SCUSA

4.2K 101 3
                                    

Ogni giorno mi sveglio e spero di non vederlo mai più

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Ogni giorno mi sveglio e spero di non vederlo mai più.
Mi incolpo terribilmente per non essere riuscita a resistergli.

Ormai è una settimana che sono chiusa dentro alla sua stanza senza avere alcun contatto col mondo esterno.
Aleksandr di solito mi porta da mangiare e rimane a farmi compagnia per qualche ora; siamo diventati abbastanza amici.

Come tutte le mattine mi sveglio, faccio la doccia, mi vesto solo con le camicie di Niklaus che sono gli unici abiti che mi restano e aspetto che Aleksandr mi porti da mangiare.

Sono seduta sul letto da più di un'ora e di Aleksandr neanche l'ombra.
Si sarà dimenticato di me?
Decido di fare un giro, solo per controllare.
Non ho più neanche le scarpe perché Niklaus se l'è portate via.
Lui non l'ho più visto e penso sia al quanto strano dato che dormo in camera sua.

Apro la porta ed esco.
Niklaus sta dormendo appoggiato al muro della mia, insomma sua, stanza.
Rimango sorpresa da questo suo gesto; sarebbe potuto benissimo entrare e dormire in camera sua, allora perché non lo ha fatto?
"È così da tutta la settimana, sta lì tutta la notte e quando arrivo io se ne va"  dice Aleksandr spuntando fuori dalle scale.
"Perché?" Chiedo io accigliata.
"Credo si sia pentito di qualcosa" mi risponde lui.
"Alek, scusami davvero ma non ho più molta fame, credo che farò due passi"
"Posso accompagnarti se vuoi"
"Tranquillo, non ti disturbare"
"Va bene, a dopo allora"
Aleksandr scende le scale e mi lascia sola con lui.
Mi giro e noto che ha gli occhi aperti e le mani tra i capelli.
Nessuno dei due dice niente così prendo coraggio e faccio scivolare la mia schiena sul muro finché non sono seduta al suo fianco.
Stiamo fissando entrambi il vuoto da qualche minuto quando lui gira il viso nella mia direzione.
"Scusa"
Alle sue parole mi giro anche io verso di lui.
I suoi occhi sono pieni di rimorso e di tormento.
"Per cosa?" Chiedo a bassa voce
Lui si rigira e continua a fissare il vuoto.
Apre leggermente la bocca e penso che mi darà una risposta ma la richiude e si alza.
"Vestiti, oggi usciamo"
Dopo le sue parole se ne va ed io entro in camera.

Inizio a prepararmi, mi sistemo i capelli, mi metto la gonna di pelle che avevo trovato nella scatola, i tacchi che ha lasciato sul uscio e tengo la sua camicia infilandola all'interno della gonna.
Qualcuno apre la porta e ovviamente quel qualcuno è Niklaus.
"Sono pronta" affermo.
"Ok"
Lui cammina per la stanza fino ad arrivare alla cabina armadio.
"Come ok, non andiamo?" Chiedo io altamente confusa.
"Si, fra poco" dice lui con menefreghismo.
Decido di sedermi sul letto mentre aspetto.
Lui entra dentro la cabina armadio e dopo qualche secondo esce da quest'ultima con una camicia pulita in mano e quella usata completamente sbottonata.
Si sfila la camicia e rimane solo con dei pantaloni blu notte ed è davvero bello.
Lo sto ancora fissando a bocca aperta mentre si infila la camicia nuova ,che non chiude, quando si gira verso di me e alza un sopracciglio.
"Vuoi stare lì impalata o vuoi darmi una mano"
"Cosa?" Scuoto la testa dalla sorpresa.
"Mi aiuteresti con i bottoni? Sai sono troppo piccoli per le mie mani"
Mi alzo e inizio a chiudere i bottoni della sua camicia a testa bassa per l'imbarazzo, sento le guance che vanno a fuoco.
"Guardami"
Sono troppo imbarazzata in questo momento per incrociare i suoi occhi.
Se ne accorge e mi tira su la faccia posando due dita sotto il mio mento.
"La mia vicinanza ti fa davvero questo effetto o sei solo troppo timida?" Mi chiede con un sorriso dolce questa volta, in cui non è presente malizia.
Non lo so, forse inizio davvero ad essere attratta da lui.
Mi stacco bruscamente da Niklaus e mi avvio vicino alla porta.
"Andiamo?" Chiedo come se non fosse successo nulla.
Lui annuisce con sguardo pensieroso, si infila un paio di mocassini blu e mi raggiunge.

Mi ha portata a comprare degli abiti.
Siamo appena usciti dal ultimo negozio di scarpe e vestiti.
Saliamo sulla moto e dopo qualche metro si ferma davanti ad un negozio.
"Non avevamo finito?"
"Ultima tappa, la più divertente" sorride malizioso.
Guardo il nome del negozio, "La Perla" sbarro gli occhi a quella vista.
"No, no e poi no!
Non entrerò lì dentro insieme a te"
"Oh si che lo farai!
Se no resterai senza intimo"
Deglutisco alla sua affermazione.
Avvicina le labbra al lobo del mio orecchio e dice: "non che mi dispiaccia" subito dopo mette un braccio dietro alla mia schiena e mi obbliga a seguirlo.
Non appena siamo dentro al negozio una donna non molto giovane si avvicina a noi.
"Posso aiutarla in qualche modo?" 
"No" mi affretto a dire io.
"La scusi, è un po' agitata.
In realtà si, può mostrarci per prima cosa delle camicie da notte e dei corpetti"
"Certamente seguitemi"
La commessa ci mostra alcune camicie da notte e alcuni corpetti; ovviamente Niklaus sceglie i capi più corti e scollati.

"Adesso la mia parte preferita!
Aspettami fuori è una sorpresa."
"Resto qui, devo limitare i danni!"  Dico scuotendo la testa.
Afferra il mio polso prepotentemente.
"esci!"
Faccio quello che mi ha chiesto anche se impaurita su quello che potrebbe comprare.
Dopo mezz'ora esce dal negozio sorridente con una decina di buste in mano.
Credo di non averlo mai visto così contento e riesco solo ad immaginare il perché.

È più o meno mezzanotte, abbiamo portato i vestiti a casa e mi sono cambiata.
Esco dal portone della villa e Niklaus è appoggiato alla sua moto con una sigaretta in mano da cui fa qualche tiro.
Mi avvicino e appena mi vede butta la sigaretta a terra.
Non dice niente, si siede sul sellino, mette in moto e mi fa cenno con la testa di montare.
Faccio quanto mi ha ordinato e parte.
Dopo dieci minuti arriviamo difronte ad un locale.
Scendiamo dalla moto e ci avviamo nella direzione di un buttafuori, appena quest'ultimo vede Niklaus sorride e gli stringe la mano come si fa fra amici.
"Klaus, da quanto tempo!
Carina la ragazzina."
"È la mia ragazza" dice Niklaus con tono monotono e abbastanza annoiato.
"Per la serata..." aggiunge il buttafuori cercando di essere simpatico.
Niklaus sembra non averlo neanche sentito, infatti mi prende per mano e inizia a camminare verso un tavolo all'interno del locale.

P.S.
Scusate per l'assenza ma non ho avuto davvero tempo.
Questo capitolo è più corto perché una parte che non centrava molto la metterò nel prossimo.
Grazie mille a tutti!!

TUTTO IN UN ISTANTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora