Capitolo 14. Biblioteca

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Percorremmo la scala esterna e una volta in cima ci trovammo davanti una porta di legno. Provai ad aprirla. Chiusa. Mi guardai intorno cercando un'altra via e notai una piccola finestra.
Diedi una pacca a Ryan e gli indicai la finestra.
<<Entreremo da lì!>> dissi.
<<Sei pazza!? Dobbiamo arrampicarci dal davanzale è pericoloso, troveremo un'altra strada! Ci deve essere per forza!>> disse lui guardandomi in modo molto spaventato.
<<Se tu non vieni ci andrò da sola! Non sei obbligato a seguirmi!>> dissi incamminandomi verso il davanzale delle altre finiestre chiuse.
L'aria iniziava a diventare più fredda e rinizió a nevicare. L'atmosfera era cupa e anche solo camminare in quel posto abbandonato mi faceva venire i brividi. Ogni passo che fecevo mi sentivo più vicina alla verità e dentro di me mi chiedevo se fossi pronta ad affrontarla; nella testa avevo mille domande sul perché i miei veri genitori mi avevano abbandonato e sul perché le persone che mi aveva cresciuto mi avevano mentito.
Ryan mi seguiva in silenzio.
<<Grazie per non avermi lasciato da sola>> dissi senza voltarmi indietro.
<<Non potevo farlo, siamo arrivati fino qui insieme, non posso lasciarti sola proprio adesso!>> rispose, e sono quasi sicura che mentre lo faceva stava sorridendo.
Quando arrivammo sotto la finestra il mio cuore iniziò a battere fortissimo, avevo davvero paura.
Il castello era antico, nessuno di noi due poteva sapere se i mattoni avrebbero retto al nostro peso, non potevamo sapere quanto spazio c'era dalla finestra al pavimento una volta entrati; iniziavo ad avere paura.
<<Ok, Diana eccoci. Vado prima io cosi ti aiuto a salire!>> disse.
<<Vabene, ma Ryan...>>. Lui si voltò e mi guardò con uno sguardo che non aveva mai fatto prima. <<Sta attento>> dissi.
Si aggrappò al primo cornicione e ci salì sopra, fortunatamente il cornicione rimase stabile, tirai un sospriro di sollievo e mi avvicinai pronta a salire.
Lui allungò la mano e mi aiutò e così fino quasi in cima; quando arrivammo all'ultimo cornicione proprio quello della finestra, mentre stavo salendo, si spezzò sotto i miei piedi.
Ryan mi prese la mano subito.
<<Diana stai tranquilla ti ho preso, ti tengo! Non guardare giù!>> disse agitato.
Cercai di fare come diceva lui ma non mo sentivo molto tranquilla e a mio agio a penzolare da un cornicione con solo come unico appoggio la mano di Ryan, mi fidavo di lui e sapevo che non mi avrebbe fatto cadere ma tutto questo non mi dava sicurezza. Avevo paura di morire.
Improvvisamente ebbi come una visone, vidi me con papá la prima volta che mi insegnò a combattere. Mi ricordo che io non riuscivo a capire come e cosa dovevo fare, cadevo sempre, ogni suo attacco mi colpiva e non sapevo come difendermi e lui disse "Diana devi trovare la forza dentro di te, devi difenderti e attaccarmi altrimenti quando sarà il tuo momento non potrai difenderti! Sei forte e speciale e sono sicuro che diventerai una cacciatrice perfetta!"
Mentre ero appesa a quel cornicione iniziai a capire il senso di quelle parole e capii che non dovevo farmi sopraffare dalla paura ma lottare con tutta me stessa.
Guardai Ryan, che continuava a tenermi per mano e a ripetermi che sarebbe andato tutto bene, proprio dopo quella frase puntai un piede sui mattoni della parete e iniziai a spingermi per tirarmi su, lui mi aiutò e riuscii a salire sulla finestra.
Mi abbracciò e sorrise.
<<Dai entriamo!>>
Ci affacciammo dalla finestra cercando di capire quanta distanza c'era da lì al pavimento e rimanemmo stupiti dal notare che la finestra era poco sopra terreno, finalmente saremmo entrati e avremmo scoperto cosa c'era in quel castello così strano e avrei finalmente saputo la mia storia e la verità sulla mia famiglia.

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Scesi dalla finestra con l'aiuto di Ryan. L'unica luce che illuminava la stanza era quella della luna che passava dalla finestra. Si riusciva a capire bene che la stanza che avevamo trovato era una biblioteca. Era enorme e così regale e signorile. Le librerie erano enormi e c'erano distese immense di libri. Anche i lunghi tavoli al centro della stanza avevano sopra alcuni libri. Le sedie dei tavoli erano sistemate, alcune perfettamente sotto il tavolo, altre spostate, come se qualcuno stesse leggendo quando il castello è rimasto poi deserto.
Vedere quella luce biancastra illuminare una sola parte di quella stanza era una cosa così emozionante e bella che sembrava quasi un'incantesimo; era bellissimo vedere come quella luce batteva sulle librerie illuninandone solo una piccola parte. Si poteva vedere la polvere che sembrava luccicare. Era così bello.
<<Pensi che riusciremo a trovare qualcosa qui dentro?>> disse Ryan.
<<Ci sono milioni do libri sarebbe grave non riuscissi a trovare qualcosa qui sulla mia storia! Se è come penso e ho intuito dal quadro la mia famiglia era importate e se davvero mia madre era la regina deve esserci per forza qualcosa di scritto su tutto questo e sul perché il castello è abbandomanto ed è stato dimenticato!>> risposi sicura e decisa di trovare qualcosa in più di quello che mi aveva raccontato Ryan.
<<Se sei certa che troveremo qualcosa allora ti credo e ti aiuterò! Però iniziamo a cercare perché il tutta questa quantità di libri potremmo metterci una vita! E non so te ma io vorrei trovare la soluzione a tutto questo macello!>>.

 <<Se sei certa che troveremo qualcosa allora ti credo e ti aiuterò! Però iniziamo a cercare perché il tutta questa quantità di libri potremmo metterci una vita! E non so te ma io vorrei trovare la soluzione a tutto questo macello!>>

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