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"Oggi un mio amico ha iniziato a parlarmi della persona che gli piace

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"Oggi un mio amico ha iniziato a parlarmi della persona che gli piace...ed io ho pensato a te." dichiarai con fare diretto, come di mio solito d'altronde. "Avresti dovuto vederlo, in quei occhi sembravano esserci due lune per quanto..." mi bloccai quando notai che non mi stava ascoltando e aveva sicuramente la testa da tutt'altra parte. "Ehi...perché non mi ascolti? Non è la prima volta che fai così!" lo rimproverai, odiavo essere ignorato, non essere ascoltato.

Faceva assurdamente male, e dentro di me, quando accadeva, crescevano sentimenti davvero orribili...che non sopportavo

Come la rabbia.


"Ah...cosa?" si risvegliò, sembrava proprio che stesse dormendo fino a pochi attimi prima. "Scusami Jimin...p-però..."

"Cosa c'è che non va? Sembra sempre che tu sia tre giorni avanti alla morte, soprattutto in questi giorni, anzi...da quel giorno." sottolineai il fatto che, stava così per quel bacio molto probabilmente. Se non gli piacevo poteva dirlo sin da subito e non accettare.

Perché darmi false speranze? Perché le persone lo facevano così spesso?

"J-Jimin...!" divenne rosso, 'beh, almeno mi sta ascoltando ora.' pensai. "S-sei terribile..." strizzai l'occhio in sua direzione, poi gli feci una linguaccia, 'così impari a non ignorarmi.' "I-Idiota...smettila." disse facendosi serio, di nuovo...non mi piaceva quando succedeva. "Ti ho già detto che non dovresti stare con me, nemmeno per sbaglio." usò un tono più freddo della neve stessa. "Ti farai del male, e poi non sono quello giusto io...i-io sono pieno di difetti, non puoi nemmeno toccarmi...n-non puoi stare con una persona noiosa e vuota come me." mi feriva sentirlo parlare in quel modo, ma non mi avrebbe fatto cambiare idea, non lo avrei mai abbandonato.

"Proprio perché sei così, non posso fare a meno dall'essere attirato da te...quello che tu dici sul tuo conto, mi entra in un orecchio e mi esce dall'altro."  e forse manco mi entrava in uno dei due. Quando diceva certe assurdità, preferivo accantonarle con un foglio di carta e 'buttarle' via piuttosto che ascoltarle. Non ci avrei mai creduto nella vita.

"Non voglio ripeterlo ancora, Jimin...f-fa troppo male qui." indicò il suo petto, poi chiuse la mano in un pugno, e la batté  forte su di questo. "P-potrei morire dal dolore...n-non voglio che anche tu..."

"Yoongi, piccolo mio..." sussurrai, lo sguardo triste e pronto a bagnarsi. Riusciva a rendermi dolce anche quando ero incazzato con lui. "Voglio soffrire per te, a me va bene soffrire per te...sei tu, quindi va bene." dissi. "In questo momento vorrei così tanto accarezzarti il viso, i capelli...e stringerti così tanto forte da non farti riuscire a respirare."

"P-per favore..." non supplicarmi di smettere, perché non posso.

"Troveremo il modo, Yoongi...ma non piangere più, devi sorridere per me." mi ascoltò, sorrise. E fu il sorriso che mi migliorò la giornata e diede l'opportunità di alzare all'insù gli angoli delle labbra anche a me.

Chi non avrebbe voluto qualcuno come lui nella propria vita, CHI?
Solo un imbecille.
E io per fortuna non ero uno di quelli.

Copy? - YoonMinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora