Un passato da dimenticare

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Zack P. O. V.

Dalle pareti continuavano a cadere grossi massi. Nora era rimasta incastrata con il piede tra le rocce. Continuava a tirare il piede.

Zack: Nora! Resisti! Sto arrivando!

Saltai arrampicandomi sopra una roccia molto alta. Corsi il più velocemente possibile schivando tutti i massi che arrivavano dall'alto.

Mentre io correvo nello stesso tempo c'erano i cani che stavano provando a raggiungerci. Se non mi fossi sbrigato a liberare Nora quelle bestie ci avrebbero divorato.

Nora: Zack sbrigati! I cani stanno arrivando!

Raggiunsi la ragazzina.

Afferrai con entrambe le mani il piede di Nora e con tutta la mia forza tirai. Lei fece lo stesso ma niente. Non riuscivamo a smuoverlo di un millimetro. Eravamo disperati.

Zack: Nora non dobbiamo arrenderci se questo...

Nora: Zack!

Non riuscii a finire la frase che un masso si stacco cadendo sopra la mia testa. Per miracolo riuscii a fare un balzo evitando l'ostacolo. Potevo tranquillamente diventare una frittata se avessi tardato solo di un millisecondo. Tuttavia Nora non fu fortunata quanto me. Infatti il masso le cadette addosso. La bloccò dalla pancia fino ai piedi impedendole i movimenti delle gambe.

Mi rialzai e tornai immediatamente da lei. Vidi il masso macchiato di sangue. La pietra che la immobilizzava era appuntita e l'aveva ferita gravemente.

Nora: ...zack...

Stava respirando molto lentamente. Mi venne un brivido.

Zack: Nora!

Presi la roccia ricominciando a tirarlo ma la mia forza non era abbastanza per sollevarlo. Ero troppo piccolo. Persa totalmente ogni speraza feci poggiare la testa di Nora vicino a me mentre singhiozzavo. Lei mi guardò e mi carezzò il volto.

Nora: ...Non importa Zack...

Mi fece un minuscolo sorriso. Voleva consolarmi in qualche modo. Nel mentre la frana si era finalmente fermata. Sentii delle gocce d'acqua cadermi sul volto. Stava iniziando a piovere. Sembrava che le nuvole volessero piangere con me. Condividere il mio dolore e accompagnarmi in questa situazione. Strinsi a me Nora, stava dando i suoi ultimi respiri di vita.

Nora: Hey piccolo Killer. Te la caverai anche senza di me. Sei forte e ce la farai da solo.

Zack: Ma io non posso lasciarti morire...ti ho fatto una promessa...

Nora: Una promessa infranta non ti renderà un bugiardo...Zack ricorda questo...non provare più emozioni, non fidarti di nessuno...

La ragazzina dagli occhi gialli esalò il suo ultimo respiro e chiuse gli occhi per non riaprirli mai più. La sua mano scivolò lentamente a terra. Sul suo volto rimase l'espressione di una bambina mentre dormiva.

Zack: No!!! Nora non morire ti prego! Ti prego! Nora!!!

Dimenai la bambina cercando disperatamente di svegliarla. Ma era troppo tardi. Avevo fallito, non l'avevo protetta, non l'avevo salvata.

Mi sentivo come se non avessi più uno scopo di vita. Ero rimasto nuovamente solo. Era come ricevere un'accoltellata profonda al cuore. Piangevo versando le mie lacrime sopra il corpo. Ma i miei singhiozzi furono interrotti dall'abbaiare dei cani. Ci avevano individuati. Eppure stavolta non avevo paura di loro. Poggiai a terra il defunto e impugnai il mio coltello. Quando i cani mi raggiunsero pronti ad azzanarmi ecco che li accoltellai uno ad uno senza pietà o rimorso. Lo stesso valse per i guardiani. Quando mi trovarono ero pronto. Il mio coltello si sporcò di sangue umano e canino. I miei abiti erano totalmente ricoperti di sangue. Quel liquido rosso così affascinante che è dentro ognuno di noi.

Il temporale mi raggiunse bagnandomi i vestiti. La mia tristezza si trasformò in rabbia e delusione. Tutte le mie lacrime si pietrificarono sparendo dal mio volto bendato.

Non ero riuscito a proteggere una persona a me cara, mi restava da proteggere solo me stesso. Estrassi il coltello dai cadaveri, lanciai un ultimo sguardo alla mia amica ripensando alle sue parole "non fidarti di nessuno".

Zack: Hai ragione Nora.

Mai più mi sarei affezzionato a qualcuno. Era troppo pericoloso e doloroso.

Cominciai a camminare lasciandomi alle spalle tutti i ricordi di Nora. Tutti i momenti passati insieme a lei in questi anni. A questo punto erano solo delle cicatrici della mia mente che sarebbero state dimenticate col tempo. Un passato da non ricordare. Un passato che non esisterà più.

Al prossimo capitolo.

Addio Nora.

Isaac FosterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora