Adrien entrò cautamente nel dormitorio femminile della Sala Comune Griffondoro, subito seguito da Marinette.
《L'hai aperta tu?》 Chiese sottovoce il biondo, riferendosi alla scatola.
《Ma ti pare?》 Rispose Marinette, piccata.Adrien alzò le spalle, rilassando i muscoli.
《A me sembra innoqua》Continuò tranquillo.
Marinette cercò di controbattere, ma il biondo si era già avvicinato furtivamente alla scatola, notando anche il libro aperto sul letto.《E questo?》 Chiese, alzando un sopracciglio.
Marinette iniziò a sudare freddo.
《Ehm.. ecco, si insomma... dovrei.. l'ho preso in... biblioteca!》 Continuò, tesa come una corda di violino.《Sicura?》
Marinette impallidì.
《No, perché è lo stesso libro che ti ho visto in mano quando te ne stavi tranquilla tranquilla a girovagare nei corridoi a mezzanotte passata, non meno di un mese fa.》 Continuò Adrien, con sguardo indagatore.Marinette si arrese.
《E va bene. Me l'ha dato Silente.》 Disse tutto d'un fiato.
《COSA?》Chiese Adrien, alzando la voce.Marinette sussultò.
《Shhhhh! Le ragazze stanno dormendo e sarebbe un pò difficile spiegare il perché tu sia qui a questo orario assurdo.》Lo riproverò la corvina a bassa voce.《Ok. Usciamo di qui.》 Dichiarò Adrien, prendendo la scatola e il libro, avviandosi verso la porta.
《Cosa? E dove andiamo, scusa?》Si intromise Marinette, corricchiandogli dietro.
《Mi pare ovvio, in un luogo sicuro ed appartato.》Marinette si guardò intorno furtiva.
Non le piaceva per niente quella situazione.
《Adrien.》 Disse piano.
《Non credo sia una buona idea.》Il biondo le si avvicinò, passando le un braccio attorno le spalle.
《Ehi Mari, tranquilla. Siamo soli.
Non possiamo coinvolgere altre persone.》 Le rivolse un sorriso radioso, capace di scaldarle il cuore e si rasserenò.Camminarono lentamente per un paio di minuti lungo i corridoi del castello, alla ricerca di un luogo sicuro.
Dopo un po Adrien scovò una piccola porta di legno scuro.
Sussultò. Quella era la stanza dello Specchio delle Emarb.
Prese Marinette per mano e si avviò verso la porta.《Adrien, dove andiamo?》Chiese impaurita la corvina.
《Lì dentro, saremo al sicuro.》Marinette riconobbe il luogo piccolo e decisamente poco spazioso, nel quale aveva trascorso molte ore con Silente, non meno di un mese fa.
《Quello...》 Cominciò 《È lo specchio...》
《Delle Emarb.》 Concluse per lei Adrien, in tono secco.《Tu-tutto bene?》 Domandò la corvina, notando il suo improvviso cambio d'umore.
Adrien si fece sfuggire un sorriso, dopodiché guardò Marinette fissa negli occhi con un'espressione indecifrabile sul volto.Marinette sorrise.
《Perché mi guardi così?》Chiese.
Lui parve riscuotersi, dopodiché ritornò a guardarla e, con un po di esitazione rispose《Perché non riesco a fare a meno di sorprendermi, che a qualcuno interessi davvero di quello che mi succede...》 confessò.Marinette prese un respiro profondo, gli prese le mani e si avvicinò a lui.
《Ovvio che mi interesso a te! Tu sei fantastico!》 Non si rese nemmeno conto di quello che stava dicendo, poi ritornò in se.
《No, cioè... tu sei davvero una bellissima persona, Adrien. Sono contenta di essere speciale per te e di farti sentire bene. Significa molto anche per me.》Adrien sorrise, volgendo lo sguardo a terra.
《Bene, che ne dici di vederci chiaro in questa faccenda?》 Le chiese con un sorriso di sfida, che Marinette ricambiò.
《Non vedo l'ora.》 Rispose infatti.Si avvicinarono lentamente alla scatola che ancora emanava una grossa quantità di fumo blu e la esaminarono attentamente.
《Hai detto che era simile ad un Pensatoio, giusto?》 Chiese Adrien, mentre con le mani tastava la liscia parete nera, analizzando con attenzione i simboli, ancora illiminati.
《Si》 Rispose Marinette.
《Perché?》 Adrien si alzò da terra, facendo forza sulle gambe, guardando la corvina, ancora accovacciata sulla scatola.《Credo che, se è arrivata fino a noi, vuol dire che qualcuno vuole che noi gli diamo un'occhiata... Forse c'è qualcosa che dobbiamo sapere.》 Decretò Adrien, guardando negli occhi Marinette, che annuì.
《Ma se funziona come un Pensatoio, abbiamo bisogno di un ricordo... e a quanto pare non ne possediamo uno.》 Sottolineò giustamente Marinette.
Il biondo la guardò pensieroso, constatando che la corvina aveva ragione.Marinette si illuminò.
《L'ufficio della McGranitt!》 Esclamò sorridente.
《Cosa?》 Chiese Adrien, inarcando un sopracciglio.
《Dobbiamo entrare nell'ufficio della professoressa McGranitt, prendere un ricordo, tornare qui e scoprire cosa sta succedendo!》 Spiegò la corvina, sempre più esaltata.
Adrien sorrise giusto per un secondo, intenerito dallo sguardo di gioia che la sua compagna aveva.《Ma come facciamo?》 Chiese il biondo, ritornando serio.
Marinette rilassò i muscoli, incrociando le braccia al petto e dando vita ad un sorrisetto malizioso.《Cosa credi che sia venuta a fare ad Hogwarts?》Chiese con tono di sfida.
Adrien ricambiò il sorriso, avvicinandosi a lei.
《Mi credi se ti dico che mi attrai come una calamita?》 Le domandò, cingendole la vita.
La corvina arrossì imbarazzata, cercando di allontanarsi dalla presa del biondo.
《Ehm... meglio andare!》 Dichiarò Marinette, uscendo dalla stanza, camminando a passo spedito.Adrien si soffermò a guardarla.
Il pantalone del pigiama le ricadeva morbido sulle gambe, sottolineando, non eccessivamente, le curve della ragazza; la felpa talmente grande, da farla sembrare molto più grossa; i capelli lisci e setosi, legati in una cipolla, o "tuppo" come lo chiamava lei, lasciavano scoperto il suo bellissimo collo, facendo contrasto con la sua pelle ancora leggermente abbronzata.Adrien deglutì a vuoto, rimproverandosi mentalmente sul fatto che stesse palesemente fantasticando sulla ragazza che amava, in un momento... decisamente non adatto.
La protagonista dei suoi pensieri, si girò, guardandolo negli occhi con le labbra semichiuse e arrossate per il freddo, insieme al suo nasino e alle sue guance.《Allora? Che stai aspettando?》 Gli chiese.
Il biondo dovette sbattere le palpebre più volte per riprendersi ed affrettarsi a raggiungere la corvina, che lo guardava ancora con un'espressione stranita in volto.
《Tutto bene?》 Gli chiese nuovamente.
《Si si. Tutto bene.》 Rispose Adrien sorridendole.
《Stavo solo pensando a quanto sei bella.》 Sussurrò, sperando di non essere sentito.
Speranza vana, perché Marinette lo sentì chiaro e tondo, per via del silenzio presente nel corridoio e in tutta risposta, dopo un'attimo di esitazione, lo abbracciò, stampandogli un bacio sulla guancia.
《Grazie gattino.》😸Angolo Autrice-Disagiata😸
Ciao fagiolini, mi dispiace per il tremendo ritardo, non ho scusanti!
Siete emozionati per la terza stagione? Non vedo l'ora che esca l'episodio!
E voi?
Alla prossima gente.
Restate connessi!❤😉
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~Expecto Patronum~ Miraculous Ladybug
Fiksi PenggemarAdrien Agreste. Figlio del mago più rispettato e temuto nel mondo dei maghi. Una vita tormentata dall'improvvisa somparsa di sua madre in circostanze misteriose. Pervertito, spiritoso, divertente e dal fascino smisurato. È convinto che l'amore sia p...