AIDEN
Uscì dalla biblioteca triste ed arrabbiato, soprattutto con me stesso, camminai per i corridoi della scuola per cercare di sbollire la rabbia. È passato soltanto un giorno da quando ho ricevuto i miei poteri ed ecco che ho combinato un casino, ora scopro che quel casino mi ha fatto diventare immortale e che ho un destino triste ma importante, tutte cazzate per farmi stare tranquillo. Mentre camminavo passai davanti ad una teca di vetro, al suo interno vi erano i ritratti e i premi messi in esposizione in onore degli alunni più brillanti che la scuola ha avuto, tra questi noto uno appartenente a mio fratello, Jackson Blackthorn, i miei occhi iniziarono ad inumidirsi e ripensai ai momenti passati con lui. Lui aveva i capelli biondo cenere ,presi da mio padre Jonathan Blackthorn, e occhi verdi, presi invece da mia madre Isabelle Blackthorn, la pelle chiara e un fisico asciutto. Non era diventato un cacciatore aveva invece preferito continuare a studiare, era diventato un ricercatore la cui materia di studio erano le stelle e lo spazio, grazie a lui e la sua squadra di ricercatori sappiamo molte piu cose ma non a tutti andava a genio, così lo uccisero. Mi ricordai che molti dei suoi appunti sulle sue ricerche e sui suoi studi si trovavano ancora a scuola così decisi di andare a cercarli, "probabilmente si trovano negli archivi" pensai, così mi diressi lì, ricordavo ancora dove era situato, bisognava scendere nel seminterrato e girare verso sinistra in fondo vi era la porta degli archivi, ma non vi ero mai entrato perché per gli studenti era proibito, ragion per cui pensai che sarebbe stato facile trovare le cose di mio fratello ma mi sbagliavo di grosso, appena entrai nella stanza degli archivi rimasi sbigottito sia dalla grandezza della stanza sia dal disordine in essa. "Sarà impossibile trovarli in mezzo a questo casino" pensai ma poi iniziai subito a cercare e mettere apposto più cose possibili, non so quanto tempo fosse passato ma alla fine sistemai tutto il disordine e riuscì a trovare ciò che cercavo. Iniziai a leggere tutto ciò che era scritto nelle ricerche di mio fratello dimenticandomi completamente degli altri.
Nel frattempo
MARK
Era ormai da un po che ci eravamo separati, a noi era capitato il compito di cercare Aiden. Lo abbiamo cercato per tutta la scuola ma di lui nessuna traccia così decidemmo di dividerci Jeremy avrebbe cercato nel terzo piano, Jessie nel secondo e io al piano terra. Dopo un'ora di ricerca senza risultati ci ritrovammo tutti nel cortile.
«Non è da nessuna parte abbiamo cercato dappertutto» disse sbuffando Jeremy.
«Speriamo solo che non abbia lasciato l'edificio scolastico e sia in città invece, se è così la nostra ricerca sarà molto piu difficile» affermò Jessie.
«Potremo riprovare a controllare tutti i piani e tutte le stanze prima o poi salterà.....fuori» dissi io fermandomi, «ECCOLO» gridai, vidi Aiden seduto sotto ad un albero a leggere qualcosa.
Jeremy e Jessie si voltarono di scatto quasi allo stesso tempo per poi dirigersi verso di lui.
«Si può sapere dove eri finito, ti stavamo cercando» esclamò Jessie.
«Ero in giro a cercare delle cose» rispose tranquillamente Aiden «Perché mi stavate cercando?» domandò poi.
«Siamo stati invitati a cena dalle due sorelle strane, quindi dovevamo chiamarti» risposi io.
«Ah...capisco, allora dove sono gli altri?» chiese lui.
«Sono andati a invitare Emily e dirle anche di tutto ciò che è successo» gli rispose Jeremy.
«Dobbiamo aspettarli qui in cortile» disse poi Jessie.
Aiden annuì e riprese a leggere, Jessie e Jeremy si punzecchiavano a vicenda e io li guardavo e ridevo. Poco dopo arrivarono anche gli altri.Da Emily
DERRICK
Trovammo Emily, la sorella minore di Seth, nella sua stanza del dormitorio. Lei salutò tutti e ci fece accomodare, la sua stanza non era molto grande, due letti attaccati alle due pareti, un grande armadio che lei e la sua compagna di stanza condividono e una scrivania con due posti situata sotto la finestra e piena di libri. Jenny ed Emily si sedettero sul letto di quest'ultima mentre io e Carly ci sedemmo sull'altro letto, Seth rimase in piedi.
«Bene sorellina, devo dirti una cosa molto importate e voglio che tu stia tranquilla e non dia di matto, ok?» disse Seth, lei annuì incerta e si preparò ad ascoltare, mentre Jenny le teneva la mano. Seth iniziò a raccontare tutto incluso ciò che avevano appena scoperto, durante il racconto Emily si agitò molto, si mise a piangere ma volle ascoltare fino alla fine. Quando Seth finì aveva anche lui le lacrime agli occhi, lei si alzò e lo abbracciò iniziando poi a piangere, nessuno osava dire nulla, alla fine lei si staccò e parlò «L'importante è che tu sia qui ora, nient'altro conta»
«Mi dispiace sorellina ti avrei abbandonata» disse Seth assicurandosi le lacrime.
Lei scosse la testa e lo abbracciò di nuovo «Ora non importa più, pensiamo al futuro» disse sorridente.
«Grazie» disse lui.
«Dopo questi momenti strappalacrime direi che è giunta l'ora di prepararsi ad andare» affermò Carly.
«Andare dove?» domandò Emily.
«Siamo stati invitati ad una cena dalle gemelle Bennet, anche tu sei invitata» le risposi.
«Pure io?» domandò incredula
«Sì. Proprio così, quindi ora mettiti qualcosa di carino e andiamo» disse la mia ragazza. La piu piccola andò ad aprire l'armadio e iniziò a scegliere cosa vestire, in meno di due secondi io e Seth fummo buttati fuori dalla stanza e costretti ad aspettare.
«Tutto bene?» domandai.
«Sì certo» rispose lui.
«Tua sorella è molto forte» continuai io.
«Hai ragione, lei è molto forte» disse.
Nessuno disse più niente, poco dopo le ragazze uscirono e ci diressimo verso il cortile della scuola. Arrivammo lì in fretta, Mark e gli altri erano già lì ad aspettare, Mark rideva dei battibecchi tra Jessie e Jeremy invece Aiden seduto leggeva qualcosa integrandoli completamente. Aiden, dal primo momento che l'ho visto ho provato antipatia, non so nemmeno io il motivo ma è così, e non sono nemmeno l'unico a provarla, anche Carly non lo sopporta ma a causa di un litigio di cui io non so nulla, lei non mi ha raccontato nulla e non so nemmeno il perché. Mi riscossi dai miei pensieri quando Mark urlò notandoci «Finalmente siete arrivati».
«Scusate il ritardo ora possiamo andare» disse Jenny.
«Jessie ci guidi tu?» chiese Seth.
«Certamente, andiamo» rispose Jessie, poi partimmo verso casa Bennet.
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The Dawn Of A New Kingdom
FantasyNel regno di Ethis,sin dall'antichità,la magia e i mostri sono sempre esistiti;mentre la magia e i poteri scomparivano i mostri rimasero creando grande scompiglio; fino ad ora cacciatori,guerrieri e cavalieri riuscivano a tenere testa ai mostri ma i...