Midnight

1. Book Club?

Calum Hood

In tutti i miei diciassette anni di vita non mi sono mai, e dico mai, innamorato. Neanche una volta. Neanche mezza. Alcuni miei amici sono innamorati, nonostante il loro amore non sia ricambiato, altri sono fidanzati, amano la persona che hanno al loro fianco con tutto il cuore, altri ancora sono innamorati di un cantante o di una band. Io invece mi limito ad osservarli da lontano, rannicchiato nel mio angolino in bianco e nero, mentre il resto del mondo vive tra i colori. Non che sia depresso eh, solo che ho una visione del mondo tutta mia, completamente diversa da quella degli altri. Mi relaziono con gli altri in modo particolare, sono strano, troppo strano, è per questo che ho pochi amici ma, allo stesso tempo, piaccio alla maggior parte delle ragazze (e ragazzi) nella mia scuola. Infondo, il bel tenebroso piace a tutte, no? Il mio coming out però ha spento le speranze di alcune di loro, altre continuano inutilmente a provarci. Quale parola della frase 'mi piace il cazzo' non capiscono esattamente? Sono solo delle puttane che ti pregano disperatamente di darglielo per poi tormentarti giorno e notte dicendo di amarti e vanno a dire in giro di essere fidanzate con te. Ridicole. Io non mi innamoro, scopo e mi faccio scopare a mio piacimento quando, dove e come mi pare, senza dar conto a nessuno. Non mi interessano i sentimenti, tanto meno l'amore, voglio solo divertirmi e vivere la mia vita senza avere limiti. Perché l'amore è come un paio di manette, non ti permette di fare ciò che ti pare e piace, ti mette delle restrizioni e a me non piace stare in gabbia.

"Ho voglia di succhiartelo" La voce del mio migliore amico giunge alle mie orecchie, sensuale, provocatrice, tanto da farmi venire i brividi. Un ghigno si forma sulle mie labbra, ghigno che ormai Michael è abituato a vedere sul mio volto.

"Fallo" Dico con tono autoritario, afferrandogli una mano e lasciandola scendere lungo il mio petto, fino ad infilarsi nei miei pantaloni. Lascio che un sospiro esca dalle mie labbra quando le sue dita fredde entrano a contatto con il mio pube, amo quel suo tocco gelido, è una cosa che mi fa impazzire. Io e Michael ci conosciamo dalle elementari, è da un anno a questa parte che scopiamo ogni volta che abbiamo voglia, senza lasciarci trasportare troppo. Ci vogliamo bene, le nostre notti di sesso non hanno mai cambiato il nostro rapporto e mai lo faranno. Non so bene com'è iniziato tutto, so solo che lo fa per dimenticarsi di Luke, il ragazzo di cui è innamorato, ma non mi dispiace, nè mi sento usato. Faccio del sesso fantastico con lui, che mi frega se pensa ad un'altra persona mentre mi fotte? L'orgasmo me lo provoca comunque. Lui e Luke si sono conosciuti due anni fa, ma proprio nel momento in cui Michael stava per confessargli i suoi sentimenti, lui si è fidanzato con il suo attuale ragazzo, un cesso se posso dire la mia. Michael è tremila volte meglio. Poi, è uno sfigato. Loro due parlano ancora, si vedono anche fuori dall'orario scolastico qualche volta, ma niente di più. Dopo una giornata passata con lui, puntualmente viene da me, si sfoga e finiamo per scopare. È una routine, se possiamo definirla così.

"Che ha fatto Luke stavolta?" Sussurro con voce roca, lasciando che il ragazzo dai capelli neri mi sbottoni i pantaloni e si inginocchi tra le mie gambe. Per fortuna i miei genitori non ci sono.

"Lunedì è l'anniversario suo e di Chris, mi ha chiesto un consiglio su cosa potessi regalargli" Spiega con voce calma, mentre io alzo di poco il bacino per permettergli di abbassarmi i pantaloni ed i boxer fino alle caviglie. Allargo le gambe per quanto mi è possibile, lasciando scivolare una mia mano tra i suoi capelli, stopposi a causa delle continue tinte.

"Cosa gli hai rispos-ah" La lingua di Michael accarezza dolcemente la mia lunghezza con una lentezza estenuante.

"Che dovrebbe regalargli un po' di dignità" Accenno una risatina, prima di gemere ad alta voce a causa del contatto con la sua gola. Cristo, la bocca di Michael è il Paradiso. E così, per l'ennesima volta, feci ciò che non si dovrebbe fare con il proprio migliore amico d'infanzia, sbagliai ancora una volta e no, non me ne pento affatto.