Capitolo 15

402 35 18
                                    

Marinette aprì la porta di teak, ed entrò ai Sette Manici di Scopa, subito seguita da Adrien.

Si avvicinarono ad un tavolo, leggermente nascosto rispetto agli altri, e si sedettero.

Si guardarono negli occhi e risero, per alleggerire la tensione.

《Parlami un po di te.》 Cominciò Adrien, avvicinando il viso a quello della corvina, che sorrise maliziosamente.

《Mmhh cosa posso dire?! Ho 17 anni, vengo da Parigi, ma sono Franco-Orientale. Adoro la Burrobirra e tutto ciò che contenga alcolici, leggeri è ovvio, ma quando capita, prendo anche qualcosa di più pesante!》 Disse Marinette, con lo sguardo puntato sul biondo, gesticolando leggermente con le mani.

《Wow! Non ti avrei mai definito tipa da alcolici, credevo fossi astemia!》 Esclamò Adrien, veramente sorpreso, lasciandosi cadere all'indietro sulla sedia di legno.

Marinette fece spallucce.
《Che posso dire?! Sono una ragazza piena di sorprese!》

《Me ne sono accorto, e voglio scoprirle tutte queste tue sorprese!》 Disse il biondo, sorridendo.

《E tu invece? Perché non mi racconti un po del grande Adrien Agreste nella sua vita privata?》Chiese Marinette, con scherno.

Il biondo fu attraversato da un'ombra, ma riacquistò subito il sorriso.
《Alloora... Sono un normale ragazzo di quasi 18 anni, vivo a Little Whinging, e sono un purosangue.
Mia madre è scomparsa nel nulla circa due anni fa. Mio padre è fin troppo rigido nei miei confronti e fa capolino nella mia vita di tanto, giusto per assicurarsi che non sia morto o scappato di casa.》 Disse con no chalance.

Marinette rimase interdetta 《Come?》Chiese.
《È così. Non lo dico per esagerare. È come se vivessi da solo ormai ma, alla fine... ci ho fatto l'abitudine》Rispose il biondo con un mezzo sorriso.

Marinette posò la sua mano su quella del ragazzo e glie la strinse.
Si sorrisero, aumentando la stretta.
《Vogliamo ordinare?》 Chiese galate Adrien.

《Certamente! Ho proprio bisogno della mia Burrobirra!》 Esclamò Marinette sorridendo a 34 denti, come una bambina davanti ad un nuovo giocattolo.





《Cosa c'entra Marinette?》 Chiese Alya d'impulso, trattenuta per un braccio da Nino, che le sussurrò di calmarsi.

《Tranquilli, sta bene. Volevamo solo dirvi che qualsiasi cosa strana vediate, dovete avvisarci, specialmente se si tratta della signorina Dupan-Cheng.》Rispose il professor Layton.

《Ma perchè? Perché tutto quest'improviso interesse per Marinette?》 Chiese nuovamente Alya, guardandosi intorno spaventata.

《Che sta succedendo?》 Continuò.
《Nulla di cui preoccuparsi... almeno per ora...》Rispose la McGranitt.

《Che significa almeno per ora?》 Domandò Nino, allarmandosi.
《Preferirei fare questo discorso quando il vostro compagno Agreste sarà disponibile. Non ritenevo opportuno disturbarlo, visto che è stato visto uscire, appunto, con la signorina Dupan-Cheng.》Continuò la McGranitt.

《COSA?!》 Chiesero Alya e Nino in coro.

Adrien e Marinette uscire insieme? Quei Marinette ed Adrien? Impossibile.

Non riuscivano a crederci.
Insomma, sapevano che tra quei due c'era chimica, ma non immaginavano che sarebbero usciti insieme lì su due piedi...

Forse si erano persi qualcosa...





Chloè inspirò.

Immersa fino al collo dall'acqua insaponata, si stava godendo quel piccolo momento solo per lei.

Si accarezzava la pelle lentamente, con oli profumati e creme.

Ci teneva molto al suo aspetto.
Voleva sempre essere perfetta ed invidiabile.

Sin da piccola si era messa in testa che voleva diventare come le modelle che vedeva in rivista.
Con la pancia piatta e perfetta.

Peccato che la troppa attività fisica e la dieta troppo rigida, le avessero fatto perdere parecchie taglie di seno, pensò sconsolata.

Tutti la vedevano come la classica bionda con gli occhi azzurri e il fisico perfetto.

Peccato che nessuno la conoscesse a fondo, e che nessuno sapesse cosa c'era davvero nella sua testa.

Guardava Marinette e vedeva tutto ciò che lei non aveva. Con Marinette tra i piedi era come sentirsi continuamente in competizione.

Doveva toglierla di mezzo.
Farle combinare un guaio così grosso da essere espulsa per sempre.

Sorrise, pensando alla popolarità riacquistata e a tutti i complimenti che avrebbe ricevuto dai suoi ammiratori.

Doveva solo togliere Marinette Dupan-Cheng dai piedi.
Aveva un piano.


Alex stava seduto in fondo a tutto.

Lontano da occhi indiscreti, fissava la coppia che, parlava amabilmente, ridendo e scherzando.

Fissava con odio il biondo seduto dall'altro capo della sala, leggermente nascosto per amoreggiare bene con la sua dama, pensò.

Non poteva credere che uno come lui avesse fatto colpo su Marinette, la sua Marinette.

Doveva capirlo subito, che quel tipo le aveva messo gli occhi addosso e doveva rimediare pirma che fosse troppo tardi.

Strinse i pungi, non sopportando l'idea di vedere la sua corvina con quella pannocchia di mais.
Vedeva come si guardavano, come lui guardava lei.

Non era semplice ammirazione, c'era di tutto in quello sguardo: c'era malizia, desiderio, amore, felicità e tranquillità.

Come lo guardva lei, poi...
Non c'era niente da dire.
Era amore.

E lui non poteva permetterlo.
Doveva trovare una soluzione e mentre pensava a cosa architettare, un volto gli venne in mente, e sorrise.
Ora sapeva a chi avrebbe chiesto aiuto.

Marinette sarebbe stata solo sua.



👠Nota Autrice-Disagiata👠
HI PEOPLE!
Lo so, lo so, capitolo molto più corto rispetto al solito, ma avevo ispirazione e allo stesso tempo un sonno da pazzi... quindi, vi saluto e vado in coma, alla prossima.
Restate connessi😆❤

~Expecto Patronum~ Miraculous LadybugDove le storie prendono vita. Scoprilo ora