MI SPEZZA IL CUORE

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Apro gli occhi appiccicati dal sonno lentamente

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Apro gli occhi appiccicati dal sonno lentamente.
Sono schiacciata dal corpo di Niklaus che mi copre parzialmente.

Sento il suo respiro caldo solleticarmi il collo.
Qualche volta emette dei mugolii; così per farlo tranquillizzare inizio a fargli i grattini, talvolta accarezzando e arrotolando i suoi corti ricci biondi sulle mie dita.

Sembra proprio un bambino piccolo, sorride beato e spensierato da quando ho iniziato a fargli le coccole.

"Klaus"
Lo chiamo.
Fa una smorfia ma non sembra volersi svegliare.

"Nik"
Lo richiamo.

Si stiracchia leggermente mentre sorride, poi si sporge in avanti per lasciare un dolce bacio a stampo sulle mie labbra.

Sorrido ancora a contatto con le sue labbra.

"Ti amo"
Sussurra Klaus al mio orecchio.

In mia risposta riceve un sorriso ancora più ampio.

"Niklaus!"
Sentiamo un urlo dall'ingresso che ci fa sobbalzare entrambi.
In un batter d'occhio Alek é davanti a noi.

"Serata impegnativa a quanto vedo"
Cazzo che imbarazzo.

"Cosa vuoi Aleksandr?"
Chiede Klaus al fratello sedendosi e coprendomi dietro alla sua schiena.

"Un problema ha bussato alla porta sta mattina Niklaus.
Un tuo problema per l'esattezza"
Non capisco, cosa potrebbe essere successo di così incombente.

"Avanti allora; dimmi di cosa si tratta."

"Di chi fratello.
Sicuro di volere che te lo dica qui?"
Mi vuole nascondere qualcosa?
Cosa potrebbe mai essere di così tremendo e privato?

"Qualsiasi cosa sia puoi dirla davanti a entrambi"
Replica seccato Nik riabbottonandosi la camicia.

"Natasha è tornata"
Si irrigidisce non appena quel nome viene pronunciato.
Chi è questa donna?
Forse sono stata così stupida da credere che non avesse una famiglia tutta sua; magari una moglie e dei figli.

"Resta qui"
Esce dalla stanza sbattendo la porta e senza degnarmi di uno sguardo.

Sono rimasta sconvolta, se potessi vedermi giurerei di essere pallida, con la bocca aperta e gli occhi lucidi.

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