Capitolo 13

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"Stavate per baciarvi" continuava a ripetere la mente di Adrien.

Scosse la testa.

"Se non fosse stato per quel cellulare a quest'ora, probabilmente staresti a sbaciucchiare la tua bella come se foste una vera coppia".

Immaginò la scena.

Lei, bellissima come sempre, appoggiata al muretto del corridoio, mentre le sue mani le carezzavano i fianchi.

Già poteva sentire il suo tocco delicato tra capelli e la magnifica senzazione delle labbra a contatto, unite in un gesto che significava una cosa sola: amore.

Amore era ciò che Adrien provava per Marinette.

Amore era ciò che Marinette provava per Adrien.

Ma entrambi non lo sapevano.

Ed entrambi erano destinati a capirlo lentamente, nell'avanzare della loro avventura, che pian piano li avrebbe avvicinati.

Adrien si fece coraggio e bussò alla porta della Sala Comune Griffondoro, dove il faccino sorridente di Alya lo accolse.

《Ciao Adrien, ti serve qualcosa?》Domandò continuando a sorridere.
《Si, Marinette.》Rispose deciso il biondo, allungando il collo per sbirciare nella Sala Comune, per cercare di intravedere la sua corvina.

《Mi dispiace, Marinette non c'è adesso. È uscita per un saluto ad Hagrid.》 Spiegò la mora.

《Se vuoi puoi raggiungerla, non credo che ad Hagrid dia tanto fastidio.》



《Secondo me i professori sanno qualcosa! 》Sbottò Morena, schietta come sempre.

《E cosa dovrebbero sapere, sentiamo?》Chiesa acida Chloè.
《Non so... Però di sicuro c'è qualcosa sotto. Avete visto come volevano ritrovarla a tutti i costi?》

Melissa si accigliò pensierosa 《Chi lo sa, magari quella Mezzosangue ha qualcosa che interessa ai professori e non possono lasciare che si cacci nei guai.》

《Io credo, più che altro, che sia la cocca dei professori e quindi ha tutte le attenzioni rivolte a lei.》Disse la bionda, stringendo i pugni.
《Non sprechiamo fiato per una così.》 Si intromise Morena
《 Piuttosto, parliamo di Adrien.》
《Ho sentito che cercava la Mezzosangue.》 Rispose Melissa, afferrando uno dei muffin posti su un piattino nella Sala Comune Serpeverde.

《Oh andiamo! È possibile che si parla sempre e solo di lei?!》Sbottò Morena, indignata.

Chloè rimase zitta.

Iniziava a non sentirsi bene.
La testa le girava e non riusciva a formulare una parola. Si aggrappò con tutte le sue forze al bracciolo del divano, come se quest'ultimo potesse tenerla salda dov'era.

Si sentiva come se fosse su una giostra.

Sentiva in modo ovattato le voci delle sue amiche che discutevano animatamente, finché non vide tutto a pallini e udì la voce di Melissa che la chiamava poi, fu tutto buio.



《Perché continui a tormentare quella ragazza?》 Chiese con voce dura la McGranitt.

《Non la sto tormentando, voglio solo assicurarmi che stia bene.》
Rispose Silente, sorridendo.

《L'hai spaventata quel giorno! Era sotto shok! E poi, quel libro? Cosa significa? Vuoi per caso che si cacci nei guai? Che le succeda ancora qualcosa capace di mettere in allarme l'intera scuola?》 Chiese indignata la preside, alzando il tono della voce.

《Siamo entrambi consapevoli di cosa deve affrontare quella ragazza, prima di tornare a definire la sua vita "normale", Minerva.》

La McGranitt lo guardò storto.
Senza più una parola si allontanò dal corridoio, diretta al suo ufficio.

Era vero, erano entrambi consapevoli di quello che sarebbe successo di li a poco, era consapevole anche del fatto che molti suoi amici ne sarebbero rimasti coinvolti, e magari uccisi.

I ricordi raffiorarono.
La Battaglia Di Hogwarts.

Quanti morti, quante perdite importanti, quanti sacrifici, quanti bambini rimasti orfani, Quanti fratelli in ginocchio difronte al corpo del proprio gemello, quanto dolore, troppo.

Ricordò i "tempi oscuri" dove non si era più al sicuro da nessuna parte, dove si aveva paura di tutto e di tutti, dove tutta la fiducia era riposta in un gruppo limitato di persone, sperando si muovessero come da copione e salvassero quanta più gente possibile da quell'inferno che non si poteva più chiamare vita.

Ebbe paura, i brividi si propagarono sulla sua pelle invecchiata, ma non avrebbe sbagliato di nuovo.

Avrebbe fatto il possibile per vincere di nuovo quest'altra battaglia.




Marinette camminava con passo lento e stanco lungo la collina, di ritorno dalla visita ad Hagrid.

Alla fine aveva ceduto gli aveva raccontato tutto.

Di Hagrid si fidava, ma aveva la sensazione che qualcuno avesse origliato la loro conversazione, ma non poteva essere Chloè : Alya le aveva mandato dei messaggi dove diceva che aveva avuto l'ennesimo litigio con la bionda e le sue "ancelle".

Doveva essere una sua impressione.
Non voleva nemmeno pensare a cosa sarebbe potuto succedere se tutta la scuola avesse saputo che aveva una cotta per il grande Adrien Agreste.

Scosse la testa, cercando di scacciare quei pensieri, fin quando la voce del biondo che la chiamava, non la fece sobbalzare.

"Parli del diavolo..." pensò.
Alzò la testa, sorridendo al volto del giovane che la guardava in modo strano.

《Ehi Adrien! Che sorpresa!》 Disse la corvina con leggero imbarazzo.

《Ehi Mari!》 Rispose Adrien sventolando una mano con un dolce sorriso sulle labbra.

Marinette sentì le guance arrossarsi.《Come mai da queste parti?》Chiese.

《Volevo vederti.》Rispose il biondo senza spostare gli occhi dai suoi.
《Vedere me?》Ripeté incredula Marinette, mentre il biondo annuiva vigorosamente.

Adrien non sapeva come continuare
《Penso che noi due dobbiamo parlare...》 Azzardò.

Marinette divenne porporea.
《Di cosa esattamente?》

Adrien si fece coraggio e le prese le mani.

《Di noi due.》

💗Nota Autrice-Disagiata💗
Ciauuu! Come va la vita? A me così così,onestamente.
Domani ancora a scuola!😱
Già non ne posso più😂 e voi?
Commentate e votate bella gente alla prossima❤❤

~Expecto Patronum~ Miraculous LadybugDove le storie prendono vita. Scoprilo ora