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Non mi muovevo più. Possibile che la mia morte sia sopraggiunta così presto? Allora è vero che la morte arriva quando meno ce l'aspettiamo.
Mi sarei svegliata? Se fossi morta come la prenderebbe Alessandra?
Non sapevo se avrei avuto un futuro.
Mi risvegliai nel mio letto. Fede non c'era più. Avevo ancora il segno delle frustate. Quanto ho dormito?
Scesi da Fede.
J: Fede.
Fede si girò verso di me con le lacrime agli occhi.
F: Jasmine, sei viva?
Si avvicinò a me e mi abbracciò.
F: scusami tanto. Ti ho quasi uccisa.
J: Fede...io.
F: che c'è Jas?
J: è colpa mia che sono uscita. Avevi ragione. Non dovevo uscire. Scusami.
Piansi anch'io. Non mi piaceva vedere Fede così. Mi staccai dall'abbraccio e avvicinai le mie labbra alle sue. Lo baciai. Lui inizialmente rimase sorpreso, poi ricambiò il bacio. Andammo in camera mia e sul mio letto ricominciammo a baciarci.
Quando ci staccammo lo abbracciai e lui cercava il mio sguardo. Lo guardai negli occhi e mi ci persi dentro. Ha due oceani al posto degli occhi. Se non fosse così stronzo mi sarei già innamorata di lui.
F: sei bellissima Jasmine. Mi dispiace di averti fatto del male. Rischiavi di morire per colpa mia.
Mi guardò e pianse. Lo consolai.
J: Fede, va tutto bene. Ho perso del sangue ma sto bene.
F: ne sono felice.
Mi abbracciò e ci addormentammo, stretti l'uno nelle braccia dell'altra.

Sei la mia schiavaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora