SAPEVO CHE NON AVRESTI RESISTITO

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Mi ributto sbuffando sul mio sedile

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Mi ributto sbuffando sul mio sedile.

Cerco di stare tranquilla per un tempo che mi sembra lunghissimo ma mi annoio da morire.
Il mio sguardo vaga per tutta la macchina in cerca di qualcosa che possa intrattenermi ma per quanto io ci provi finisce sempre sul cavallo dei pantaloni di Nik o sulle sue mani.

Mi mordo il labbro a quella vista e lui se ne accorge.

"Che cosa stai tramando?"

"Non mi tentare", mi tornano in mente le sue parole.
Sorrido perché è proprio quello che ho intenzione di fare .

"Niente, è solo che in questa macchina si sta così scomodi... e per di più fa caldissimo"

Dico mentre posiziono i miei piedi nudi sul cruscotto; così facendo la maglietta si alza ulteriormente e il mio sedere rimane scoperto.

Accarezzo una gamba dalla caviglia fino alla coscia e noto che è incatenato da ogni mio movimento.

"Tutto bene? Mi sembri nervoso"

Gli chiedo sorridendo.

"Per niente bambolina, stavo solo pensando che se hai così tanto caldo potrei aprire il finestrino"

Ribatte, anche lui sorridendo.
Il che mi fa perdere la testa; lo so che vorrebbe toccarmi e che lo sto facendo eccitare.

"No, non ti preoccupare ho un'altro rimedio per rinfrescarmi un po'"

Rispondo pacatamente mentre mi sfilo la maglietta per poi buttarla nei sedili posteriori.

Alzo i capelli, spettinati per via della poca acqua che ancora era presente su di essi, e lentamente passo una mano sul collo inclinando la testa.

Continua ad alternare la sua attenzione dalla strada a me mentre si lecca le labbra e stringe il volante ancora più forte.

Abbasso lo sguardo verso il suo amichetto che si sta già indurendo e faccio lentamente scendere la mia mano verso il bordo delle mutandine.

Sento la macchina girare e fermarsi all'improvviso.

"Vaffanculo, non mi riesco a concentrare"

Lo sapevo! Lo sapevo! Lo sapevo!
Ho vinto.

Si gira verso di me mettendo una gamba piegata sul suo sedile e lasciando giù l'altra.

"Metti giù la gamba"

Così faccio.

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