21. Fuck you, Ashton

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Quando Michael, a tredici anni, si ruppe il braccio, dovetti farmi tutta la strada da casa mia all'ospedale a piedi, dato che nessuno poteva accompagnarmi. Fortunatamente, questa volta ho Cody che, dopo avermi visto così agitato, non ha esitato neanche un momento a portarmi lì con la sua auto. Come cazzo ha fatto Ashton a finire in overdose di eroina? Non l'ho mai visto fare uso di quella roba e non mi sembra neanche il tipo. Il mio cuore batte all'impazzata, ho una paura tremenda di perderlo, nonostante mi abbia spezzato il cuore in mille pezzi. Appena arriviamo, ci fiondiamo immediatamente nell'ospedale, notando nella sala d'attesa Michael e Luke seduti sulle sedie di plastica. Il tinto, non appena si accorge di me, mi corre incontro, abbracciandomi.

"Stanza 156" Sussurra al mio orecchio, facendomi scattare. Cody prova a seguirmi, ma il mio migliore amico lo blocca, dicendogli qualcosa che non riesco a capire. Non ci faccio molto caso, il mio unico pensiero adesso è Ashton. Entro velocemente nella stanza, sgranando gli occhi non appena noto che è completamente vuota. C'è solo un lettino bianco ed un apparecchio accanto ad esso, nessuna traccia del ragazzo riccio. Che storia è questa?!

"Ciao Cal" Sussulto nel sentire la sua voce, voltandomi verso la porta del bagno, alla quale è poggiato, bello come sempre, il non-piú-mio Ashton.

"Ma che cazzo?!" È l'unica cosa che riesco a dire, non potendo credere che i miei due amici si possano essere inventati una cosa del genere solo per farci incontrare. Ho rischiato di avere un cazzo di infarto!

"So cosa stai pensando e l'idea è stata mia, Michael e Luke non hanno colpe" Si affretta a dire, facendomi sbuffare una risatina ironica.

"Io me ne vado" Faccio per aprire la porta, ma il ragazzo è veloce a bloccarmi, mettendo una mano su di essa in modo che io non possa aprirla.

"Non prima di aver parlato, civilmente" I suoi occhi affondano nei miei, provocandomi dei brividi lungo tutta la spina dorsale. Perché deve farmi quest'effetto?

"Io non ho nulla da dirti, se non che sei un pezzo di merda" Sputo con tono velenoso, incrociando le braccia al petto, come per frenare la voglia di afferrare il suo viso ed incollare le nostre labbra per l'ennesima stupidissima volta.

"Io si, invece" La sua mano scivola via dalla porta, scendendo lungo i fianchi.

"Mi dispiace Calum, per tutto. So cos'hai visto l'altra sera e non è assolutamente come pensi"

"Ed a me cosa importa di quello che è successo veramente? Non fai più parte della mia vita, non me ne frega un cazzo di chi ti scopi, di dove lo fai e quando lo fai" Complimenti Cal, hai sparato più cazzate in dieci secondi di quante tu ne abbia mai sparate in diciassette anni di vita.

"E mi dispiace per ciò che ho detto, sai che non lo penso veramente" Continua, provando ad avvicinarsi di più a me, ma io sguscio via, allontanandomi.

"E tu dopo mesi hai il coraggio di inventarti una scusa di merda, farmi venire qui, dirmi che ti dispiace e credere che adesso tornerà tutto come prima? Sei fottutamente serio?" La rabbia inizia a bruciare come fuoco vivo dentro di me, i miei pugni si stringono e Dio, mi sto trattenendo dal tirargli un calcio nelle palle ed andarmene.

"Mi dispiace sul serio, devi cred-"

"No, io non ti credo. E sai perché? Perché hai aspettato due mesi per farlo, ti sei scopato chissà quante ragazze, o ragazzi, mentre le tue parole continuavano a ronzarmi per la testa. Ho passato due mesi a ripetermi che forse era colpa mia, che ero io ad essere sbagliato. Se avessi tenuto a me anche solo un briciolo di quanto io tengo a te, saresti venuto neanche due ore dopo a scusarti!" Sbotto tutto d'un fiato, sentendo le guance scaldarsi a causa della rabbia ed una vena del collo pulsare.

"Calum io t-"

"Io e Cody stiamo insieme, adesso"

"COSA?!" Urla in modo isterico, sgranando gli occhi e stringendo i denti. Sorrido soddisfatto, felice di quella reazione infastidita.

"Che ti aspettavi? Che sarei rimasto lì fermo ad aspettarti?" Chiedo retoricamente, scuotendo la testa in disapprovazione.

"Io l'ho fatto" Sussurra, facendomi solo ridere.

"Se l'avessi fatto, non avresti baciato quella puttana proprio di fronte a me" Non credo di aver mai usato un tono così duro e cattivo con qualcuno come sto facendo adesso. Purtroppo non è colpa mia, l'ha voluto lui.

"Vaffanculo, Ashton" Concludo il mio discorso, uscendo dalla stanza senza permettergli di fermarmi. A passo veloce, mi dirigo verso il mio migliore amico, tirandogli senza esitare uno schiaffo abbastanza forte sulla nuca, facendolo gemere dal dolore.

"Ma che cazzo?"

"Non voglio sapere il motivo per cui hai messo in scena tutto questo teatrino, ma sappi che sono arrabbiato Michael e non poco" Lo guardo furioso, prendendo successivamente Cody per la mano. Intreccio le nostre dita, notando poco dopo Ashton uscire dalla stanza e venire verso di noi.

"Va tutto bene, amore?" La voce calma del moro mi porta a sorridere leggermente e mi giro verso di lui, annuendo. Mi alzo leggermente sulle punte, data la sua altezza spropositata, e lo bacio di fronte a tutti, infilando la lingua nella sua bocca senza vergogna. Lui non ci mette molto a ricambiare il bacio, poggiando le mani sui miei fianchi e stringendoli possessivamente, come se volesse dimostrare ai presenti che io sono solo ed esclusivamente suo. Credo che tutti sappiano che in realtà non è cosi, che il mio cuore appartiene già a qualcun altro, ma lo lascio fare, non volendo altro che dimostrare al riccio che sto bene anche senza di lui nella mia vita. La mia mano si muove da sola, spostandosi dal petto di Cody per fare il dito medio al ragazzo. I miei occhi lo guardano soddisfatti, mentre le mie labbra continuano a muoversi in sincronia con quelle del moro di fronte a me. Prima di staccarmi, la mano che prima era puntata verso di lui finisce su quella del mio ragazzo, intrecciando le nostre dita. E non appena il bacio finisce, gli rivolgo un'ultima occhiata, godendomi la sua espressione arrabbiata a causa dello spettacolo a cui ha appena assistito. Io e Cody usciamo dall'ospedale insieme, entrando in macchina per ritornare a casa.

"Sicuro che vada tutto bene?" Mi chiede premuroso, poggiando la mano libera sulla mia gamba. Mi sforzo di fare un piccolo sorriso, in modo da non dargli nessuna spiegazione.

"Si amore, va tutto bene" Mi giro verso il finestrino, mordendomi il labbro inferiore, consapevole che fosse una bugia bella e buona. Rivederlo mi ha fatto male e non poco. Per quanto io voglia riaverlo indietro, il pensiero che sia stato a letto con altre persone mentre io mi disperavo a causa della sua assenza, mi blocca. Ormai, è finita.

IL NUOVO AGGIORNAMENTO DI WATTPAD FA CAGARE + MANCANO 9 CAPITOLI ALLA FINE PIANGO CIAO

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