4 ANNI DOPO-Luke, affera questo ! -gridai al biondo in cima alle scale per catturare la sua attenzione, lanciandogli la pallina nataliza dorata, ormai un po' rovinata.
-ecco fatto!Dove vuoi che la metta?-chiese rigirando la pallina fra le mani mentre mi sorrideva e si torurava il pearcing sapendo che non gli sarei resistita a molto.
Misi le mani ai fianchi e iniziai a scuotere la testa delusa.
Delusa del fatto che non si ricordasse di quella pallina, di quella pallina tanto importante per noi.
L'avevamo comprata quando eravamo piccoli molto, piccoli mentre passeggiavamo in uno di quei mercatini natalizi.
C'era venuta in mano per caso come la nostra amicizia e costringemmo Carol a comprarne una e far incastonare fra i ghirigori brillantinosi i nostri nomi che con il tempo si erano sbiaditi.
Da quel Natale fino a quello seguito dal nostro litigio quella pallina era stata sempre messa per prima sul'albero.
Poi la pallina era stata rinchiusa, rinchiusa come i nostri sentimenti.
-veramente non ricordi?-
-sciocca come potrei scordarmi di una cosa tanto importante?-Mi guardò con la sua faccia.
La solita faccia capace di farmi sciogliere come sempre.
-Sei tutto strano tu..-corsi per le scale velocemente saltando più gradini possibili e lo andai ad abbracciare facendo incontrare i nostri occhi, azzurro su azzurro, infinito su infinito.
L'albero di Natale altissimo era il nostro sfondo già riempito di regali ma non sapevamo che quell'anno sarebbe arrivato un regalo molto importante ,forse il più importante.
Un regalo memorabile.
E come la maggior parte dei momenti belli sempre rovinati da qualcosa o qualcuno, i nostri telefoni squillarono simultaneamente facendoci balenare i vecchi ricordi dal sapore amaro.
Vecchi ricordi,ricordi che ci perseguitavano,ricordi che ci avevano fatto soffrire.
Tirammo furori il cellulare dalla tasca.
" siete sicuri che questo Natale lo passerete insieme?
Meravigliosi auguri dalla vostra persona preferita."
Lessi il messaggio con le mani tremanti e le lacrime agli occhi e co la consapevolezza della malignità di quella persona e delle sue minaccie.
Le parole avevano paura di uscire,bloccate nella gola sembrando che mi volessero soffocare.
-shh..andrà tutto bene ci sono io piccola e ti prometto che andrà tutto bene...Andrà tutto bene-
Come sarebbe andato tutto bene? Come?
Con le parole in gola che mi soffocavano mi aggrappai alla sua figura cercando di estrarre quell'apparente calma nella sua anima che non lo faceva agitare, anche se sapevo che dentro aveva un uragano, un uragano che lo travolgeva ma che lui non dava mai a vedere.
Sospirai.
Chiusi gli occhi.
Mi aggrappai alla sua speranza.
#spazioautrice
Piccolo regalo per voi e per il traguardo raggiunto quasi 130 mila ♡
E 5 mila e passa voti ♥
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Cinderella|| Luke Hemmings
Teen FictionChe dire delle fiabe...Bhe sappiamo che non sono vere, nessuno vivrà mai in un castello, i vestiti sgualciti non si trasformeranno mai in vestiti da sera, le zucche non si trasformeranno mai in carrozze. Forse l'unica cosa che potrà esistere è u...