C'è silenzio e tutto è calmo. Lo trovo insolito visto che sono sulla Torre di Astronomia con Rose Weasley e lei non ha ancora aperto bocca per insultarmi o per schiantarmi. Guarda davanti a sé mentre dei ciuffi di capelli rossi sfuggiti da quella specie di palla informe che ha sulla testa, le schiaffeggiando le guance.
Il sole sta tramontando e per quanto i bagliori dorati che spariscono oltre gli alberi della foresta, siano affascinanti, non sono quello che sto guardando.
Sono ormai minuti che la osservo con la coda dell'occhio e presumo che se ne sia accorta, ma anche se fosse non sembra dare nessun segno di voler ricambiare il mio sguardo. La cosa mi irrita, perché non è possibile che se la sia presa solo perché ho scherzato un po' sulla situazione del suo ex fidanzato. Magari ho esagerato, me ne rendo conto, ma non era mia intenzione ferirla, sul serio.
-Penso che tu piaccia ancora a Michel Lee,- questa è la frase peggiore che potessi dire, ma posso assicurare che di solito riesco a formulare affermazioni intelligenti. La mia confusione deve essere causata da quella piccola parte di cervello che crede provi qualcosa per Rose Weasley. -Cioè,- almeno adesso il suo sopracciglio inarcato è rivolto alla mia faccia e non all'orizzonte -non credo che sia colpa tua se... beh se ha iniziato a bere-
I suoi occhi castani pericolosamente assottigliati sono fissi nei mei -Capisco- scandisce bene le parole come se stesse parlando ad un bambino particolarmente stupido e tardo. -Il tuo banale tentativo di scuse è penoso, ma siccome sono una donna umile lo accetto-
-Non mi stavo scusando- la frase mi esce di bocca ancora prima che il cervello la approvi e mi ritrovo a fissare come un allocco il suo viso perfetto e inespressivo.
Che qualcuno mi prenda a pugni, non posso aver pensato davvero che la sua faccia sia perfetta. È oggettivamente carina, lo ammetto, ma perfetta proprio no: tutte quelle lentiggini la fanno sembrare affetta dalla spruzzolosi, per non parlare dei suoi capelli così ridicolmente rossi. D'accordo, va bene, è bella molto bella, ma ciò non significa assolutamente che mi piaccia.
-Quindi...- un ghigno beffardo si fa spazio sulle sue labbra piene -stai cercando di approcciare con me?-
-Io,- la mia voce solitamente non è così stridula, lo giuro -può essere-
Smette di guardarmi e la cosa mi offende perché dannazione io sono molto meglio di uno stupido tramonto -Beh piantala se non vuoi che ti schianti,- non ne sono sicuro ma credo che quello sia l'ombra di un sorriso -capiscimi, non sei proprio io mio tipo-
-Sciocchezze,- finalmente le mie corde vocali si sono risintonizzate sulla giusta frequenza -io sono il tipo di chiunque-
Venerdì 23 Ottobre, ore 07:52.
Corridoio del terzo piano.-Lily, cosa stai facendo?-
Niente, risponderei se quella al mio fianco non fosse Sibyll Patil e se effettivamente non stessi facendo nulla, quando in realtà è più che evidente che i miei esercizi di respirazione attirano parecchio l'attenzione. Forse è perché tengo gli occhi chiusi e stavo rischiando di investire due primini, oppure perché continuo a tenermi una mano premuta sul petto per cercare di controllare i battiti del cuore, non saprei.
Fatto sta che i mei esercizi non mi stanno affatto aiutando, visto che credo presto andrò in iperventilazione e dovranno portarmi di peso in infermeria.
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Per fortuna Cupido mi odia
FanfictionStoria vincitrice Wattys2019 Avevo sempre pensato che non sarei mai riuscita a sostenere una conversazione cordiale con Scorpius Odioso Hyperion Malfoy, per nessuna ragione al mondo e le motivazioni erano numerose. Ma dopo tutto, non trovavo nessun...