.Nella sua testa visualizzò tutte le immagini che aveva immagazzinato , ma non trovò niente di simile.Era terrorizzata ma allo stesso tempo affascinata.

-cos'è..? -chiese tartagliando con voce molto dolce.Hemmings la abbracciò dolcemente da dietro per poi lasciargli un bacio umido e tenero nell'incavo del suo collo , che la fece rabbrividire, anche se dentro la temperatura era talmente alta che poteva benissimo fondere il ferro

-si chiama tramonto-rispose con voce abbastanza roca e sensuale. Ma che stava facendo? Perché tutto ad un tratto voleva sedurre Cinderella?

-è pericoloso?-lo chiese balbettando , ma non sapeva da dove veniva tutta ad un tratto quella paura, era perché aveva paura del tramonto o era per Luke così vicino al suo corpo.

Luke si ritrovò ad abbracciare il vuoto e rischiava di cadere a pancia in giù per il repentino movimento della biondina che era scappata dentro casa per chissà quale motivo.

Senza che dasse ordini alla sue gambe di muoversi, era già dentro casa che la rincorreva, ma la ritrovò paralizzata davanti alla porta d'ingresso con Carol davanti

-vai a farti la doccia-le ordinò

-no -insistette lei stringendo i pugni

-su , dai che è ora di cena-

-no, no , no -

Carol stava perdendo la pazienza, in più era abbastanza provata da questa situazione.

-amore vai a farti la doccia-questa volta parlò più con dolcezza, anche se dentro di lei c'era un vulcano quiescente da anni ,che sarebbe eruttato molto presto

-no, vengo solo se me la fa Luke-
Hemmings si portò una mano alla fronte e poi nei capelli , se li voleva strappare uno ad uno. Se le avrebbe fatto una doccia, non sarebbe resistito, i suoi ormoni da diciottenne sarebbe esplosi causando innumerevoli guai.

-ascolta Cindy, tu vai a farti la doccia e vado anche io e poi vengo e andiamo a nanna-la rassicurò, il volto suo volto si rasserenò per poi iniziare a correre saltellando verso le scale. I morbidi capelli saltellavano insieme a lei creando un gioco di morbide onde che si rincorrevano.

Era talmente bella ma anche così complessa, era nel suo mondo e non sarebbe stato facile farla rientrare nel mondo normale.

-grazie-le disse dolcemente Carol gettandosi stremata sul divano

-per lei farei di tutto-quella frase era uscita dalla sua bocca per sbaglio,cioè non per sbaglio perché era quello che pensava però non lo voleva ammettere perché...perché no.

-non capisco perché non mi ascolta, è così straziante vedere tua figlia ritornare bambina-

-lo so Carol, ma tutto ritornerà come prima, ci vorrà solo del tempo. Comunque io ora vado, ci vediamo-salutò cordialmente per poi dirigersi vero il portone massiccio,che conduceva al maestoso vialetto dove aveva lasciato la moto.

Dopo un'ora erano ancora sedute a tavola e Carol cercava in tutti i modi possibili di far mangiare Cinderella,ma a ogni suo tentativo , la biondina serrava ancora di più la bocca per poi scoppiare in un pianto isterico , dove gridava il nome di Luke. Carol fortemente arrabiata le aveva messo ogni pietanza davanti, dal pollo fritto alla patatine, dai maccheroni al formaggio agli hamburgers e l'aveva lasciata sola al tavolo mentre continuava a piagnucolare.

Piagnucolò per circa un'altra ora e così Carol prese quel dannato telefono e compose il numero di Luke, che nel frattempo si era riunito con la sua banda di motociclisti per provare.

Il telefono gli squillò nel mezzo della prova, il che causò le proteste dei componenti.Lesse con molta calma il nome sul display, che gli causò un forte stato di ansia che lo portò a rispondere subito.

-pronto Carol, cosa è successo?-chiese preoccupato

-Cinderella, fa i capricci non vuole mangiare ed è da due ore circa che piagnucola dicendo il tuo nome-

Hemmings tirò un sospiro di sollievo

-arrivo subito-e mise giù

-scusate ragazzi, ma devo andare. Continuate a provare-

si scusò e corse fuori dalla casetta,cercando di far attenzione a non inciampare.

Prese la moto e corse più forte che poteva,sapere che Cinderella era in quelle condizioni lo rattristava

-Ora andiamo a dormire-la incitò dopo essere stati a guardare un pò di tv..

-ok-come una bambina ubbidiente prese la mano di Luke e salirono di sopra..

#spazioautrice

Ciao ragazze...ammetto che questo capitolo fa schifo

Spero che lascerete qualche commento e voto per vedere se la storia piace...

Comunque vi amooooo♥ ♥♡

Cinderella|| Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora