Capitolo 8

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Era ormai notte fonda.

Marinette uscì silenziosa dalla stanza dello Specchio delle Emarb nella quale aveva passato ormai un giorno intero a parlare e a sfogarsi con Silente.

Non aveva né fame né sete.
Il sonno ormai era svanito insieme alla tranquillità che aleggiava nella sua vita fino al rientro dalle vacanze.

Silente l'aveva ormai informata del fatto che tutta la scuola la stava cercando e sia professori che studenti erano molto preoccupati per lei.

Ma a Marinette non importava.
Voleva solo vederci chiaro in quella faccenda, e paralre con Silente per estorcergli qualche informazione, sembrava il metodo più veloce ed efficace.

Il professore le aveva spiegato che davvero stava succedendo qualcosa di strano e che aveva a che fare con il volto misterioso che la tormentava ogni notte.

《Tieni.》 Le aveva detto《Qui dentro ci sono tutte le risposte alle domande che cerchi》.

Marinette era rimasta davvero stranita dell'oggetto che Silente le aveva lasciato tra le mani.
Un libro. Un libro piccolo e compatto sul quale era raffigurato un serpente e, in basso, una scritta scura ed ordinata che diceva "Camera dei Segreti. Tutto ciò che c'è da sapere."

Se Silente le aveva dato quel libro, di certo non poteva stare lì a contemplarlo. Sapeva già cosa doveva fare.



《Avete sentito della Griffondoro scomparsa?》
《Marinette... Già... Si dice che sia sparita. Dove non si sa...》
《Non notate come i professori tengano a cuore che la faccenda vada risolta velocemente?》
《Quella lurida Mezzosangue... Sapevo che avrebbe fatto una fine penosa... Con tutte le attenzioni che si ricavava da tutti, è normale che non sia passata inosservata!》
《Secondo voi è stato coinvolto anche il Ministero della Magia?》

Queste erano le voci che sentiva Adrien per i corridoi.
Tutti erano preoccupati per Marinette. La sua Marinette.

Quanto gli mancava. Doveva trattenersi dal prendere a pugni chiunque fosse contento e soddisfatto della sua scomparsa.

La maggior parte dei commenti acidi che venivano rivolti alla corvina provenivano principalmente dalle ragazze Serpeverde, invidiose, come molti, del suo fascino e delle sue fantastiche doti da maga.

Mentre pensava ad un modo per rintracciarla, i suoi occhi caddero su una figura piuttosto bassina e dai capelli scuri, che si aggirava con fare spaventato, lungo il corridoio vuoto.

《Marinette!》 Esclamò senza pensarci.

La figura alzò il capo e due enormi occhi blu, resi rossi dal pianto, lo colpirono in pieno come un pugnale.

《Marinette ma cosa...?》 Chiese come un ebete mentre si avvicinava con cautela. Lei tenne lo sguardo basso, le mani fisse sul libro che aveva in mano, quasi quest'ultimo la sorreggesse.

《Dove sei stata? Come hai fatto a ridurti così? Mi hai fatto preoccupare sai? Mi sei mancata tantissimo.》 Disse a raffica, cercando di contenere il turbinio di emozioni che lo avvolgevano in quel momento.

In un secondo si ritrovò stretto in un abbraccio disperato. Marinette sembrava reggersi in piedi a stento e la sentiva piangere contro la sua uniforme.

Lo stringeva forte, quasi ad impedire che si staccasse.

Ok, era successo qualcosa di grosso. La Marinette che conosceva non avrebbe MAI e poi MAI pianto davanti a nessuno, specialmente davanti al suo "nemico sportivo".

Era troppo orgogliosa.

《Non lasciarmi.》 Riuscì a dire, prima di svenire tra le sue braccia.

Adrien iniziò a chiamarla spaventato, finché non la prese a mò di sposa e si diresse, quasi correndo, verso l'infermiera.

Durante il tragitto, incrociò la professoressa McGranitt che parlava con il professor Layton.

Non appena i due videro cosa aveva tra le mani Adrien, spalancarono gli occhi e inziarono a balbettare.

《Tu... cosa.... come hai fatto a trovarla? 》 Chiese la McGranitt riprendendo fiato.
《Ehm non mi sembra il momento adatto per parlare di questo, professoressa.》 La interruppe Layton 《Non vede che la ragazza sta male? Dobbiamo portarla subito in infermeria!》




Adrien attendeva fuori la porta dell'Infermeria come un'anima in pena.

Camminava avanti ed indietro e stava ormai consumando il pavimento e le scarpe a forza di percorrere lo stesso percorso ogni volta.

Lo avevano letteralmente scaraventato fuori la porta non appena aveva posato la sua amata, ancora inerme, sul lettino dell'Infermeria.

Quanto era che stava aspettando?
Aveva paura, perché non sapeva dove aveva preso quel libro, che aveva visto a stento, non sapeva perché era ridotta in quello stato e, soprattutto, non sapeva dove era stata per tutto quel tempo.

Intanto, però, era tranquillo, perché adesso la sua principessa era salva, era in quelle mura che l'avrebbero protetta, fino a quando ne avesse avuto bisogno ma soprattutto, era con lui.

Adrien sapeva, però, che c'era qualcun altro che sarebbe stato davvero sollevato della notizia.



《COSA?》
《Alya, non urlare!》
《Col cavolo che non urlo! 》
《Potrsti svegliare tutti!》
《Ah sta zitto Nino! Allora Adrien, tu mi stai dicendo che hai trovato la mia migliore amcia che girovagava a quest'ora della notte da sola per il castello...》
《Si, te l'assicuro! Aveva un aspetto spaventoso! Capelli spettinati, occhi gonfi e rossi, un'espressione di puro terrore e quel libro in mano...》
《Frena, di quale libro stai parlando?》 Intervenne Nino.
《Quando ci siamo incontrati aveva un libro che non le ho mai visto tra le mani. Era di velluto scuro e mi è sembrato di vederci un serpente disegnato in argento...》 Rispose sempre più confuso Adrien, cercando di rielaborare più dati possibili.

《Poi mi ha abbracciato e mi è svenuta tra le braccia.》

Alya si allontanò e, affacciatasi alla grande finestra della sua Sala Comune, guardò in giro, con le lacrime agli occhi.

Non voleva sentire più niente. Voleva solo svegliarsi e vedere il candido volto di Marinette che si stropicciava, facendole capire che era stato tutto un brutto sogno.




Ritornato nella sua stanza, Adrien, si ficcò immediatamente sotto la doccia.

Senza nemmeno aspettare che l'acqua si riscaldasse, si buttò sotto il freddo getto della doccia.

I pensieri lo invadevano da testa a piedi e l'ansia lo stava magiando vivo.
Con la mente ripercorreva gli eventi di qualche ora fa, dove la sua principessa camminava incerta lungo i corridoi della scuola.

Avrebbe dovuto nascondersi e seguirla?Oppure avrebbe dovuto avvisare immediatamente i professori, per non destare sospetti?

I dubbi erano tanti, le domande pure, ma l'unica certezza era Marinette e i sentimenti che provava per lei.

Eh si, finalmente aveva aperto il suo cuore e, dopo averlo negato per settimane, si era arreso al fatto di essere l'ennesima vittima della bella e intrigante Marinette Dupain-Cheng.

Un sorriso gli increspò le labbra.
Sarebbe andato tutto bene.

😋Nota Autrice-Disagiata😋
Ciao zuccherini❤
Nuovo capitolo, nuova rottura di cojoni vero?
Tra poco inizia la scuola e...
NON SONO AFFATTO PRONTA!
Ma dopotutto, chi lo è?😊
Alla prossima😉💚

~Expecto Patronum~ Miraculous LadybugDove le storie prendono vita. Scoprilo ora