12. Mai ignorare i codici

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-Quindi ti chiami Daisy- mi basta pronunciare il nome della ragazza dal caschetto biondo che ho davanti per farmi venire l'orticaria. Albus con questa al massimo ci gioca a scacchi.

Quando Scorpius mi ha letteralmente sequestrato, trascinandomi di peso fuori dalla mia finestra, credevo data la fretta, la furia e l'agitazione del momento, che una delle possibili candidate come anima gemella del mio migliore amico, fosse una modella con un paio di occhiali da intellettuale e un lessico spigliato. A quanto pare anche Malfoy lo credeva. Dobbiamo smetterla di lasciare che James sbrighi il lavoro da solo, è in coppia con altre tre persone per un motivo.

-Si,- annuisce torturandosi le mani ed io mi chiedo se lo faccia perché ha paura di noi, eppure credo che la mia espressione sia abbastanza amichevole in questo momento -È il mio nome-

-Allora Daisy- Scorpius si sporge in avanti dalla poltrona e la osserva con un sorrisetto sornione. La sua guancia destra è ancora arrossata da quando, venti minuti fa, in preda all'isteria per avermi fatto cadere a culo all'aria nella neve, l'ho morso. Il segno dei miei denti è facilmente individuabile appena sotto lo zigomo, non pensavo di avere usato tanta forza ma devo ricredermi. -Un cognome ce l'hai?-

Lo so che sta cercando mi metterla in soggezione, lo vedo da come si passa fiero una mano tra i capelli e ghigna. Gli tiro un calcio su uno stinco e geme di dolore fulminandomi. Sono una ragazza, avrebbe dovuto evitare di sfoggiare la sua espressione da rimorchio così vicino a me.

-Ehm,- la nostra scatoletta di tonno fa saettare lo sguardo sconvolta prima su di me e poi su Scorpius. Per essere una Corvonero del sesto anno è davvero timida, credevo che quella fosse una caratteristica riservata ai Tassorosso -Hoper-

-Bene- trillo allegra cercando di smorzare la tensione. -Daisy Hoper,- devo assolutamente smettere di ripetere il suo nome come se fosse una cantilena -Sai perché ti trovi qui?-

Scorpius mi lancia uno sguardo, leggo nei suoi occhi la chiara affermazione che vorrebbe pronunciare ad alta voce ma siccome è un codardo non lo fa, ovvero lasciamo perdere.

È chiaro, assolutamente scontato, che Albus non troverà in lei quello che cerca, ma tentare non costa niente. E poi, tutti i mei piani per il pomeriggio che comprendevano il cazzeggiare e mangiare quante più fette di torta alla melassa possibile, sono andati in fumo. Quindi, tanto vale far passare il tempo.

-Si credo,- annuisce vistosamente chiaramente fiera del suo momentaneo ruolo nel mondo -James Potter mi ha spiegato tutto- calca con enfasi il nome di mio cugino come se fosse quello di una qualche divinità, cosa che non gli si addice per niente. Nessuna divinità porta gli occhiali e mastica a bocca aperta.

Scorpius alza gli occhi al cielo, chiaramente esasperato. Non so se dal fatto che Daisy veneri qualcuno che non sia lui o perché sto ignorando i suoi sguardi significativi.

-Tra tre ore,- controllo nella mia borsa la copia esatta dell'orario delle lezioni dei Serpeverde, senza farmi notare. Copia che mi guardo bene dal nascondere a occhi indiscreti. Le ragazzine dei primi anni pagherebbero oro per poterla avere e pedinare quanti più cattivi ragazzi possibile, sul serio. Aspetterò l'offerente migliore per fare una barca di galeoni, questo è il mio piano -Albus dovrebbe andare a lezione di Artimanzia. Daisy non ti posso assicurare che ci sarà visto che salta le lezioni come fossero pozzanghere, ma nel possibile caso in cui ci fosse, devi fare esattamente quello che ti sto per dire,-

-Perché sai gli orari delle nostre lezioni?- Scorpius inarca un sopracciglio e la sua faccia è la stessa di chi non vede l'ora di beccarsi una raffica rotante di schiaffi -Mi stai spiando per caso?-

Per fortuna Cupido mi odia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora