CAPITOLO 10

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Mi svegliai quella mattina nella confusione più totale, non ricordavo nulla della sera precedente, la testa mi faceva male,sembrava come un martello che picchiava senza mai fermarsi, scesi dal letto infilandomi le pantofole, indossavo ancora il vestito, mi trascinai in bagno aprendo l’acqua della vasca che iniziò a fare un rumore infernale, o almeno così sembrava a me, scesi lentamente le scale fino ad arrivare in cucina, presi due compresse di antidolorifico dall’armadietto dei medicinali e le lasciai sciogliersi in un bicchiere d’acqua, ingerito il medicinale tornai al piano di sopr, presi un’ asciugamano dall’armadio ed entrai in bagno, entrai nella vasca, l’acqua calda provocò un brivido lungo tutto il mio corpo, chiusi gli occhi e mi lasciai andare, il mal di testa si attenuo e la testa diventava sempre più lucida e i primi ricordi ricomparvero nella mia mente.

***

Aiutavo il biondo a preparare casa, tutti i vasi erano ben nascosti nelle cadenze della cucina o negli armadi, così come cornici o quadri importanti. Tutto era pronto.
ok, qui è tutto a posto” dissi guardandomi bene in giro, il biondo annuii silenziosamente, mi guardai attraverso la vetrina indossavo ancora il pigiama, i capelli tutti fissati con delle mollatine per dare la piega, diedi uno sguardo veloce all’orologio mancava solo un’ora, corsi al piano superiore dove era tutto pronto per me, mi lavai velocemente e mi piazzai davanti allo specchio per truccarmi, una sfumatura dal bianco al blu è perfetta, nella rima inferiore una matita azzurra, un po’ di mascara e gli occhi erano fatti, per le labbra, un rossetto corallo contornato da una matita poco più scura, un velo di fard e blush e il viso era a posto, uno sguardo all’orologio mancavano solo 20 minuti “cavolo” la porta si aprì lentamente “posso” disse una voce con un lieve accento irlandese “certo” risposi sciogliendo i capelli “ancora non sei pronta?” disse stupito mi girai lentamente “ti sembro pronta?” dissi retoricamente per poi alzarmi e spingerlo fuori dalla camera a suon di “sono una donna e ho bisogno di tempo per prepararmi!” tornai allo specchio cercando di sistemare i capelli nel migliore dei modi, rimasero sciolti con dei grandi boccoli, il ciuffo rimase rialzato all’indietro ordinatamente, infilai subito il minidress Bluette con delle calze a rete decorate con una fantasia a fiore,  la porta aveva gia iniziato ad aprirsi e chiudersi, infilai velocemente le scarpe ai piedi e corsi al piano di sotto in tempo per veder entrare gli amici di Niall con le rispettive ragazze, Niall rimase a bocca aperta nonostante avesse già visto il vestito, a quella reazione arrossì timidamente abbassando lo sguardo, scesi gli ultimi due gradini avvicinandomi al gruppo “ciao” salutai gentilmente tutti che stranamente ricambiarono. un ragazzo salì velocemente i gradini della veranda, indossava un maglietta bianca attillata, un paio di jeans neri stretti, ai piedi un paio di converse bianche, i ricci gli coprivano gli occhi, ma tutti ormai lo avevano riconosciuto
Bella Hazz!!” disse il moro salutando Harry “Zayn!” rispose il riccio togliendosi la giacca in pelle che copriva le braccia scoperte per poi dargli un abbraccio con tanto di pacca sulla spalla, così per gli altri 4 fino ad arrivare a me "Hei Harry!" dissi con un sorriso in volto che subito trasferii su di lui "ciao splendore!!” disse ammirando il mio abbigliamento soffocai una piccola risata e salutai il mio amico con un bacio sulla guancia.

***

Camminavo da un lato all’altro del corridoio che portava all soggiorno con un bicchiere di birra in mano che chissà quante volte l’avevo riempito, la testa iniziava a girare e la vista era un po’ annebbiata andai cercando di mantenermi su una linea retta invano fino a quando non andai contro ad un ragazzo, questo su girò e mi sorrise, era decisamente più alto di me gli sorrisi in segno di scusa, aveva un volto famigliare ma con le luci e l’alcol in corpo era difficile riconoscere le persone.
hei piccola” disse avvicinando le sue labbra al mio orecchio
alla Grande!” risposi.. ma che diavolo?.. alla grande? Dio che stai dicendo Lola!! Il ragazzo rise alle mie parole e io dopo di lui… ok non stavo bene, lo ammetto
che ti va di fare?” chiese il moro lasciando una scia di baci lungo il collo rabbrividii al suo tocco spostandomi istintivamente, uno sguardo confuso sul suo volto, eppure io lo conoscevo, sono sicura che lo avevo già visto, quel tocco, quella voce io la conoscevo, prese un altro sorso dal bicchiere uguale al mio che teneva in mano per poi ritornare su di me.
Continuò a lasciarmi scie di baci umidi lungo tutta la guancia e il collo mentre ondeggiavamo abbracciati, mi prese il mento tra le mani costringendomi a guardarlo negl’occhi, mi lasciò un lungo bacio umido sulle labbra prima di sussurrarmi all’orecchio un “seguimi” per poi trascinarmi su per le scale, entrammo in una stanza buia, illuminata solamente dalla luna.
Sotto quella luce lo vidi, capii chi era il ragazzo misterioso…

Do You Trust Me? [Harry Styles]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora