Capitolo 47 pt 2

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Un forte odore di disinfettante mi entra nelle narici, mentre tutto intorno a me è bianco.

Mi sembra di essere tornata indietro di mesi, come se fosse un flashback, peccato che in questo momento io abbia un dolore lancinante alla testa, ma non dentro, fuori.

Vedo una flebo collegata al mio braccio, una macchina che mi sta monitorando il battito cardiaco, stranamente lento.

La mia gola è secchissima e i miei occhi non vedono benissimo, so solo che è giorno, essendo la stanza piena di luce.

Sento dei suoni ovattati e lontani, non capisco cosa stia succedendo.

E di nuovo, sento le forze venire meno, gli occhi si chiudono e torno segregata nella mia prigione, il mio corpo.

***

Sono tornata a casa da un giorno.

I medici mi hanno detto di stare a riposo e per un po' di non fare nessuna attività per me troppo stancante, praticamente di non pensare alla mia vita, cosa facile da dire, ma non da fare.

Non mi hanno spiegato molto, anzi, poco nulla e quando gli ho descritto il piccolo momento di semi lucidità, se così possiamo definirlo, che ho avuto, beh, non erano molto contenti.

Sono in camera mia con il mio computer, in casa sento diversi rumori.

A volte sento Jack che telefona a qualche suo amico o che discute con la ragazza con la quale si sta vedendo ora.

Derek che fa palestra a casa, in camera sua, sento gli sbuffi degli sforzi.

Ginny , Roy e Tom sono a scuola e in università, quindi è difficile sentirli alla mattina.

Mio fratello, Robert e Mark invece sono a lavorare.

Io cerco di stare brava in camera mia alla mattina e di non stancarmi troppo.

Guardo alcuni video di motocross su You Tube e a volte alcuni dei miei, per capire dove sbaglio e cercare di migliorarmi.

Ho dato uno sguardo anche ai reggiseni sportivi che mi ha portato Edward qualche giorno fa.

Vorrebbe creare una mia linea e io ne sarei entusiasta, ma per il momento, nessuno di questi colori mi piace.

Appena potrò uscire di qui passerò dal suo ufficio per parlargli e fargli vedere il modello che mi piace, ma le modifiche che farei e i colori che utilizzerei.

Sento bussare alla porta, così mi alzo e vado ad aprire, incuriosita dal fatto che Derek o Jack vogliano qualcosa, da me.

Ma non appena apro, mi trovo davanti mia madre, Meredith.

-Sunny, mi ha chiamato tuo fratello! Sono venuta il primo possibile, mi hanno lasciato solo oggi di permesso dal lavoro- dice, abbracciandomi.

Sono sorpresa dalla sua presenza qui, non è mai potuta venire, tra il lavoro che ha trovato come insegnante, visto la sua laurea in lettere, mai utilizzata, essendo rimasta incinta subito dopo il matrimonio, poco dopo la fine del college, e gli impegni con il tribunale per il divorzio.

-Sono così contenta di vederti, mamma! Come sta andando al lavoro?-chiedo, felice di vederla.

Era da un po' che volevo andare a trovarla, ma tra il lavoro, gli allenamenti e la scuola, non ci sarei mai riuscita.

-Abbastanza bene, con il divorzio invece, un disastro- dice, con un verso frustrato.

-Che succede?- chiedo, preoccupata.

Mio padre non ha preso per niente bene il divorzio, infatti ha promesso a mia madre che le avrebbe tolto tutto, anche la mia custodia, essendo ancora minorenne io.

Fango, Ruote e AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora