Era una notte apparentemente tranquilla.
La neve fioccava leggera dai nuvoloni grigi, atterrando morbida sui tetti di Hogwarts, rendendo tutto più invernale.
Marinette stava seduta sul divanetto scarlatto della Sala Comune Griffondoro, con le ginocchia tirate al petto e una tazzona di cioccolata calda fumante.
Adorava quell'atmosfera di pace e tranquillità.
Quando tutti avevano avuto un permesso speciale dalla preside per uscire, seppure a quella tarda ora, nel cortile a divertirsi con la neve, Marinette aveva colto l'occasione al volo, decidendo di restare sola nella Sala Comune Griffondoro al calduccio.
Si alzò dal divano, stando attenta a non rovesciare il contenuto della tazza e andò nella sua stanza, alla ricerca di qualcosa di comodo e caldo da indossare.
Frugando attentamente scorse un super-mega felpone molto pesante che aveva rubato a suo padre, azzurro cielo e talmente grande da arrivarle appena sopra il ginocchio.
Lo indossò e fu subito invasa da una sensazione di calore che la riportava con la mente nella sua amata Parigi.Chiuse gli occhi, cercando di ricordare il profumo inconfondibile dei croissant di suo padre, la sua stanza, il suo terrazzino e il suo angolo d'ispirazione per i suoi bozzetti.
Le mancava la sua città, con tutte le persone che conosceva, ma le piaceva altrettanto stare lì, dove con la magia poteva esprimere se stessa, senza paura di sentirsi diversa o fuori luogo.
Lì, dove aveva finalmente trovato l'amore, pensò sospirando Marinette. All'improvviso due braccia forti e muscolose le cinsero la vita e Marinette credette di avere un infarto.
《Sono io》La precedette la voce calda e sensuale di Adrien, mentre quest'ultimo avvicinava il corpo di Marinette al suo, godendo della vicinanza reciproca.
《Che ci fai qui?》 Chiese in tono dolce Marinette, girando leggermente la testa in direzione del biondo che ricambiò il sorriso.
《Mi mancavi.》 Confessò.
《E quando Alya mi ha detto che avevi preferito rimanere qui, mi sono fiondato su per le scale》
Marinette appoggiò le mani sugli avambracci di Adrien, ricambiando la stretta.《Stavo proprio pensando a te, sai?》Disse la corvina, guardando poi verso la finestra, dalla quale faceva bella mostra di se la Luna.
《Ovvio, ho una bellezza mozzafiato.》 Rispose il biondo, agitando le sopracciglia e stampandosi in volto un ghigno poco rassicurante.
《Oh, ti prego!》Lo supplicò Marinette, mettendosi una mano in faccia.
Il biondo sorrise, stringendola maggiormente a se.
《Ti amo.》 Disse.Marinette fu sicura di aver sentito il suo cuore salutarla ed appendere un cartello con scritto "SONO MOMENTANEAMENTE ASSENTE".
"Ti amo" una frase così piccola, ma con un significato enorme, in grado di far battere immensamente il cuore ad una persona.
Purtroppo Marinette non potè rispondere al biondo, perché entrambi udirono in tonfo e subito dopo una serie di passi affrettati, seguiti da bisbigli incomprensibili.
Entrambi si voltarono verso la porta, guardandola sospettosamente.
Marinette sciolse l'abbraccio, avvicinandosi alla porta d'uscita, seguita a ruota da Adrien.《Aspetta, vado io.》 La precedette il biondo, mettendosi davanti a lei, come per proteggerla.
Aprì di uno spiraglio la porta della Sala Comune Griffondoro, e sbirciò al di fuori.Non vide niente, se non una scatola completamente nera poco distante da loro.
Incuriosito, aprì meglio la porta, permettendo a Marinette di vedere.La corvina assunse un'espressione indecifrabile. Si sentiva leggermente intimorita da quella scatola.
《Forse dovremo lasciarla dov'e.》 Azzardò.
《Oppure...》 Continuò per lei Adrien 《Potremo aprirla e vedere che cosa contiene!》Marinette trentenne una smorfia di disappunto.
《Non mi sembra una buona idea, Adrien.》Affermò.
Il biondo corrugò la fronte.《Perché? Andiamo non facciamo niente di male!》Marinette stava per ribattere, quando il ragazzo assunse un'espressione da cucciolo indifeso, che la fece sciogliere.
Marinette si arrese.《Ahrg! Non so resistere agli occhi da gattino!》Adrien sorrise trionfante, aprendo di più la porta e scivolando fuori.
Presa la misteriosa scatola, Adrien la ripose sul tavolino di legno che Marinette aveva sgomberato dai suoi disegni e compiti.《Bene. Ora che facciamo?》 Chiese scettica la corvina.
《Mi pare ovvio, la apriamo!》 Rispose il biondo con una scintilla di entusiasmo nei suoi occhi.
Marinette alzò gli occhi al cielo, chinandosi successivamente sulla misteriosa scatola nera.《Guarda! Ci sono del disegni!》 Osservò Marinette.
《Sembrano dei... simboli.》 Convenne Adrien.Marinette corrugò la fronte.
《Cosa stanno ad indicare?》 Chiese la corvina.
《Non ne ho idea, ma credo sia qualcosa di più grande di noi.》 Ammise il biondo, leggermente intimorito.
Marinette annuì pensierosa
《Dobbiamo farla vedere ai professori?》 Suggerì.
Adrien scosse la testa.
《Non se ne parla. I professori non capirebbero e in più verremo puniti.》Marinette constatò che Adrien aveva ragione. Non potevano correre quel rischio.
Sospirò e disse 《Va bene. Dove vuoi nasconderla?》《Maestro! La scatola! L'hanno trovata!》
L'omino sorrise impercettibilmente, con ancora gli occhi chiusi.
《Le pedine si stanno muovendo.》 Dichiarò a bassa voce.
Era vero.
Da quando Marinette ed Adrien erano arrivati ad Hogwarts, la loro storia era inconsapevolmente cominciata, senza che i due adolescenti potessero rendersene conto.
La loro avventura era cominciata.💪Nota Autrice-Disagiata💪
HI PEOPLE!
Sorratemi per il capitolo in po più corto rispetto al solito ma, come avevo scritto ieri nella mia bacheca, il liceo mi sta massacrando e non ho potuto completare il capitolo la sera, infatti adesso sono a scuola.
Nel mentre dovrei seguire la lezione di inglese, ma voi siete più importanti❤ alla prossima❤
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~Expecto Patronum~ Miraculous Ladybug
FanficAdrien Agreste. Figlio del mago più rispettato e temuto nel mondo dei maghi. Una vita tormentata dall'improvvisa somparsa di sua madre in circostanze misteriose. Pervertito, spiritoso, divertente e dal fascino smisurato. È convinto che l'amore sia p...