Capitolo 6. Hemwick Charnel Lane

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Io e Ryan partimmo al sorgere del sole, tutti nella cattedrale dormivano ancora, compresa mamma e i piccoli. Li guardai prima di varcare il grande portone di legno, sembravano così tranquilli adesso, ne avevano passate tante quei piccoli ma nonostante tutto non si erano scoraggiati. 
<<Andiamo Diana, dobbiamo arrivare a Hemwick prima che faccia buio, i boschi sono lunghi e pericolosi.>> disse Ryan, mentre si sistemava la pistola nella cintura
<<Si, eccomi!>> gli risposi a bassa voce.
Una volta superata la porta sapevo che non potevo tornare indietro, avevo fatto una promessa, avrei dovuto fermare il Coro per il bene di tutti.
Lungo la strada non facevo altro che pensare alla conversazione con Ryan ed ero piena di domande; oramai mi fidavo di lui, se avesse voluto tradirmi l'avrebbe già fatto. Mi stava accompagnando in un'impresa che ci sarebbe potuta costare la vita. Non sapevo quanti altri di noi fossero ancora vivi, probabilmente nessuno.
<<Pensi che i tuoi amici siano ancora vivi?>> disse Ryan interrompendo il silenzio.
<<Lo spero!>> risposi io, guardandolo e abbozzando un sorriso.
Osservai ancora una volta la sua arma e non sembrava la classica arma di Yharnam. 
<<Da dove viene la tua arma? Non ne ho mai viste di simili tra di noi!>> dissi cercando di non sembrare una ficcanaso.
<<No, infatti. Viene da un posto chiamato Cainhurst!>> rispose lui gentilmente.
<<Non l'ho mai sentito nominare! E' lontano da qui?>> chiesi.
<<Diciamo di si.. è un posto strano! Poche persone possono andarci diciamo.>>disse osservandomi.
<<Ah... ci vuole l'invito?>> dissi ridendo.
<<Una specie, si...>>
Sorrise.
Mi sentivo così stupida per la pessima figura che avevo appena fatto e tra di noi ricalò il silenzio.
Anche a Cathedral Ward le strade e le case erano deserte. Proprio come a Yharnam la chiesa aveva portato via tutti per fare i loro esperimenti. Era così strano vedere città come queste che dovevano essere così belle ed accoglienti deserti e distrutte.
Dalla strada principale si potevano vedere gli alberi altissimi del bosco.
Ho sempre sentito delle storie orribili sui boschi e adesso avrei scoperto con i miei occhi se erano vere oppure sarebbero rimaste solo storie per spaventare i bambini.
<<Cosa stai pensando Diana?>> disse Ryan vedendo pensierosa.
<<Ho sempre sentito storie sui boschi quando ero più piccola! Dicevano che erano molto pericolosi e chi ci entrava non ne faceva più ritorno>> risposi un po' preoccupata.
<<Sono solo storie Diana!>> rise. <<Poi hai paura ad attraversare i boschi e non di uccidere le belve?>> aggiunse.
Effettivamente aveva ragione, e per fortuna lui era con me altrimenti da sola non so se li avrei mai attraversati. Forse è stato un bene averlo incontrato.
Arrivammo in fondo alla città con il sole ancora alto nel cielo.
Potevamo vedere il bosco davanti a noi. Era cupo e triste come se al suo interno il sole non volesse splendere, sembrava di essere in due parti diverse del mondo dove dalla nostra parte c'era il sole e dall'altra la notte.
<<Sei pronta? Dobbiamo andare se vogliamo arrivare a Hemwick prima che faccia buio. Non voglio scoprire se le storie sono vere o no!>> disse guardandomi e sorridendo.
<<Si andiamo!>> risposi.
Una volta entrati nei boschi il sole sparì alle nostre spalle lasciando posto ad un'ambientazione tetra e spaventosa. Per colpa della nebbia non riuscivo a vedere dove mettevo i piedi.
<<Com'è possibile che in pieno giorno ci sia tutta questa nebbia e che il sole sia sparito?>> dissi, cercando di non inciampare nelle radici degli alberi.
<<Non lo so Diana, ma di una cosa sono certo questi boschi sono pervasi di magia, stai in guardia!>> rispose Ryan, mentre mi faceva strada. 
Il vento faceva muovere le chiome degli alberi che si ergevano alti verso il cielo, provocando un rumore rilassante ma altrettanto spaventoso visto l'ambiente circostante. 
Intorno a noi si trovavano delle lapidi di pietra, alcune così vecchie che erano quasi distrutte, mentre altre più recenti e la cosa non mi piaceva affatto. 
<<Questi boschi venivano usati come cimiteri è così?>> dissi a Ryan con il cuore in gola.
<<Credo di si! Fin dai tempi antichi qui venivano seppelliti i cacciatori più potenti poi credo che dopo che la Chiesa ha iniziato a diffondere la malattia gli abitanti seppellivano qua i proprio cari sperando che le anime dei cacciatori potessero proteggerli>>. 
<<Sembra una bella cosa...>> risposi. 
Arrivammo davanti ad un'altura. Ryan si aggrappò alle radici e riuscì a salire, poi mi guardò e mi tese la mano.
<<Vieni Diana, dammi la mano!>> disse allungandola verso di me.
Gli diedi la mano e mi aiutò a salire. Si vedeva molto poco vista l'immensa quantità di nebbia. 
Non sapevo come ma potevo vedere uno spiraglio di luce penetrare dalla nebbia. 
<<Guarda Ryan uno spiraglio di sole.. siamo vicini all'uscita!>> dissi, felice che stessimo per uscire da quel posto. 
Improvvisamente sentimmo come un canto provenire non molto lontano da noi. Ryan mi prese per un braccio e mi trascinò dietro un grosso albero. Un gruppo di donne con i mano dei maceti, accette e forconi passarono a pochi passi da noi, pronunciando strane parole che né io né Ryan riuscimmo a decifrare.
Erano vestite con addosso dei vestiti con colori molto accessi e in testa avevano una specie di bandana che copriva i capelli. Il loro volto era come consumato dovevano essere state contagiate dalla malattia. 
<<La Chiesa è riuscita ad arrivare fino qua?>> dissi preoccupata che anche Hemwick fosse ridotta come Yharman. 
<<Diana, hanno distrutto tutto e se anche Hemwick è stata contagiata sai che lì non saremo i benvenuti!>> disse Ryan, con uno sguardo preoccupato. 
<<Chi erano quelle donne, abitanti del villaggio?>> chiesi.
<<Si... Hemwick é conosciuta o meglio era conosciuta per la sua popolazione quasi interamente femminile. Era più che altro un ritrovo, per persone con la dote delle magia e la strega è a capo di tutto e insegnava loro ad usare la magia!>> mi spiegava mentre ci incamminavamo verso l'uscita dei boschi. 
Ryan sapeva moltissime cose su diciamo gran parte delle città e dei paesini vicini a Yharnam, io sapevo così poco di lui se non da dove veniva e che come me era un cacciatore. 
<<Ma tu come fai a sapere così tante cose?>> gli chiesi.
<<Diciamo che da dove vengo io non era facile uscire e avevo molto tempo per studiare, è dai libri che ho imparato tutto questo!>> rispose gentilmente.
<<Che significa che non era molto facile uscire?>>. Si voltò verso di me e mi accennò un sorriso. 
<<Hai mai sentito parlare del mio villaggio?>> mi domandò. 
Effettivamente ripensandoci non conoscevo nessun villaggio che si chiamasse Yahar'gul. Non risposi.
<<Ecco appunto>> disse. <<Dai andiamo usciamo da qui!>> continuò. 
Camminammo all'incirca per un'altra ora e finalmente uscimmo dai boschi illesi. Mi fermai per riprendere fiato e bere un sorso d'acqua dalla mia borraccia, poi la passai a Ryan.
<<Oh no grazie! Ho la mia!>> disse mostrandomela. 
<<Quanto manca per arrivare ad Hemwick?>> domandai. 
<<Poco! Proseguiamo dritto per questo sentiero e ci ritroveremo proprio davanti al villaggio. Pensi che il tuo amico sia ancora vivo?>> chiese alla fine.
<<Gail è forte ma dopo che abbiamo visto quelle donne nel bosco ho qualche dubbio!>> risposi.
Riprendemmo il nostro cammino verso il villaggio. Il sole era ancora alto nel cielo e a vedere dalla sua posizione doveva essere all'incirca mezzogiorno; era stato papà ad insegnarmi a calcolare l'ora dall'altezza del sole.
Poco dopo arrivammo davanti al villaggio. 
<<Oddio!>> dissi.
Il villaggio era distrutto, c'erano pile di corpi ammassati vicino alle case, altri al centro della piazza che bruciavano e altri infilati in lunghi pezzi di ferro ai lati della strada. Le donne viste nel bosco girovagavano per il villaggio, pronunciando ancora strane parole. 
<<Allora la dimora della strega è nel punto più alto della città!>> disse Ryan indicando un casupola mezza diroccata con il tetto a punta. <<Non sarà facile arrivarci, visto che sicuramente queste donne faranno di tutto per ostacolarci ma sono sicuro che insieme ce la faremo!>> continuò lui.
<<Credi che queste donne siano cattive?>> domandai a Ryan che stava caricando la pistola.
<<Quasi sicuramente altrimenti non sarebbero rimaste nel villaggio!>> replicò.
Iniziai a caricare la pistola anche io e preparai la spada.
<<Pronta?>> chiese Ryan.
Annuì e ci addentrammo nel villaggio.

