Capitolo 37

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-Stanno chiamando il volo, meglio se vado- dico, sorridendo e guardando i miei amici che dovranno rimanere qui, come Ginny, Daisy, Mich e Damian.

Anche la mia famiglia non riuscirà a venire a vedermi, ma almeno i miei fratelli e mia madre sono qui con me. Do un bacio sulla guancia a tutti e con le mie valigie, mi avvio verso il check in, seguendo i ragazzi, che ridono e si danno alcune spallate giocose.

Staremo via, in tutto, tre settima, un po' per ambientarci con il fuso, un po' anche per visitare Melbourne, non ti capita tutti i giorni di avere l'occasione di andare dall'altro lato del mondo, con molte ore di fuso orario, a fare una scappatina.

Di conseguenza, queste sono le mie, molto meritate, vacanze, prima di rientrare in una vera stressante routine, con scuola e allenamenti e studio, tutti i giorni, qualcosa di davvero magnifico, ne sono a conoscenza lo so, una vita molto eccitante.

Comunque. ormai sono al check in, Max si gira verso di noi, chiede a tutti il passaporto e di lasciare i bagagli da imbarcare di fianco a lui.

Io decido di mettermi le cuffie e andare a sedermi in una delle sedie nell'area d'aspetto. Non ho molta voglia di parlare con nessuno dei ragazzi ora, preferisco stare persa nel mio mondo, ma proprio mentre penso questo, vedo comparire davanti a me Robert e Mark, sorridenti e suppongo vogliosi di parlare di qualcosa.

-Ehi, Sunny, abbiamo visto la tua intervista rilasciata alla KTM la settimana scorsa- dice il primo, sedendosi di fianco a me.

-Spaziali le risposte che hai dato, sei stata molto professionale, i miei complimenti- dice subito dopo il moro, ancora in piedi e sorridente.

Io li guardo un attimo incuriosita, che cavolo di modo approfondito è di fare dei complimenti per una stupida intervista in cui parlo di una gara e di come sia fare lo shooting ogni tanto.

-Cosa vi serve- chiedo subito dopo e loro sorridono ancora di più, facendo i finti innocenti.

-Potresti organizzarci un intervista della KTM, per favore- mi dicono, quasi pregandomi e vedendo le loro facce, mi viene quasi da ridere ma cerco di trattenere. Sono davvero disperati per fare una cosa del genere.

-Ragazzi, potreste alzarvi, sapete, risultate un po' patetici, se volete chiederle di uscire. Poi, non avrà problemi, se la fa già con due di voi- dice ridendo Adam Jefferson, all'altro compare di merende, della quale non ricordo il nome. Ridacchiano insieme, cosa che mi fa alzare gli occhi al cielo. Taylor è sicura di avere solo Logan come fratello? no perché forse qui ho trovato il suo gemello.

-Appena hai finito di sparare cazzate, concentrati sul tempo che devi avere per almeno provare ad arrivare in semifinale, sai, ho visto i tuoi giri, non erano poi così fenomenali- dico subito io, guardandolo in maniera torva, mentre lui mi guarda, come se potesse fulminarmi e si alza dal suo posto.

-Prova a ripeterlo se hai coraggio, Ross- dice infuriato, venendo verso di me. I ragazzi si alzano e si piazzano di fianco a lui, guardandolo in maniera tutt'altro che amichevole.

-Con piacere, appena hai finito di sparare cazzate, vatti a rivedere i tuoi tempi, se vuoi sperare di essere almeno in semifinale- dico sorridendo e guardandomi le unghie, con fare molto interessato. Non mi farò mettere i piedi in testa da un ragazzo troppo viziato, alla quale rode il culo non essere il primo in America nella sua categoria.

Lo vedo avvicinarsi ancora e Robert e Mark farsi più minacciosi, mentre Jack e Roy, che stavano parlando più in là con qualcuno dei meccanici, si girano attenti a cosa stia succedendo e in allerta.

-Spostatevi- dice ringhiando Adam e i ragazzi non emettono un fiato, non spostano un muscolo, semplicemente respirano e continuano a guardarlo.

-Perché dovreste difendere una povera ragazza? Ha vinto solo per fortuna, lo sanno tutti- dice, sorridendo e cercando di intravedere il mio viso afflitto dall'umiliazione, almeno credo sia quello che sta cercando di vedere.

Fango, Ruote e AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora