2. So he's gay

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Come promesso, Grace mi ha mandato l'indirizzo poco dopo la nostra breve chiacchierata. Non è molto lontano da casa mia, posso anche andarci a piedi. L'avrei fatto a prescindere in realtà, non ho per niente voglia di prendere i mezzi pubblici o di chiedere un passaggio a mia madre. Magari avessi la patente, ma quello stronzo dell'istruttore non ha voluto rilasciarmela nonostante avessi superato con il massimo del punteggio sia l'esame scritto che quello pratico, e tutto questo perché mi sono rifiutato di andare a letto con lui. Se fosse stato almeno un tantino carino avrei accettato senza problemi, però diamine era davvero brutto ed in più aveva sicuramente intorno ai quarant'anni. Preferisco rimanere senza patente fino alla fine dei miei giorni piuttosto che farmelo mettere in culo da quel vecchiaccio.

"Mamma, sto andando a casa di un'amica, deve spiegarmi delle cose di letteratura inglese che non ho capito molto bene. Ci vediamo stasera" La avverto, senza neanche chiederle il permesso di andare. Acconsente a qualsiasi cosa tanto, che senso ha chiedere il consenso per fare qualcosa? Se le chiedessi una cosa come 'mamma posso andare a drogarmi stasera?' lei mi risponderebbe comunque di sì, fregandosene di cosa potrebbe succedermi. La verità è che lei e mio padre se ne sbattono il cazzo di me, sono solo il secondo figlio ingrato che non ha mai dato alcuna soddisfazione ai propri genitori. Mia sorella è quella perfetta, non io. Io sono solo il ragazzo nato a causa di un preservativo rotto.

"Va bene, torna per cena" Mi dice solamente e, senza salutarla, esco di casa con uno zaino nero in spalla, più piccolo rispetto a quello che uso per la scuola. Tiro fuori il telefono dalla tasca, al quale ho precedentemente attaccato le cuffie, ed infilo quest'ultime nelle orecchie, facendo partire una canzone totalmente a caso. Dopo aver rimesso l'aggeggio elettronico al suo posto, prendo il pacchetto di sigarette dal taschino laterale dello zaino e me ne accendo una usando il clipper che avevo sistemato sempre nella stessa tasca. Prendo il primo tiro, incavando le guance, sentendomi immediatamente più leggero. Youngblood dei Green Day mi invade le orecchie, il volume troppo alto sembra quasi volermi spaccare i timpani, ma non mi importa.

I'm a rough boy 'round the edges
Getting drunk, and fallen in the hedges

Sembro un morto che cammina, uno zombie, uno di quelli a cui non frega niente della vita e di ciò che la gente pensa di lui. Beh, forse è proprio così. Non mi è mai interessato nulla di nessuno, per me il mondo potrebbe finire oggi e non mi preoccuperei di nulla, non sarei spaventato e non andrei nel panico. Le uniche persone che salverei sarebbero Malikoa, mia sorella, e Michael. Per il resto possono fottersi tutti e bruciare all'Inferno. Senza neanche che me ne accorga, la sigaretta finisce proprio nel momento in cui arrivo davanti casa Irwin e mi ritrovo a gettare il mozzicone sul marciapiede, senza curarmi di calpestarlo dato che la fiamma è debole e non ci sono cose infiammabili intorno a me. Percorro con lentezza il piccolo viale che separa la casa di medie dimensioni dal marciapiede ed una volta davanti alla porta suono il campanello posto sul muro, aspettando che qualcuno mi aprisse. Pochi secondi dopo Grace mi apre la porta con un sorriso gentile, probabilmente immaginava già fossi io.

"Ciao Calum, entra forza" Mi incita, spostandosi per farmi entrare in casa. Un forte odore di lavanda mi invade le narici appena metto piede in salotto, proveniente sicuramente da uno di quei deodoranti per ambienti. È arredato con mobili moderni e costosi e verso la fine della stanza vi è una graziosa scala a chiocciola che porta alle camere da letto, posta in un angolo.

"Harry ridammi immediatamente la mia palette!" Sento urlare dal piano superiore, mentre dei passi veloci che scendono le scale catturano la mia attenzione. La ragazza accanto a me sbuffa, afferrando il ragazzino, che potrebbe avere si e no undici anni, che aveva appena sceso le scale, per un braccio. Ha una specie di scatola piatta tra le mani, completamente viola e con una scritta sulla facciata frontale che non riesco a leggere. Presto, una ragazza dai capelli biondi e lisci fa il suo ingresso in salotto, proveniente anche lei dal piano di sopra. Sembra piuttosto arrabbiata.

"Harry, dai la palette a Lauren" Dice Grace esasperata, facendo imbronciare il ragazzino che restituisce l'oggetto alla bionda. Quest'ultima sospira sollevata, aprendola come per assicurarsi che il contenuto fosse integro.

"Sei fortunato che gli ombretti non sono rotti o ti avrei tagliato i capelli nel sonno. Costa più di te questa palette!" Ah ma quindi riguarda il makeup. Ew, ragazze.

"Lauren, smettila, abbiamo un ospite e starà sicuramente pensando che siamo pazzi" Ridacchio alle parole della mia compagna di corso e solo allora i due sembrano accorgersi della mia presenza. La biondina ritorna in sè, rivolgendomi un sorriso gentile, facendomi notare il suo apparecchio in ceramica.

"Loro sono Harry e Lauren, i miei fratellini di undici e sedici anni" Li presenta.

"Io sono Calum, piacere di conoscervi" Rivolgo un sorrisino ad entrambi, infilando le mani in tasca.

"Cos'è tutto questo casino?" Alzo lo sguardo verso le scale e sento le gambe iniziare a tremare. Ashton sta scendendo le scale a petto nudo e con un'espressione assonnata.

"Scusa Ash, piccoli litigi tra Lauren e Harry. Lui è Calum comunque, è qui per studiare" Sono come paralizzato. Quel ragazzo è un Dio, diamine, mi sto sforzando di non guardargli il petto scolpito.

"Studiare eh?" Dice con tono severo e poco convinto, incrociando le braccia al petto. Non penserà davvero che io e lei stiamo insieme vero? Grace accanto a me scoppia a ridere, scuotendo velocemente la testa.

"Tranquillo Ash, Calum non è tipo da ragazze" Ha praticamente detto che sono gay davanti a quello strafigo di suo fratello o mi sbaglio?

L'espressione del riccio sembra addolcirsi, quasi sollevato da quella rivelazione.

"Quindi è gay"

"Lauren! Non essere così diretta!" La rimprovera la sorella, fulminandola con lo sguardo.

"Tranquilla Grace, non è un problema. Si Lauren, sono gay" Alzo le spalle con nonchalance, non mi importa di cosa pensino. Da quanto ho sentito anche Ashton è mezzo gay no?

"Noi andiamo a studiare, vi prego non fate casino. Ash puoi tornare a dormire se vuoi, so che è difficile abituarsi al fuso orario, prometto che le pesti non ti daranno più fastidio" Il ragazzo scuote la testa, arreso al fatto che non sarebbe comunque riuscito a riposare.

"Tranquilla G, vai pure a studiare" Con un cenno della testa le indica il piano di sopra, poi si rivolge a me, dedicandomi un sorriso all'apparenza gentile, ma che nasconde qualcosa, e forse credo anche di sapere cosa.

"Mi piacerebbe chiacchierare con te, appena finite"

Oh cazzo.

Are you stranded, like I'm stranded?
Do you want to watch the world fall to pieces?
Are you broken, like I'm broken?

Midnight Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora