1. Ti strappo i capelli e ti faccio diventare una zucca pelata

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Guardo l'orologio appeso al muro dell'aula di Divinazione, credendo che siano passati almeno dieci minuti dall'ultima volta che ho controllato, e invece le lancette sono sempre nello stesso punto.

Merlino, uccidimi.

-Aprite l'occhio della mente, concentratevi e leggete il palmo delle mani dei vostri compagni-

La voce acuta e ondeggiante della Cooman mi fa venire voglia di sbattere ripetutamente la testa contro un muro di spuntoni. E lo farei pure, se solo ce ne fosse uno in questa dannata scuola.

La stanza è illuminata da una fastidiosa luce scarlatta, le tende sono tutte tirate e si muore di caldo. Dovrebbe essere illegale rinchiudere degli studenti in un buco focoso, anche se fuori non ci sono neanche due gradi.

Vorrei tanto poter sguainare la mia bacchetta e trasformare quest'aula in una tana per pinguini.

Sbuffo e cerco una posizione comoda, spostando il sedere prima a destra e poi a sinistra, ma queste cavolo di poltroncine foderate di chintz mi fanno venire l'orticaria.

-Forza Rossa, vediamo il tuo futuro-

Albus allunga un braccio sopra al tavolinetto e mi afferra la mano, trascinandola davanti al suo viso, contro la mia volontà.

Lo insulto sottovoce ma lui mi sente comunque e mi fulmina con lo sguardo. Sinceramente, l'ultima cosa che voglio in questo momento è sentirmi dire che sto per morire.

Miseriaccia, ho solo sedici anni!

-Non fare quella faccia, è divertente- si intromettono prontamente Scorpius Malfoy, il suo ego ed i suoi capelli sfavillanti.

Ancora non capisco perché Al ci costringa a sederci allo stesso tavolo, è una tortura sia per noi che per lui.

Non ho la più pallida idea di cosa ci trovi di bello in questa materia; secondo le magiche foglie di tè lui e la sua famiglia sarebbero dovuti schiattare la settimana scorsa. Cosa che data la situazione non mi dispiacerebbe per niente -Si, grandioso come un palo nel deretano-

Il lato destro della sua bocca si solleva verso l'alto ed io non posso fare a meno di alzare gli occhi al cielo.

-A volte mi chiedo come Albus possa essere tuo cugino- prosegue imperterrito, strizzando un occhio nella direzione di una bruna seduta alle mie spalle.

-Io mi chiedo come riesca a sopportarti-

-Guardate che sono qui- il diretto interessato allarga le braccia per farsi notare, e in risposta ottiene solo uno sbuffo da parte di entrambi.

Dominique Weasley, mia cugina e migliore amica per la pelle, così le piace definirsi, scuote la testa rimproverandomi del mio linguaggio volgare. I capelli biondo miele le ondeggiano sulla schiena e lei, infastidita, si affretta a portarseli su una spalla. -Quante volte ti ho detto che le vere signore non parlano in questo modo, porca puttana?-

Giro il viso verso di lei -Tutta questa coerenza mi sta dando alla testa-

Se c'è una cosa, una sola cosa, che ho ereditato da mia madre è l'odio per questa materia sostanzialmente inutile. Non che mi dispiaccia più di tanto fissare il vuoto dentro una boccia di vetro, sarebbe rilassante se la professoressa chiudesse la bocca.

Albus inizia a sfogliare freneticamente le pagine del nostro libro di testo, che a mio parere odora del docciashampo di Gazza. -Allora, fammi un po' vedere, grandioso, soffrirai- ride delle mie disgrazie -E mi dispiace ma questa linea indica presagio di morte-

-Boomba!-

Il corpo di James Sirius Potter mi finisce addosso come un sacco di patate; rischio di soffocare schiacciata sotto a tutti quei muscoli ed a quel cervello bacato che si ritrova.

Per fortuna Cupido mi odia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora