CAPITOLO 17

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NIALL'S POV

Quando Alex se ne andò via infuriato in macchina io e Zayn ci incamminammo verso casa di Lola  -cosa significavano quelle parole?- mi chiese curioso, me l’aspettavo quella domanda ed ero stupito che non me lo avesse chiesto prima –chi ha ucciso il padre di Lola?- l’agitazione saliva dentro di me, ma non potevo mentire a uno dei miei migliori amici e ormai era inutile –Sai che il fratello di Lola è rimasto ucciso in un incidente domestico?- iniziai a spiegare la vicenda a Zayn che era al corrente solo di quella che i Mason avevano divulgato in giro – si certo stava scendendo le scale ed ha picchiato la testa cadendo- mi fermai lo guardai fisso negl’occhi scuotendo la testa  –in realtà non è andata così- lui si fermò avanti a me preoccupato – e come allora?- ripresi a camminare avvicinandomi alla panchina poco distante da noi  - vedi, in realtà quella sera- dissi sedendomi e iniziando a giocherellare con i braccialetti che portavo al polso – Chad, il padre di Lola, e Tayler , suo fratello stavano litigando come sempre, Lisa e Lola erano uscite, no-non ricordo per cosa- avevo lo sguardo fisso a terra odiavo ripensare a quei momenti, ma continuai la storia –non si sa che è successo veramente, ma hanno trovato Tyler a terra in una pozza di sangue- le immagini di Tay steso nella bara tornarono come un flash nella mia testa e mi fecero stringere la gola Zayn si avvicinò a me – Hei amico- mi disse dandomi una pacca sulla spalla –tranquillo, finirai di raccontarmela più avanti- disse alzandosi e avviandosi verso casa di Lola

HARRY'S POV

Ero seduto davanti alla porta del bagno dopo che Lola mi aveva sbattuto fuori a suon pugni e insulti era passata una mezzora da quando si era chiusa la dentro e iniziavo a preoccuparmi mi alzai e cominciai a bussare alla porta -Lola? È tutto ok? Dai esci!- nessuno mi rispose decisi quindi di aprire la porta ma essa si girò prima che riuscissi a sfiorare la maniglia ne uscì la mora di corsa, neanche il tempo di aprire bocca che era sparita nella sua stanza, la raggiunsi era alla ricerca del suo vecchio chiodo, era truccata scura come al solito entrai nella stanza chiudendo la porta dietro di me, la maglietta a maniche corte che le avevo scelto lasciava  in vista l’ematoma su tutto il suo braccio quando sentì la chiave girare si alzò di scatto, quasi terrorizzata -mi dici che ti è successo? – chiesi avvicinandomi cautamente a lei, che in vece indietreggiava tremante, solo quando incrociai i suoi occhi me ne accorsi, in quel nocciola ormai spento, mi bloccai di colpo, non sapevo che le era successo, ma sapevo che era grave, mi allontanai da lei tornando sull’uscio della porta  la riaprii e me ne andai silenziosamente.
Ero seduto alla fine delle scale affianco alla porta, Lisa aveva il turno in ospedale e la casa era vuota.
La porta si aprì di botto entrarono due ragazzi a dir poco goffi che per poco non si accappottavano l’uno sull’altro nella fretta di entrare, il biondo mi guardò con degl’occhi luccicanti –Lola?-disse ansioso gli indicai il piano superiore dove sparì per un quarto d’ora , nel frattempo mi misi a parlare con Zayn che mi chiese – mi spieghi la cosa del padre di Lola?- si vedeva la preoccupazione nei suoi occhi, la curiosità che ha sempre avuto –Niall mi ha raccontato fino a quando hanno trovato Tayler…- iniziò lasciò la frase in sospeso in mondo che capissi, la storia la sapevo, me l’avevano raccontata –accanto a lui, c’era Chad, il padre di Lola,con una specie di soprammobile- cercai di spiegarmi il più possibile con i gesti  -la polizia quando è arrivata lo ha portato via e sta ancora in prigione, ma Lisa ha deciso di non dire nulla di come è andata realmente la vicenda- nemmeno finita la frase che la  mora scese le scale rumorosamente, -HO DETTO CHE SONO ANDATA CONTRO UNA PORTA SMETTILA!- dice scavalcando me e Zayn dalle scale e uscendo di casa arrabbiata subito guardai Niall che rimase a metà scala uno scambio  di occhiate bastò per capire che anche lui aveva visto i lividi.

