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"Voglio vivere ogni istante con te come se fosse sempre l'ultimo." e così ci distaccammo da quel profondo abbraccio e prendemmo a guardarci dolcemente. "E quindi ti vorrei chiedere di..." ma era proprio vero che le parole a volte valevano meno dei gesti: mi interruppe nel bel mezzo di quella frase per baciarmi.

Riuscivo a sentire il bisogno di amore, forse più da parte sua che mia però.

La passione di un amore che non doveva appassire, era tutta in quel bacio, soffice e dolce come lo zucchero filato.

La necessità di toccarlo cresceva dentro al mio cuore.
Più diventavo consapevole che lui era reale, più volevo accertarmi che davvero lo fosse.

E quando il bacio terminò, a mio malincuore, dovetti sostenere il suo sguardo.

"V-vai." mi guardò con mille luci all'interno di quel tenero universo che erano i suoi occhi, dopodiché afferrò un lembo della mia maglia e lo strinse forte. "Anche io lo voglio, anche io voglio vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo con te..." era una lacrima facile, la sua lo era completamente.

"Hey..." bisbigliai. "Amore, perché piangi ora?"

"S-sono felice..." disse. "D-davvero tanto..." lo guardai un po' confuso. "Di averti incontrato, intendo..." quella piccola foglia, fragile e tremante, ma allo stesso tempo talvolta forte e coraggiosa, non avrei mai voluto distruggerla.

E presi quindi a baciarlo ancora, desideroso che mai il tempo terminasse e che anzi si fermasse in quel preciso istante.

Ogni secondo che passava, egoista, ci toglieva il tempo, che purtroppo passava a causa sua.

L'artefice del male, per me, in quel momento era proprio il tempo.

Un bacio, un contatto fisico, l'amore.

Tutto ciò dovrebbe avere il diritto di eternità e nessun limite.

Più andavo avanti, più approfondivo il tocco e quel bacio, e più ancora sentivo la necessità di avere più tempo per noi e per i nostri bisogni di coppia.

E fu così che dopo quel fantastico bacio, mi ritrovai al di sopra del suo esile corpicino che tanto adoravo: ma tutto di lui per me, era da amare, apprezzare.

"Toccami anche tu, sfiorami almeno..." gli dissi prima di poter incominciare anche solo a spogliarlo dei suoi vestiti.

"N-non so se ne sono capace..." arrossì intensamente, portò in seguito una mano al lato del mio viso, morbido l'incontro tra i due.

Copy? - YoonMinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora