Chapter 1
“BASTA MASON! NON NE POSSO Più DI TE! IN DIREZIONE!SUBITO!” mi alzai dal mio banco trattenendo una risata, uscii dall'aula e iniziai a camminare per i corridoi verso la direzione, ovviamente facendo il giro più lungo, ogni minuto perso era un po' di libertà guadagnata i corridoi di quella maledettissima scuola erano tutti uguali, le pareti colorate di qull'oribile giallo canarino ormai sbiadito e gli armadietti che alternavano blu e giallo solo la direzione era il luogo deve quell'orrido abbinamento spariva, oltrepassai la porta trovandomi davanti un altro corridoio totalmente differente dai precedenti, sul colore beige, due tavolini all'inizio in legno con due sedie rigorosamente abbinate, più avanti superate le porte della segreteria e aula professori una fila di sedie stile sala d'attesa, la porta dell'ufficio del preside era chiusa e le tendine della finestra abbassate, ciò significava che c'era dentro qualcuno, mi sedetti e presi il telefono per passare il tempo ma proprio in quel momento la porta si aprì, reinfilai il telefone nella tasca e mi alzai in piedi, dall'ufficio uscì il riccio, l'amico di Niall, Harry Styles, mi fece un sorrisetto “aspetta qui finchè non arrivano i tuoi genitori capito!” lo raccomandò il preside, poi volse lo sguardo su di me “Lola! anche tu qui? Ognni volta vi mettete d'accordo?” ormai io e il preside ci conoscevamo bene ed eravamo quasi amici, entrai nel suo ufficio e mi misi comoda sulla sedia (gambe incrociate) dopo aver richiuso la porta si avvicnò alla scrivania, era un'uomo giovane, non più di 50 anni, capelli neri a spazzola, occhi di un nero intenso, si appoggiò all'angolo della scrivania con le braccia incrociate “allora.. dimmi che è successo questa volta” la sua voce era stanca, o meglio esasperata da tutte le volte che mia aveva visto “beh... ho solo detto alla prof...se poteva parlare italiano! Tutto qui! Non ho fatto nulla di male!”gli spiegai con la solita voce da vittima, inizò a meditare sulle mie parole “mh… e si può sapere…quale professoressa era?”
“quella di italiano….ma a mia discolpa posso dire che stava parlando decisamente un’altra lingua… ‘Ordunque’ ‘ardiscon’ andiamo! Che lingua è!?” mi giustificai tutto d’unfiato e il professore si mise a ridere “ahh mia cara Lola! Non ho mai avuto una ragazza del genere in questa scuola!” disse tra una risata e l’altra mi tira un piccolo buffetto sulla guancia amichevolmente “dai adesso vai in classe su su!” mi alzai dalla sedia e uscii dall’ufficio richiudendo la porta dietro di me
“Lola Mason! Come mai tu da queste parti?” chiede il riccio ironico alzandosi dalla sedia “ho detto alla prof di parlare italiano” lo liquidai, main risposta ottenni solo una fragorosa risata “tutto qui? Hahaha sei proprio cattiva ragazza!” disse on lo stesso tono ironico che odio tanto il riccio si avvicinava sempre più a me “ cose che succedono” sentanziai svicolando dietro di lui avvicinandomi alla segreteria ma mi afferrò il braccio ritirandomi indietro “vuoi fare una cosa per cui vale la pena stare qui?” disse malizioso, era una sfida.. e io non potevo rinunciare alle sfide “credi che non ne sia capace?” risposi allora lui mi trascinò via lontano.
Eravamo in macchina da quasi mezzora, si eravamo scappati da scuola “styles…dove stiamo andando?” chiesi per l’ennesima volta “in un posto…ancora un po’ di pazienza” ennesima risposta uguale accesi la radioTurn our golden faces into the sun
Praising our leaders we're getting in tune
The music's played by the madmen
Forever young, I want to be forever young
Do you really want to live forever, forever and everCi misimo a cantare la canzone il tempo volò, il riccio dagli occhi smeroldo pargheggiò la macchina in riva al mare “che ci facciamo noi qui?” gli chiedo sarcastica “siamo in piano inverno! È un miracolo che non nevica” gli grido contro ero decisamente incazzat! Mi avava preso e portato via da scuola! Cos’ì mi ero appena giocata la possibilità di andare al concerto di Ed sheeran! Perfetto il riccio si avvicinò allo sportello della macchina aprendomelo per farmi scendere “NO!”risposi incociando le braccia
“riporami a scuola! Subito!”
“ohh andiamo! È bellissimo il mare in questo periodo!”
“Ti ho detto di no!” vgli ringhiai contro ancora più incazzata di prima, la suoneria del telefono interruppe la nostra amabile conversazione guardai il Display, era Niall-
Pronto? Lola? dove sei?
DOVE SONO?!?! CHIEDILO HA TUO AMICO MI HA RAPITO!
Cosa? ma che stai dicendo?!
STYLES!
Harry è con te? passameloallungai il telefono al riccio che iniziò a muglare qualcosa "Arriviamo" disse solo prima di riagganciare e mettere in moto nuovamente la macchina
“Styles! mi vuoi dire che succede?” dopo la 10 volta che glielo chiesi mi rispose con un nome “Maura”
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TATAAAAAAN...HO SCRITTO QUESTA FANFICTION PARECCHIO TEMPO FA, L'HO PUBBLICATA SU EFP E ORA LA POSTO ANCHE QUI CON QUALCHE MODIFICA SPERO VI PIACCIA
TANTO AMMORRE
EFFY
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Do You Trust Me? [Harry Styles]
Fanfictionvete presente una di quelle ragazze da commedia demenziale americana? Ecco...focalizzatevi sullo sfondo la ragazza li, esclusa da tutto e da tutti, quella ritenuta diversa perchè non si omologa alla massa di oche/barbie che camminano ingiro per le s...