CAPITOLO 12

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Mi hanno presa per lo scambio!

Le parole di Madyson mi rimbombavano nella testa, è vero, aveva fatto domanda per lo scambio interculturale, un anno, in Argentina…lontano da me.. un senso di solitudine si fece strada in me, con chi avrei parlato di quello che mi succedeva, con chi avrei passato le interminabili ore di scuola, con chi avrei preso in giro i professori, ma lei era felice, era quello che desiderava di più in quel momento, la guardai in quegl’iocchi azzurri che trasmettevano solo amore e felicità tanta felicità, sforzai un sorriso, mi avvicinai a lei abbracciandola forte – è una cosa fantastica Mad!- dissi flebilmente con un piccolo nodo alla gola –e quando parti?- le chiesi in fine sciogliendo l’abbraccio, il suo sguardo era basso, quasi di scusa -domani- oh ok do…aspetta DOMANI?? –ho cercto di dirtelo prima ma tu eri sempre presa con maura harry e tutte le robe varie e non sono riuscita!- cerca di scusarsi parlando a raffica prima che io possa reagire in qualche modo –Domani…- ripeto tra me e me… -domani- sento il suo sguardo preoccupato su di me..- ok.. ci sentiremo lo stesso.. su Facebook  skype…giusto-  era colpa mia se non era riuscita a dirmelo prima… aveva ragione… l’ho trascurata troppo negli ultimi giorno –Certo!- mi voltai verso il suo volto angelico –ci sentiremo tutti i giorni!- le sorrido –Allora che ci facciamo ancora qui? Dai godiamoci questa ultima sera insieme!- un sorrisetto spuntì sul mio volto l'afferrai per una mano e la porto su in camera mia alla ricerca di qualche vestito adatto cercando di fare il meno rumore possibile ..

**Una volta cambiate e preparate sistemammo i letti in modo da sembrare occupati e sgattaiolammo fuori di casa silenziosamente.camminavamo velocemente nella strada buia verso la macchina di Mad che era parcheggiata infondo alla strada.

Mise in moto e via dirette in discoteca.Il buttafuori era un vecchio amico di Niall e quindi conosceva anche me, dopo un poi di tentativi e promesse che mai avrei mantenuto ci fece passare, entrammo nel locale dove c’era una confusione enorme, lasciammo i giubbotti all’entrata e andammo al bar

-Due Vodka lemon!- ordinai al barista che non mi chiese documenti o robe varie, per fortuna visto che ancora non avevamo possibilità di comprare alcool per un altro anno. Bevemmo il drink velocemente prima di entrare subito in pista. Iniziammo a ballare come pazze in mezzo a quell’ammasso di gente che si muoveva scoordinata e fuori tempo, le luci traballanti non mi permettevano di vedere in faccia la mia amica, ma riuscii ad intravedere che stava ballando con un ragazzo alto così feci anche io.

**

La mattina seguente ci svegliammo verso le 11 e 30 del mattino Mad aveva decisamente alzato troppo il gomito e fu difficile portarla via dalle labbra del ragazzo con cui aveva passato la nottata, aprii gli occhi lentamente per farli adattare alla luce del sole primaverile, la bionda sdraiata accanto a me dormiva ancora profondamente, guardai l’orario e sobbalzai, iniziai a scuoterla per farla svegliare intanto il suo telefono aveva iniziato a vibrare –MAD ALZATI è TARDISSIMO!- dissi prima di rispondere al cellulare

*pronto?*

*pronto ? Madyson? Dove diavolo sei?*

*no signora non sono Madyson, sono lola.. mi spiace ci…*

*oh Lola! Dov’è Madyson? Si deve sbrigare deve prepararsi se no perde l’aereo*

*Lo so signora ci siamo addormentat..*

*le avevo anche detto di puntarsi la sveglia!*

*lo so ma…*

*dille che tra 10 minuti siamo li di prepararsi!*

Tu tu tu tu

 

Ma che.. ok non ti ha neanche fatto parlare! Fico! La bionda inizia a borbottare qualcosa girandosi –MADYSON ARYA SMITH! ALZATI IN QUESTO PRECISO ISTANTE!- gridi per farti sentire con tono autoritario e nell’istante in cui tu termini la frase questa scatta seduta sul letto con gli occhi sbarrati

-Cavoli lola! Mi hai fatto prendere un colpo pensavo fosse mia madre- dice lei quando si accorge della persona che aveva pronunciato le stesse parole che pronuncia la signora smith quando è arrabbiata –beh se non ti muovi tra 10 minuti te la ritrovi sotto casa! Ha appena chiamato-

-COSA?!- squittì correndo in bagno a prepararsi intanto io scendo a preparare il classico rimedio post sbronza, due compresse in un bicchiere d’acqua e una buona tazza di caffè, quando risalì nella mia stanza trovai la bionda come nuova, porsi il bicchiere alla ragazza accetto subito- ohh grazie a dio, sto morendo!- mandò tutto giù di un fiato afferrò la tazza di cffè dall’altra mia mano mentre mi restituiva il bicchiere – Grazie amore!- disse lasciandomi un bacio sulla guancia e uscendo dalla stanza, nel momento in cui posai il piede al piano terra il campanello suonò la bionda afferrò tutto ciò che era di sua proprietà e mi salutò con un lungo abbraccio – ci vediamo tra un anno!- disse con un filo di voce –Che? No io vengo con te in aeroporto-
-
NO!- disse sciogliendo l’abbraccio e guardandomi in faccia –Non voglio – la voce si assottigliò alla fine della frase cosi che la bionda riuscisse a ricacciare le  lacrime dentro dalla quale ne erano sfuggite in paio –Grazie per la nottata!- mi sorrise e mi lasciò un ultimo bacio sulla guancia prima di uscire di casa… non..non l’avrei più vista per un anno? Una lacrima rigò il mio volto ancora con le pieghe del cuscino prima ancora che mi rendessi realmente conto di tutto quello che era successo in 24 ore.

Do You Trust Me? [Harry Styles]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora