Dopo aver mangiato decisamente troppo sushi, Yoongi e Jimin si erano seduti sul divano per vedere un film insieme.
Jimin aveva poggiato la testa sulla spalla del maggiore, ma pian piano era scivolato giù fino ad usare le sue gambe come cuscino e si era addormentato grazie alle dolci carezze di Yoongi.
Il maggiore ormai non prestava più attenzione al film da un bel po', troppo concentrato ad osservare il volto di Jimin, ai suoi occhi perfetto; non riusciva a scorgere neanche un minimo difetto nei suoi lineamenti dolci e ancora un po' bambineschi.
Era davvero bellissimo, lo lasciava completamente senza parole, e a domandarsi come fosse possibile che esistesse una persona del genere, tanto bella fuori quanto meravigliosa dentro.
Aveva diciassette anni appena compiuti, mentre lui ne avrebbe avuti ventitré in pochi mesi, e se ci pensava, gli veniva un po' d'ansia, erano più di cinque anni di differenza, e Jimin era ancora piccolo.
Certo non era una cosa rara, anzi, spesso capitava che ci fosse una differenza d'età così ampia, ma Yoongi lavorava dove Jimin studiava, e aveva paura Che's se lo avessero scoperto se la sarebbero presa con entrambi.
Solo allora ricordò che l'indomani sarebbero dovuti andare in Accademia e che avrebbe dovuto accompagnarlo a casa prima delle undici.
Con una mano gli colpì delicatamente la spalla.
"Chim? Hey piccolo, svegliati" sussurrò con dolcezza.
Jimin arricciò il naso, provocando una risatina da parte del maggiore.
"Devo riportarti a casa, ricordi?" disse accarezzandogli la guancia paffuta.
Il minore si girò a pancia in su e lo guardò. "Mh...non mi va"
"Come non ti va?"
"Voglio...voglio dormire con te" mormorò giocando nervosamente con le sue dita.
"Vuoi dormire qui?" fece Yoongi, stupito da quella richiesta.
"Se non vuoi non-"
Yoongi lo bloccò prima che potesse terminare la frase. "Certo che voglio, ma tua madre.."
"Posso dirle che rimango da Hoseok...cioè, potrei anche dirle che sono qui, ma sai uhm...non è stupida, sospetterebbe qualcosa" rise leggermente, coprendosi il volto con le manine.
"Va bene allora" annuì il maggiore.
Jimin si alzò dal divano e prese il cellulare per avvertire la madre, e Yoongi si avvicinò a lui, lasciando un piccolo bacio sulla sua guancia.
"Vieni, ti do qualcosa per dormire...a meno che tu non voglia rimanere solo in boxer, cosa che non mi dis- ouch!" si lamentò quando Jimin gli diede uno schiaffo sul braccio, per poi arrossire.
"Sei un idiota" disse volgendo lo sguardo a terra.
"Dai, sto solo scherzando" fece Yoongi scompigliandogli i capelli biondi ed entrando nella camera da letto. "Anche se senza maglietta ti ho già visto, ma comunque..."
"Yah, smettila Yoongi!" lagnò osservandolo.
"Va bene, va bene, la smetto, tieni" disse lui porgendogli dei pantaloncini sportivi, un paio di boxer puliti e una maglietta grigia. "Penso ti stiano" disse.
In effetti Jimin era sì circa dieci centimetri più basso di lui, ma era decisamente più muscoloso.
Il minore annuì afferrandoli e recandosi verso il bagno.
Oddio, ho appena ricevuto il primo pompino proprio qui
Pensò arrossendo mentre si chiudeva la porta alle spalle.
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𝓐𝓬𝓪𝓭𝓮𝓶𝔂 [𝓶.𝔂𝓰+𝓹.𝓳𝓶]
Romance"È colpa tua se sto male...anche se ora sto bene" "E...perché?" "Tra le tue braccia sto sempre bene hyung" Dove Yoongi è un pianista che lavora all'Accademia artistica di Daegu e Park Jimin è un ballerino diciassettenne trasferitosi da poco in città...