Era così strano camminare in quei viottoli, vedere ogni casa distrutta, corpi sparsi un pò ovunque e le donne del villaggio che erano impazzite. 
Ogni volta che qualcuna di loro ci sbarrava la strada e tentava di aggredirci con qualunque cosa avessero per arma dovevamo ucciderle. 
<<Odio tutto questo Ryan! Erano persone innocenti e per colpa della Chiesa sono diventate così aggressive!>> dissi triste.
<<Lo so Diana, non devi sentirti in colpa. Anche a me dispiace doverle uccidere, ma se uccidere loro servirà a trovare la cura alla piaga che la Chiesa ha inflitto a tutto il paese, lo faccio!>> rispose lui, mentre trascinavamo l'ennesimo cadavere lontano dalla strada. 
Risalimmo in villaggio continuando a liberarci la strada da loro fino ad arrivare alla dimora della strega.
Era una casupola con il tetto a punta. Un pò diroccata e storta, senza nessuna finestra. Era terrificante.
<<E' questa?>> chiesi con un nodo alla gola. 
<<Si, è qui che vive la strega!>> rispose lui guardandomi.
Devo ammettere che un pò mi spaventava, non sapevo cosa aspettarmi, non avevo mai visto un villaggio di streghe ne tanto meno una strega. Avevo sentito molto spesso parlare della strega di Hemwick e si diceva che era molto potente, ma non ero mai stata così lontana da casa come lo ero adesso e devo ammettere che avevo un pò di paura. 
<<Andiamo Diana entriamo!>> disse Ryan prendendomi la mano.
In quel preciso momento sentì una strana sensazione e lo guardai, lui se ne accorse e mi guardò a sua volta.
<<Cosa c'è?>> disse.
<<Niente entriamo!>>

<<Niente entriamo!>>

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