27. Midnight

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Stasera io e Michael ci esibiremo al pub ed Ashton non si è fatto sentire neanche per sbaglio dopo la nostra discussione. Credo proprio che alla fine di me non gliene freghi proprio niente. Non voglio costringerlo a fare coming out, ma diamine non posso vivere nell'ombra per sempre. Stanotte non sono riuscito a dormire molto, continuavo a rigirarmi tra le coperte, pensando a lui. Ecco, questo è uno dei motivi per cui non volevo innamorarmi. E invece è successo. La mia vita mi odia.

"Hey, amico, va tutto bene?" Mi chiede Michael, poggiando la sua chitarra contro il muro per poggiare una mano sulla mia spalla. Io alzo la testa verso di lui, lasciando perdere il mio basso. Lui non sa di ciò che è successo, non gliel'ho detto ancora.

"È Ashton, non è vero?" Già sa la risposta, perché me lo chiede? Me lo si legge in faccia che ho problemi con lui.

"Ascoltami, Cal. Non so cos'è successo e se non vuoi dirmelo va bene, anche se sono il tuo migliore amico e sapere che non vuoi parlarmi dei tuoi problemi mi ferisce leggermente, ma va bene" Accenna una risatina amara, come se volesse sdrammatizzare la situazione, in modo pessimo aggiungerei.

"Ma andrà meglio. Anche tra me e Luke ci sono alti e bassi, parecchi direi. Non siamo sempre così innamorati come ci vedi tu, pensa che ieri mi ha tirato contro il libro di matematica perché mi ha visto parlare con Connor, pensa che ci provi con me" Il suo viso si contrae in una smorfia, prima di riprendere a parlare.

"Ma dopo quattro ore eravamo a letto a fare l'amore. Questo è solo uno dei tanti esempi che posso farti. Qualsiasi cosa sia si risolverà. Se veramente ti ama, farà di tutto per farti tornare da lui. E se non ti ama, che vada a fanculo, ci perde lui. Nonostante tu sia un acido di merda ed odi praticamente tutto, posso dirti che sei una persona meravigliosa, che merita ogni cosa bella. Non abbatterti per un idiota" Dopo quelle parole, gli dedico un sorriso sincero, che viene presto ricambiato.

"Andiamo a spaccare i culi, amico mio" Ci battiamo il cinque e, ridendo, saliamo sul piccolo palco presente nel locale, imbracciando i nostri strumenti. Fortunatamente il direttore del locale suona la chitarra, altrimenti sarebbe stato un disastro. Mi avvicino al microfono, guardando le persone di fronte a me.

"Buonasera a tutti! Io ed il mio migliore amico, Michael, stasera suoneremo qualcosa per voi. Spero che vi piaccia ciò che abbiamo in serbo per voi. La prima canzone che canteremo si chiama I Can't Remember, l'abbiamo scritta insieme tre anni fa, per puro divertimento. È stupida, ma dato che anche noi lo siamo non ci sono problemi" Rido da solo, mentre le mie mani finiscono sulle corde del basso, iniziando a suonare. La mia bocca si avvicina al microfono, cantando la prima strofa della canzone. Alcune persone iniziano a ballare, facendomi sorridere. Michael si aggiunge a me al ritornello, suonando la sua amata chitarra elettrica.

"Bro, where's your shirt?"

"Ah, shit" Faccio finta di sbattermi una mano sulla fronte, ridendo.

"What the hell happened last night?"

Altri pochi secondi e la canzone finisce, scatenando un applauso generale. Segue poi la canzone scritta da Michael per Luke che, dal pubblico, lo guarda con occhi innamorati. Devo dirlo, Disconnected è davvero una bomba, il tinto si è davvero superato. E credo che anche il suo ragazzo l'abbia apprezzata, dato che non appena è sceso dal palco gli è saltato addosso, baciandolo davanti alla folla urlante. Un'ansia assurda prende possesso del mio corpo, consapevole che devo cantare una canzone, scritta da me, totalmente da solo. Prendo un bel respiro, salendo di nuovo sul palco e prendo il microfono con una mano.

"La prossima canzone l'ho scritta io. Ascoltando il testo capirete di cosa parla, quindi vi dico solo di amare chi volete, senza avere paura di farlo alla luce del Sole. È difficile delle volte, lo so, ma fanculo alle persone e a ciò che pensano, siamo tutti umani e abbiamo il diritto di fare ciò che vogliamo, quando lo vogliamo e come vogliamo. Non abbiate paura di mostrarvi per ciò che siete, restare nascosti non è mai la soluzione. Questa è Midnight" Pizzico piano le corde della chitarra di Michael, intonando le prime note della canzone.

Why you acting like a stranger
When we do this every night
Can we get a little closer
Even though you're not that type

Tengo gli occhi chiusi mentre canto la prima strofa, riaprendoli solo nel momento del ritornello, che intono a gran voce, mettendoci tutta la mia anima.

You only ever wanna love me after midnight
You only ever wanna love me after midnight
I've never seen you in the daylight
Cause you only ever wanna love me after midnight
But it's better than nothing

Your emotions under pressure
When I ask for something more
I take the chances that I'm given
Cause I'm desperately all yours

Durante l'ultima frase la mia voce si incrina e stono un po', ma non mi importa. Le lacrime minacciano di uscire dai miei occhi, che da quando sono qui non smettono di cercarlo.

You only ever wanna love me after midnight
You only ever wanna love me after midnight
I've never seen you in the daylight
Cause you only ever wanna love me after midnight
But it's better than nothing

Ho bisogno di lui.

I wish you were here, everywhere that I go
I wish you were here, everywhere that I go
I wish you were here, everywhere that I go

Io lo amo.

You only ever wanna love me after midnight
You only ever wanna love me after midnight
I've never seen you in the daylight
Cause you only ever wanna love me after midnight
But it's better than nothing

Lo amo da morire.

Wish you were here

Le ultime note si dissolvono nell'aria, una lacrima sfugge al mio controllo. E quando il mio sguardo incontra un paio di occhi verdi, il mio cuore perde un battito.
È li, in piedi, a guardarmi.
Sta sorridendo.
Lui è qui.
È qui per me.

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