Non ci pensai due volte a correre fuori dalla porta Lola stava correndo, la vidi svoltare l’angolo e la  inseguii

LOLA'S POV

I fell in love next to you 
Burning fires in this room 
It just fits 
Light and smooth 
Like my feet in my shoes 
Little one, lie with me 
Sew you heart to my sleeve 
We'll stay quiet 
Underneath shooting stars 
If it helps you sleep 
And hold me tight 
Don't let me breathe 
 

Ero seduta davanti a quel pezzo di marmo da un po’  continuavo a non capire, a non capire il perché di quel gesto, i flash di Tay steso a terra, non riuscivo, e mia madre che cerca ancora di proteggerlo non dicendo nulla alla gente.Avevo solo 10 anni ma ricordo tutto alla perfezione

Flash back

-adesso subito a Nanna che è tardi ok?- mi disse sorridente mia mamma annui lei girà la chiave nella serratura due volte, e quando la porta si aprì rimase immobilizzata, come se fosse stata congelata –t-tesoro- riuscì a dirmi senza distogliere lo sguardo da quel punto fisso –vai via- disse spingendomi via con le mani

Ma ormai era troppo tardi avevo visto, avevo visto mio padre in ginocchio davanti a mio fratello con in mano una boccia della neve, era macchiata di rosso, anche il pavimento era macchiato, non avevo capito, mia madre era in lacrime e in poco tempo arrivò la polizia le luci blu e rosse lampeggiavano illuminando tutto il quartiere, mio padre fu caricato su una volante e mio fratello su un’ambulanza

Fine Flash back

 

Le lacrime non tardarono a rigarmi il viso fissavo la lapide e mi chiedevo perché, quel lurido bastardo ha ammazzato mio fratello –Mi avevi detto che saremmo rimasti insieme per sempre, che nessuno sarebbe stato in grado di dividerci- sussurrai a quella foto accarezzandola leggermente, mi mancava da impazzire –dove sei ora?- gli chiesi consapevole che non ci sarebbe stata mai una risposta consapevole che quella promessa era andata in frantumi  

-lui sarà sempre con te- una voce dietro di me scattai per lo spavento, tolsi una cuffia e lo vidi, quegl’occhi smeraldo erano li dietro di me, lo guardai per un interminabile secondo, su quel volto spunarono le sue fossette la sua mano scivolò sulla mia guancia per asciugarla, subito gli cinsi le bracci intorno al suo collo stringendolo in un abbraccio soffocante, quando i singhiozzi si attenuarono sciolse l’abbraccio, mi guardò fissa negl’occhi, quello sguardo mi provocò una sensazione a dir poco strana sentivo brividi da ogni parte e il nodo alla gola stringersi sempre di più tutto questo finì quando le sue labbra sfiorarono le mie lasciandomi un bacio al sapore di vaniglia.
- mi vuoi dire che ti è successo?- mi guardava fisso negl'occhi preoccupato abbassai lo sguardo avevo paura, della sua reazione, di quello che avrebbe fatto con la mano mi sollevò il volto -ti fidi di me?- l'avevo già vissuta quella scena, quella sera di febbraio eppure era diverso li,i miei sentimenti erano cambiati si erano intensificati quella volta gli risposi di no e ora? che gli avrei roisposto?

Do You Trust Me? [Harry Styles]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora