CAPITOLO 8

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La storia dell’amicizia funzionava, io e Lola stavamo diventando grandi amici, e io per lo meno le stavo vicino.

Anche l’ultima campanella di lezione suonò e io raccolsi tutti i miei libri e uscii dalla classi di greco, era la materia che più odiavo in quella stupida scuola.

42702 aprii l’armadietto e misi via i libri. Due mani morbide e lisce mi coprironoo gli occhi, un tocco delicato e affettuoso impossibile da confondere. Afferrai i polsi e li spostai delicatamente firandomi a 180 per poi riprovarmi quegli occhi nocciola puntanti sul mio viso “ciao splendore” sorrisi abbracciandola forte, quell’intenso profumo di vaniglia si fece strada nel mio naso scombussolandomi gli ormoni "ripetizioni da me?” mi chiese sorridente una volta sciolto l’abbraccio “sicuro signorina Mason, il suo alunno è qui per lei” dissi scherzoso chiudendo l’armadietto dietro di me e porgendole il braccio ridacchiò alla fine della mia frase “suvvia.. non sono così perfida!” disse afferrando il mio braccio in iniziando a camminare verso l’uscita della scuola.

Salimmo sull’auto, mi misi al volante e accesi la macchina, nello stesso istante la mora accese la radio

Your heart's against my chest 

Lips pressed to my neck 

I've fallen for your eyes 

But they don't know me yet

dai toglila! Che è sta lagna!!” Mi lamentai continuando a guidare verso l'indirizzo che lei mi diede. “ma anche No! È una canzone bellissima!” 

Il tuo cuore è contro il mio petto

Le labbra premute sul mio collo

Mi sono innamorato dei tuoi occhi

Ma loro ancora non mi conoscono

Me la ripetè lentamente, come se non avessi sentito le parole, in effetti era davvero bella! Lola si mise a cantare e io l’ascoltai sorridente e silenzioso. La canzone finì e sul suo volto comparì un sorriso spensierato e senza problemi, mi piaceva vederla così, vederla felice “di chi è?” chiesi con un sorriso malizioso, sapevo esattamente di chi era, ma volevo vederle brillare gli occhi “è del più grandioso, perfetto magnifico poeta inglese!” guardava fuori dal finestrino per poi voltarsi di scatto verso di me “ED SHEERAN!” mi urlò contro come se fosse una cosa ovvia.

Svoltai  nel vialetto di casa sua mi sorrise favendo un cenno verso l'ingresso “entra!” disse aprendo la porta di casa e facendo strada “MAA! SONO A CASA!” lasciò la borsa ai piedi delle scale “inizia a salire se vuoi! seconda porta a destra” disse indicando le scale, era la prima volta che andavo a casa sua ed era tutto così strano mi avvicinai le scale mentre lei andava verso la cucina “MAMMA! DOVE CAZZO SEI? Bonjour Finesse!.. soffocai una risata alle parole della mora per poi notare un bigliettino attaccato sul retro della porta

‘emergeanza in ospedale, scusa. ti ho lasciato i soldi per la pizza.’

Lola!” mi girai verso di lei che stava per entrare in una stanza infondo al corridoio “mi sa che non c’è tua mamma” sentenziai mostrandole il bigliettino tornò quasi correndo verso di me lesse velocemente “tanto per cambiare” borbottò tra se e se stropicciando il post it  e lasciandolo cadere per terra “ti fermi a mangiare?” mi chiese con un aria da presa male “volentieri” dissi con un sorriso che subito passai a lei “fantastico” riprese la borsa e fece strada sulle scale

**

LOLA'S POV

La mattina seguente mi risvegliai sulla scrivania appoggiata ad un libro mi alzai e constatai che in realtà erano solo le 3 del mattino, sulla sedia accanto a me c’era seduto anche Harry, il ripasso di matematica era così noioso che ci addormentammo entrambi.

Svegliai delicatamente Hazza per non farlo spaventare “Harry” gli sussurrai nell’orecchio muovendolo leggermente “Harry!” alzai un po’ il tono di voce e Borbottò qualcosa di incomprensibile “Harry svegliati! Ti sei addormentato!” dissi con la stessa tonalità, il riccio aprì un occhio e quando mi riconobbe si alzò assonnato  e confuso “ci siamo addormentati! Sono le 3!” dissi prima di uno sbadiglio “vieni, andiamo a letto.. dormi qui stanotte" lo aiutai ad alzarsi ed entrare nel letto, non avevo voglia di preparare la stanza degli ospiti era notte fonda e volevo solo dormire. mi tolsi le scarpe e i jeans infilandomi i pantaloni del pigiama senza neanche rendermi conto che dietro di me c’era Harry che mi guardava, ma quando mi voltai lui era già comodo nella sua metà del letto intento ad addormentarsi.

Mi infilai sotto le coperte accanto a lui e il suo braccio finì sul mio fianco “notte Amore mio!” disse assonnato lasciandomi un bacio sulla guancia. amore mio?  si sarà confuso, era troppo stanco per sapere cosa stava dicendo. non diedi peso alle parole “notte” risposi chiudendo gli occhi e cadendo in un sonno profondo.

La luce del sole mi svegliò quella mattina, stava iniziando la primavera e si vedeva uno sguardo al cellulare nessun messaggio 10 e 15 per fortuna era sabato.. mi ci volle un minuto per ricordare cosa era successo la sera prima, Harry, mi voltai, lui non c’era…sul comodino una busta, un biglietto “ MAYBE I FALL IN LOVE WHEN YOU WAKE ME UP” aprii la busta.. rimasi a bocca aperta, non ci credevo..non lo aveva fatto davvero.

Do You Trust Me? [Harry Styles]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora