BIGLIETTINO

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Mi sveglio un po' assonnata, é normale, da quando conosco Klaus non riesco più a dormire; penso ogni notte a lui, in positivo o in negativo e al perché abbia dovuto scegliere proprio me

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Mi sveglio un po' assonnata, é normale, da quando conosco Klaus non riesco più a dormire; penso ogni notte a lui, in positivo o in negativo e al perché abbia dovuto scegliere proprio me.
Sto iniziando a perdonarlo, in fondo probabilmente non é stata nemmeno la svolta più brutta della mia vita.
Di certo all'inizio lo è stata ma ora, ora é tutto cambiato.
Forse?

Qualcuno bussa alla porta.
Il rumore mi fa tornare con i piedi per terra.
Mi metto seduta sul letto, guardo la porta ed urlo:
"Chi é?"
"Aleksandr"
"Ah Alek io-"
Guardo il mio corpo impanicata, ho ancora la camicia da notte di ieri.
Quando rialzo lo sguardo vedo un pezzo di carta sul comodino, lo prendo e lo inizio a leggere:
Scusa se non sono rimasto con te sta notte, avrei voluto ma non ci sono riuscito...problemi di lavoro.
Ad ogni modo, stasera vorrei che mi accompagnassi in un posto.
Mezza notte in salotto.
Lo richiudo.
"Hey se é un brutto momento posso tornare fra un po'"
Ah già Aleksandr, mi ero dimenticata fosse qui.
"Io...no, tranquillo entra, solo un secondo"
Tengo il bigliettino nel pugno e mi chiudo in bagno.
"Puoi entrare"
Grido dal bagno.
Sento la porta aprirsi e richiudersi il che mi fa capire che Alek si trovi in camera.
Prima di fare qualsiasi cosa mi metto il bigliettino di Niklaus nel reggiseno, é il posto più sicuro dove nasconderlo, così non lo troverà nessuno e io non lo rischio di perdere.
Cerco un accappatoio o una vestaglia; mi basterebbe anche un singolo e misero asciugamano per coprirmi...
...ma no, evidentemente ne io ne Niklaus usiamo asciugamani.
Devono averli portati via mentre noi due stavamo ancora dormendo.
Mi rigiro nel bagno un po' in panicata finché "bingo" noto qualcosa di bianco accartocciato sul pavimento, dev'essere un asciugamano.
Raccolgo la pallottola Bianca da terra e la apro.
"Merda!"
No, non può essere, é solo una stupidissima camicia di Niklaus.
Quindi ora in bagno non si tengono più gli asciugamani ma le camicie.
Sbatto la mano sulla fronte sconsolata e mi guardo nello specchio: ho il trucco completamente sbavato e un indumento che é completamente trasparente ma d'altro canto se uscissi con la camicia di Klaus chi sa cosa penserebbe Alek di noi.
"Hey tutto a posto lì dentro, non che ti voglia mettere fretta, ti aspetterei anche tutto il giorno ma sto iniziando a preoccuparmi."
"Si si...arrivo subito"
Mi do una mossa e opto per la camicia, mi sistemo alla meglio il trucco ed esco.
"Hey"
Dico sistemandomi i capelli mentre esco dal bagno.
"Hey, serata impegnativa con mio fratello?" Ribatte lui squadrandomi da testa a piedi.
Spalancò gli occhi alla sua domanda.
"No! perché avrebbe dovuto... assolutamente no!"
Mi affretto a rispondere io agitata.
"Ok... tranquilla, non é successo niente; era solo una battuta!"
"Dai andiamo, ho una fame da lupi; il mio stomaco richiede delle ciambelle al cioccolato!" Cerco di sdrammatizzare io.
Lo prendo per mano ed inizio a correre tirandolo.
Lo sento ridere e inizia a correre anche lui fuori dalla camera e giù per le scale.
"E mi dica mademoiselle vuole mangiare le sue ciambelle solo con una camicia e a piedi scalzi"
Effettivamente non ha tutti i torti.
Speriamo che Klaus non mi veda mentre vado in giro così davanti a tutti.
"Che c'è di male; è una nuova collezione sai, ormai le camicie vanno molto di moda- dico facendo una giravolta ed entrambi scoppiamo a ridere -poi siamo solo noi ed Elena."
"In realtà si; in teoria ci sono anche due o tre colleghi di Nik."
Il mio sguardo si incupisce.
"Tranquilla, puoi rimanere comunque vestita così, ti guarderanno un po' ma se starai attaccata a me non faranno commenti.
È da Niklaus che non dovresti farti vedere così, andrebbe su tutte le furie ma nessun problema tornerà più tardi con alcuni amici"
Gli sorrido è sempre così carino con me.
"Ah un ultima cosa, metti questa è meglio."
Si sfila la giacca e me la fa indossare.
Entriamo in sala da pranzo e come aveva detto lui gli sguardi non tardano ad arrivare.
Ma uno in particolare mi inquieta, quello di Sasha che andrà subito a spifferare a Niklaus come ero vestita.
Io ed Alek dopo che io ho preso una ciambella dal buffet ci dirigiamo al suo tavolo.
"Aleksandr, che piacere vederti." Si pronuncia subito Sasha.
"Sasha, non posso dire lo stesso." Alek gli risponde indifferente.
Sasha si gira verso di me ed il suo sguardo cambia, sembra più arrabbiato.
"vedo che adesso tu e Nik condividete.
Quando ve ne stuferete sapete dove trovarmi"
Non ci credo, chi si crede di essere.
Non sono un oggetto e tanto meno una fottutissima prostituta!
Sto per dirgliene quattro quando Aleksandr mi precede.
"Sai qual è il tuo problema Sasha?!
non sei mai riuscito a stare al tuo posto.
Porta più rispetto!
Mio fratello ti tratterà  anche come un suo amico ma io sono suo fratello e un tuo superiore."

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