Una raffica di pugni si scaricava sul volto di Alex, ero bloccata, immobilizzata dall’altro lato della strada, eppure nella mia testa volevo andare li, volevo fermare Harry prima che anche lui si facesse male, urlavo il suo nome –HARRY!- ma in realtà le mie labbra non si muovevano , ero in silenzio.
Un pugno partì dal biondo arrivando allo stomaco di Harry che si piegò dal dolore, quel pugno lo sentì anche io, una botta di adrenalina mi fece muovere, corsi dal riccio che nel frattempo si era rimesso in piedi, mi misi in mezzo tra i due dando le spalle ad Harry –Oh! È arrivata la puttanella a difenderti?- disse Alex provocatorio, gli tirai un pugno dritto alla sua guancia con tutta la forza che avevo, lui indietreggiò di qualche passo senza togliersi quel sorrisetto che si ritrovava e in un secondo anche la mia guancia cominciò a bruciare –BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA!- ringhiò Harry alle mie spalle fondandosi sul biondo con ancora più rabbia di prima – NON TI DEVI AZZARDARE- urlava come mai lo avevo sentito, con un’ira in corpo che parva nulla l’avrebbe fermato lo zigomo di Alex sanguinava, era a terra e Harry sopra di lui lo aveva immobilizzato –A SFIORARE- scandiva le parole tra un pugno e l’altro – LA MIARAGAZZA UN’ALTRA VOLTA!- altri pugni calci “la mia ragazza” lo aveva detto veramente? Ci volle un po’ a realizzare la situazione, la guancia scottava la testa era una confusione, quando focalizzai il tutto una terza persona era entrata nella rissa, ma per fermarli, un ragazzo alto, muscoloso, capelli castano chiaro, indossava un grembiule, questo significa che lavorava nel Bar difronte –HARRY!- lo teneva lontano stringendogli le spalle il biondo si rialzò lentamente mentre Harry sputava insulti –HARRY CALMATI- era Liam – non ne vale la pena!- Alex sparì correndo via tra la folla che si era radunata a vedere lo spettacolo mi avvicinai al riccio lentamente, aveva le nocche sanguinanti –Hei Hazz- cercai di utilizzare un tono pacato –Basta- gli presi le mani, i suoi muscoli si rilassarono, liam lasciò la presa – Ti ha fatto male- mi chiese guardandomi con quegl’occhi smeraldo, la mia guancia andava a fuoco –No- mentii accarezzandomi la parte colpita –Andiamo dentro, così ti tranquillizzi- disse Liam dando una leggera pacca sulla spalla dell’amico.
Ci fermammo con Liam che ci offrì da bere, gli raccontai la storia che era successa con Alex , omettendo la parte di mio padre e , già il fatto che Zayn ne era venuto a conoscenza non mi andava a genio, più che altro per mia madre che aveva faticato molto per dimenticare, o meglio, per evitare di pensarci giorno e notte, e non voglio riportare tutto a galla –capisco- disse Liam non appena finii il mio lungo monologo –che stronzo- commentò guardando un punto fisso sul tavolo -LIAM! NON TI PAGO PER CHIACCHERARE CON I TUOI AMICI!- gridò un uomo alto mingherlino dai capelli rossastri, era giovane, doveva essere il proprietario –scusate- disse il moro rivolgendosi a noi – mi dispiace per la tua storia Lola- nella sua voce una netta nota di sincerità che mai avrei pensato di sentire in lui, ma ormai avevo imparato a rivalutare le persone in quei mesi passati accanto al riccio – ma ora hai Harry- sorrise guardandolo e io con lui –devo proprio andare-
Lo salutai per poi concentrarmi sul riccio, il viso era intatto le nocche delle mani invece erano spaccate, non sanguinavano più – Scusa- mi disse accarezzandomi la guancia, non sentivo più dolore, ma era ancora calda – ho sbottato- risi, non so bene per quale motivo lasciandogli un leggiero bacio a stampo –andiamo-Arrivammo in ospedale e nel corridoio dove era ricoverata Maura c’erano Niall, Bobby e Greg, suo fratello, parlavano con il dottore, bloccai Harry che era qualche passo avanti a me – Aspetta- dissi senza distogliere lo sguardo dal gruppetto, Niall si mangiava le unghie delle mani, lo fa spesso quando è agitato, gli altri ascoltavano attentamente il dottore annuendo quando necessario, non presto il dottore si congedò dai tre e noi ci avvicinammo, Harry mi teneva stretta la mano quando chiesi cosa voleva il dottore la mia voce non mascherò bene il mio nervosismo – solo avvisarci che il punto critico è passato- sorrise Bobby – domani la dimettono- in un attimo fù come se mi avessero tolto una pietra dal cuore – possiamo entrare? – chiesi Greg annuì e noi varcammo la soglia della camera, un odore di medicinale salì per le narici brutti ricordi erano legati a quell’odore – Niall non riesce proprio a stare zitto eh- disse con un tono dolce e pacato distogliendo lo sguardo dal libro che aveva in mano – non che mi dispiaccia- disse scherzando – come stai?- chiese il riccio avvicinandosi al letto – sono stata meglio- sorrise dolcemente ad entrambi, mi avvicinai ad Harry –trattala bene- disse in un sussurro abbastanza alto da farmelo sentire, il riccio mi guardò, sorrise e mi mise un braccio intorno alle spalle, io feci lo stesso sulla sua vita – SEMPRE-
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Do You Trust Me? [Harry Styles]
Fanfictionvete presente una di quelle ragazze da commedia demenziale americana? Ecco...focalizzatevi sullo sfondo la ragazza li, esclusa da tutto e da tutti, quella ritenuta diversa perchè non si omologa alla massa di oche/barbie che camminano ingiro per le s...