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"Cosa ci fai qui?"
"Oh, non parte la macchina."
"Potevi chiamarmi."
"Potevi essere giá a letto."
"E dov'era il problema?" Lo guardai cercando di non considerare il petto nudo.
"Ti avrei svegliato."
"Ma dai, entra ti preparo un letto,almeno starai al caldo."
"Nono non voglio disturbare."
"Nessun problema, entriamo inizio ad aver freschetto."
"Sei troppo gentile."arrossì ed entrammo insieme.

"Vieni sali, ti va bene questa stanza?"
"Sisi, a me andrebbe bene anche il divano."
"È più comodo il letto, fai cio' che vuoi, io ti sistemo il letto."
Si sedette su una poltrona nella camera non molto distante dal letto.
Presi le lenzuola e coprii il letto.
Presi una coperta un po più pesante e la lasciai ai piedi del letto nel caso avesse freddo.
Qui Mark aveva alcuni suoi borsoni con dei vestiti.
Ne sfilai da uno una maglia e dei pantaloncini non abbinati e dopo averli piegati li lasciai ai piedi del letto.
Presi asciugamani e accappatoio puliti e li pogiai sulla scrivania.
"Vieni ti faccio conoscere la casa."

Lo portai di sotto.
"Questa è la cucina nel caso avessi fame o sete."
Passammo per il salotto dove eravamo stati tutta la serata.
"Questo è uno dei tre bagni." Spiegai aprendo una porta.
Salimmo sopra e gli indicai le varie stanze e i due bagni opposti tra loro.
"In questo potrai trovare bagnoschiuma, sali da bagno, dentrificio e tutto ciò che potrá servirti."
"Ed infine questa è la mia stanza, nel caso ti servisse qualcosa."
"Non so come ringraziarti."
"Non devi, buonanotte." dissi sorridendo.
Mi baciò sulla fronte facendomi rimanere inalibita.
"Grazie ancora, buonanotte principessa".
Dopo di che si girò ed entrò nella sua stanza e il feci lo stesso.

Tutto il contrario di quello stronzo di Mark.
Gli avrei portato tutto alla casetta al lago, non sarebbe stato in grado di proteggermi, dovevo vendicarmi.
Entrando vidi il balcone aperto e decisi di uscire a schiarirmi un po' le idee.
Mi sedetti per terra e alzai le gambe appoggiandole alla ringhiera, la maglia lunga fino a metà coscia si era alzata di tanto, sin da scoprire quasi metà sedere.
Il freddo mi stava entrando dentro le ossa ma poco mi importava.
Perché il mio ex fidanzato ha cercato di uccidermi?
Perché Mark mi aveva portato nella casetta al lago?
Perché mi aveva giurato che non mi avrebbe mai più lasciata sola e dopo poco si è smentito da solo?
E poi chi era questo splendido ragazzo che avevo ospitato a casa mia? Non era da me ospitare estranei.
Ma lui era diverso lo sentivo.
"Perché?" Parlai quasi sussurrando.

Dopo poco una voce potente e dolce allo stesso tempo parló.
"Non esiste una spiegazione a tutto, soprattutto le cose belle, quelle non hanno mai un motivo, non so come sono finito in casa tua ma so di essere felice ora, mentre fumo questa sigaretta e ammirandoti in tutta la tua bellezza...perché? Perché non c'è un motivo, sei bella e basta, anzi che dico..meravigliosa." Rispose lentamente una voce ormai famigliare.
Mi girai sulla destra e lo vidi seduto con le gambe incrociate. Tra le dita una sigaretta ormai quasi del tutto consumata, a terra un posacenere con altre cicche dentro.
Chissà da quanto tempo era lì.

Sorrise mentre aspirava dal filtro facendo arrivare il fumo ai polmoni.

"Il vino ti ha dato alla testa?"scherzai.
"Ahaha, oddio sono un pò brillo ma non così tanto da non parlare lucidamente."
Ridemmo.
"Non riesci a dormire?"
Scossi il capo in tutta risposta e mi accucciolai per terra.
"Aspetta qua." Disse per poi entrare dentro e riuscire dopo una manciata di minuti con due cuscini una bottiglia di vino rosso e due calici.

Sorrisi solo davanti a quella dolcezza.
Sembrava di conoscerlo da anni.
Mi passò un cuscino dal balcone.
"Aspettami" dissi per poi alzarmi da terra.

Presi una coperta ed entrai nella stanza di Francesco.
Era fuori e guardava nella direzione del mio balconcino, rispetto al suo molto più piccolo.
Mi sedetti al suo fianco.

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