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J: oddio Fede, sono felice per te. Sei famosissimo.
Gli sorrisi e lui ricambiò. Penso di essermi innamorata di Federico.
J: mi presenterai il tuo socio?
F: sì.
J: quando.
F: presto bimba.
Oddio, posso morire felice. Mi ha chiamato bimba.
Arrossii e lui se ne accorse.
F: sei bellissima così Jasmine.
J: grazie.
Diventai ancora più rossa.
Fede sorrise dolcemente. Il suo sorriso era così bello. Spero non torni lo stronzo di sempre. Lo amo quando è così dolce con me. Spero non cambi mai.
F: a cosa pensi Jasmine?
J: a nulla.
Ci arrivò il conto. Pagammo e andammo via dal ristorante. Era notte ormai e noi stavamo tornando a casa. Fede era silenzioso e non parlava. Durante il tragitto verso casa in macchina c'era un silenzio imbarazzante.
Dopo un' ora arrivammo fuori casa di Fede, che parcheggiò la macchina. Entrammo dentro casa.
J: Fede, vado a lavare i piatti che abbiamo usato per fare colazione?
Fede mi guardò e annui.
Andai a lavare i piatti.
Dopo dieci minuti finii.
Andai nella mia stanza a prendere l'intimo e un pigiama e andai nel bagno per fare la doccia.
Uscii dal bagno con il pigiama ed andai da Federico.
J: buonanotte Fede.
F: buonanotte Jasmine.
Fede mi si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia.
Andai a letto e mi addormentai quasi subito.

Sei la mia schiavaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora