«Devo finire quello che ha iniziato mio padre. Devo salvare la mia città dalla malattia. Nessuno può fermarmi. So quello che sono. Sono una cacciatrice»
Tratto da un videogioco di nome "Bloodborne" ho deciso di riscrivere una mia versione della stor...
Una volta aperta la busta tirai fuori la lettera che vi era all'interno, guardai Ryan ed iniziai a leggere. «Carissima Diana, sono sicura che riuscirai a giungere sana e salva a questa lettera. Sono Astrid, sovrana di Cainhurst. So che penserai che questo è tutto completamente assurdo, ma non è a Byrgenwerth che troverai le risposte». Mi fermai per qualche minuto e guardai Ryan che teneva in mano la sua busta ancora chiusa. «Continua a leggere Diana!» disse lui. Rimisi gli occhi sulla lettera e continuai a leggere. «Vieni al castello e capirai chi sei e da dove vieni, io posso aiutarti. La via del castello di mostra solo a chi è in grado di vedere e solo a chi è stato invitato, quindi prosegui lungo in crocevia di lato al villaggio di Hemwick e li vi attenderà una carrozza che ti condurrà qui». Alzai lo sguardo dalla lettera e guardai Ryan. «Non dice nient'altro?» disse lui ancora stranito da quello che aveva appena letto, mentre osservava la sua busta. «No, niente! Apri la tua, vediamo cosa dice!» chiesi. Ryan staccò il sigillo reale a tirò fuori dalla sua lettera la pagina strappata da un libro. Mi avvicinai a lui e osservai anche io il contenuto. «È una pagina che parla di Maria e guarda c'è anche un ritratto di lei...». Si fermò improvvisamente mentre osservava il ritratto. «Perché ti sei fermato.. Ryan che succede!? Fammi vedere, mi stai spaventando!». Presi la pagina del libro dalla mano di Ryan e una volta che ci posai gli occhi sopra, il mio cuore iniziò a battere fortissimo. «Oddio... ma... ma non è possibile...è...». Non riuscivo a parlare, ero sconvolta. Spostai lo sguardo su Ryan che mi osservava a suo volta a bocca aperta. «È identica a te!» disse. «Ryan com'è possibile che siamo identiche! Io sono nata e cresciuta a Yharnam mentre lei a quanto sembra a Cainhurst! Non è possibile! Poi questa foto è antica non può essere possibile!» «Diana, dobbiamo andare a Cainhurst, se lì ci sono le risposte che cerchi, dobbiamo andare!» disse Ryan avvicinandosi a me per cercare di confortarmi. Ero sconvolta, non sapevo cosa pensare. In un secondo la mia vita era cambiata, avevo visto morire il mio maestro, mio padre e tutti i cacciatori della mia congrega, avevo scoperto che potevo vedere cose che nessuno vedeva e adesso questo. Quante cose ancora dovevo scoprire?
Durante la strada verso Hemwick per raggiungere il crocevia né io né Ryan riuscimmo a dire una parola, eravamo ancora sconvolti dalle cose che stavamo scoprendo e da quello che stava capitando. Sapevamo che la Chiesa continuava a muoversi per riuscire a creare i Grandi Esseri usando le persone. Una volta arrivati ad Hemwick ci guardammo intorno cercando di capire da che parte fosse il crocevia. «E adesso...?» dissi io guardandomi attorno. «Adesso dobbiamo cercare una specie di cimitero!» disse lui. «Cimitero? Ryan ma..» gli domandai cercando di capire il collegamento. «Si Diana, rileggi bene la lettera "crocevia"; via delle croci! Comunemente chiamato cimitero!». Ripensandoci aveva ragione, non avevo fatto caso a quello che la lettera diceva parola per parola ero troppo sconvolta, ma il cimitero poteva essere la soluzione. «Andiamo allora, cerchiamo il cimitero!» dissi, quasi sorridente. Girovagammo un po' per il villaggio prima di riuscire a capire quale fosse il cimitero, ma una volta trovato non dovevamo far altro che aspettare che qualcuno o qualcosa ci venisse a prendere. «Ryan secondo te sono una reincarnazione di Maria?» gli chiesi, cercando di rompere il silenzio che si era creato tra di noi da dopo aver visto quel ritratto. «Non lo so Diana. Non credo tu sia una reincarnazione, cioè si magari lo sei, ma sicuramente so che sei diversa da come era lei!» disse lui guardandomi. «Era? Quindi è...» ridomandai a mia volta. «Nessuno lo sa.. è sparita poco prima che la Chiesa attaccasse i villaggi e nessuno sa dove può essere andata!» Non sapevo nulla di questa Maria, ma sembrava che Ryan conoscesse la storia e la cosa mi spaventava un po', mi fidavo di lui ma ancora non mi aveva detto tutto. Stavo per fare altre domande ma in quel preciso momento sentimmo un rumore di zoccoli provenire dalla nostra destra, ci voltammo e una carrozza nera trainata da cavalli neri con gli occhi rossi veniva verso di noi. Una volta fermata notai che non era guidata da nessuno e ne rimasi un po' stupita. La carrozza era ricoperta di neve ed era molto strano perché di neve non ve ne era l'ombra e più che una carrozza signorile da castello sembrava più una carrozza per trasportare i prigionieri. Era nera di ferro con una piccola lanterna, che non faceva luce, appesa di lato. Appena io e Ryan ci avvicinammo la porticina si aprì e un uscì una scaletta. Mi voltai verso Ryan che mi sorrise. «Prego signorina prima lei!» disse quasi scherzoso. «Oh ma grazie, molto gentile!» dissi salendo. Una volta dentro la carrozza partì.
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