8

701 79 6
                                    

Non appena lo vidi, tirai un sospiro

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Non appena lo vidi, tirai un sospiro.

"Mi chiedo perché il mio corpo mi porti ogni giorno qui, sinceramente." dissi tutto di un fiato. "Ieri è stato un giorno particolare..." da quando lo conoscevo però, non era di certo una novità. "E sei anche svenuto tra le lacrime...e un ragazzo ti ha...ti ha portato via." perché dirlo mi costava tanto? era la pura e semplice verità.

Nel frattempo che parlavo e mi scervellavo per capire quel ragazzo, lui, tutto zitto, stava seduto su quel marciapiede, guardandomi e tendendosi le gambe strette al petto.

Proprio faccia a faccia, come sempre divisi da quel vetro trasparente.

La cosa che più feriva era che sembrava non essere presente, ma quando provavi ad andare oltre quella barriera, giustamente ti bloccava perché comunque esisteva anche se non sembrava.

"Non riesco più a sopportarti.
A volte mi sembra di avere a che fare con un fantasma." quelle che mi sembrarono crude parole, uscirono proprio dalle mie labbra. La rabbia prese la meglio sui miei sentimenti positivi per lui. "Mi dici perché? PERCHÉ CONTINUO A VENIRE QUI?" urlai, sembrava proprio che lo stessi aggredendo. "Non lo accetto, Yoongi...non accetto il fatto di volerti vedere comunque...potresti farmi di tutto, e vorrei vederti ancora lo stesso." il cuore mi piangeva, nonostante tutto sentivo ancora il bisogno di averlo tra le mie braccia e stringerlo. "Non sopporto più questa situazione...prima il fatto che mi copiassi e che non mi parlassi normalmente, poi i tuoi gesti, la tua incertezza, che davvero, io amo e mi fa impazzire...poi quelle tue lacrime, il tuo essere scappato, le tue parole...e per finire, quel ragazzo."  non appena mi fermai per qualche istante, Yoongi girò il suo sguardo, non guardando più me, ma il sole che se ne stava per andare via. "Non vuoi guardarmi? Almeno rispondi!" lo rimproverai con l'amaro in bocca.

"...Cosa dovrei dirti? Ho già detto tutto ieri." mi sentii tragicamente trafitto a quelle parole, fu così freddo. Non che io fossi stato migliore. "Devo...devo ripeterlo? Non ho una personalità e non esisto.
E tu mi fai sentire vivo e umano...sostanzialmente sei la mia vita." la sua incertezza diventò così insensibile. "Jimin...i-io non voglio coinvolgerti." non tremare così, ti prego. "Provo per te quel sentimento che tu non dovresti provare per me."

"Fermati!" dissi. "Ti prego...Yoongi.
A me non importa niente, per me potresti anche non esistere come dici tu, ma finché ti vedo e ti parlo...tu esisti, tu vivi! Non tremare, per favore...e non dire queste cose.
Sembri un angelo in gabbia con le ali tarpate e in attesa di una salvezza...e se davvero così fosse, io prometto che ti libererò."

"Ti farai del male..." si alzò debolmente, si avvicinò alla barriera e ci poggiò al di sopra la mano. "M-mi sento un fottuto egoista..." disse. "L'angelo qui sei tu, dolce Jimin..."

"Fammi del male allora." sorrisi e posizionai la mano in corrispondenza della sua. "Sono pronto a riceverlo da te, mio angelo."

Copy? - YoonMinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora