Capitolo 36

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Adrien Agreste era tante cose.
Era dolce, leale e generoso con le persone giuste, ma poteva anche essere scontroso, egoista e impulsivo con quelle sbagliate.

Da quando sua madre era scomparsa nel nulla circa 2 anni prima, aveva imparato a proprie spese che, se non vuoi essere la vittima, devi essere il carnefice.

Suo padre era come inesistente, se non per rimproverarlo della sua "debolezza" su alcuni campi.

Ma in quel momento, Adrien Agreste si sentiva tutto fuorché debole.

Il corpo inerme di Marinette era ancora stretto tra i viscidi tentacoli del Demone delle Ombre che, con una certa esitazione dettata dall'ultimo incantesimo che il biondo gli aveva scagliato contro, cercava di passare all'azione.

<<Ora basta!>> Farfuglió, con la bocca grondante di bava e il volto sfigurato.
<<Voi mocciosi non potete niente contro di me!>>

L'elegante bionda dalla coda di cavallo, sospirò, trattenendo un sorriso.
<<Non smetterò mai di chiedermi perché questa sottospecie di gentaglia faccia sempre lo stesso discorso su come non potranno mai venire sconfitti e, puntualmente, vengono sconfitti. >>

<<Questa notte>> Iniziò il demone.
<<Avrò la mia vendetta. Voi sarete il mio lasciapassare e, con il vostro aiuto, il mio impero finalmente risorgerà.
Un impero dove il Demone delle Ombre verrà venerato come un dio, dove tutti porteranno rispetto, offrendo, con devozione, nuove vittime sacrificali. >>

<<Mai!>> Ringhió Adrien, mettendosi in posizione d'attacco.

Shadorr rise, scuotendo impercettibilmente la testa, ormai divenuta simile a un palloncino.
<<Non ho mai detto che il vostro aiuto sarebbe stato volontario.
Semplicemente i vostri corpi saranno un avvertimento a chiunque voglia solo provare a sfidarmi, a cominciare da questa graziosa testolina scura dagli occhi blu.
È davvero uno spreco, sapete? Ma, se non avete un offerta migliore, direi di smetterla di girarci intorno e iniziare con l'aperitivo.>> Gracchió, felice, con i grandi occhi gialli che fissavano strabici i tre ragazzi in piedi davanti a lui.

<<E tu che ne dici se io inizio con questa?>>

Tutti si voltarono.

<<Marinette!>> Urlò Adrien, non potendo credere ai suoi occhi.

<<Confundus!>> Escalmó quest'ultima, puntando con decisione la bacchetta verso Shadorr che, incapace di capire cosa stesse succedendo, allentó la presa sui fianchi di Marinette che approfittò della sua distrazione.

<<Depulso!>>

E in un lampo iniziò la sua caduta libera a parecchi metri d'altezza.

<<Aresto Momento!>> Urlò nuovamente con voce stanca e il suo corpo si ritrovò a galleggiare a un palmo dal sudicio pavimento di pietra verde.

<<Marinette!>> Esclamò Adrien, correndo incontro alla ragazza che, con poca fatica, si rimetteva in piedi, scostandosi i capelli ancora bagnati dalle guance ormai nere di polvere.

<<Stai bene? Sei ferita? Ti fa male qualcosa?>>
La corvina gli sorrise rassicurante, per poi portarsi una mano al lato della tempia sinistra, dove sentì un intenso bruciore non appena le dita entrarono in contatto con l'evidente ferita.

<<Si, sto bene. Ora, però, dobbiamo trovare il modo di fermare quella cosa>>

<<Sono stranamente d'accordo con te, panettiera. I miei capelli non. possono. assolutamente. essere. nemmeno. sfiorati. da. quella. cosa. >> Dichiarò Chloé, indicando con evidente disgusto il demone che si muoveva senza una precisa direzione, con gli occhi che giravano e la testa che ciondolava.

Alex si lasciò sfuggire una risatina, che fece sorridere tutti, allentando di poco la tensione.
<<Allora, il piano? Non credo che il Confundus possa durare in eterno. >> Sentenzió il corvino.

Marinette volse lo sguardo verso il nemico che, effettivamente, si stava riprendendo dall'effetto confusionale che l'incantesimo provocava.
<<Incantesimi.
Incantesimi a volontà. Dobbiamo indebolirlo, ma senza ucciderlo: ricordiamo che probabilmente porta un carico più che prezioso con sé.>> Dichiarò decisa, puntando lo sguardo ceruleo in quello smeraldo di Adrien che assentì senza batter ciglio.

Shadorr scosse violentemente la testa ringhiando come un animale in gabbia.
<<Voi avete osato sfidare me, Shadorr, Il Demone delle Ombre ed ora ne pagherete il prezzo con
la vostra inutile e insulsa vita.>>

<<Sparpagliatevi>> Ordinò Marinette, in modo di farsi sentire da tutti.
Il gruppo circondó il demone con le bacchette sguainate e pronte all'uso, con l'adrenalina che scorreva nelle vene e un improvviso senso di rabbia nei confronti di quella sottospecie di pagliaccio che rideva di scherno di fronte a loro.

<<Facciamola finita, Shadorr.
Facciamola finita per sempre.>> Sibiló Marinette, lo sguardo blu fisso in quello giallo del pagliaccio.
<<Con molto piacere madmoiselle!>> Dichiarò quest'ultimo prendendosi ulteriormente gioco di lei, esibendosi in uno sgradevole inchino.

Marinette ridusse gli occhi a due fessure, più irritata che spaventata da quell'essere che le stava davanti.
<<Excelsiosempra>>

E il pagliaccio venne scagliato a parecchi metri da terra, per poi ricadere giù violentemente, ma questo non fu sufficiente ad abbatterlo, dato che si rialzò come niente fosse, con il sorriso allagratosi innaturalmente, mentre il sangue cominciava a colare dai denti marci.

<<Non hai ancora capito che non potete niente contro la forza disumana di Shadorr? Sarà meglio rinfrescarvi la memoria allora!>>
È sputó dalle sue enormi fauci un getto di acqua fognosa che andò tutto addosso a Chloé.

Tutti ammutolirono.
La bionda aprì gli occhi,scostandosi le ciocche ormai impregnate di melma dalle guance e prese un respiro profondo.

<<I MIEI FOTTUTI CAPELLIIII! >>
E, con un urlo disumano, agitó la bacchetta in direzione del clown.
<<Ardemonio!>>

Adrien urlò <<Tutti a terra! >>
Lo strano quartetto, accucciato dietro una statua di un basilisco con il respiro andante, osservò con gli occhi spalancati l'enorme fiammata che aveva abbandonato la bacchetta di Chloé ed assunto la forma di un serpente.
Persino Shadorr sembrava spaventato, mentre cercava un modo per allontanare l'Ardemonio.

<<Sei stata grande Chloé!>> Esclamò Marinette senza pensarci.
La bionda alzò le spalle, nel tentativo di mascherare la sorpresa di un complimento da parte della sua acerrima nemica.
<<Mi ha sporcato i capelli e i vestiti.
È stata solo una piccola vendetta personale.>>

Alex, che le stava dietro, le poggió una mano sulla spalla, scuotendola leggermente con il sorriso sulle labbra, gesto che non passò inosservato agli occhi di Adrien e Marinette.

La corvina stava quasi per dire qualcosa al riguardo, ma le parole le morirono in gola quando vide l'inferno che si stava scatenando a circa 15 metri da loro: Shadorr e l'Ardemonio stavano lottando l'uno contro l'altro e il grosso serpente sembrava avere la meglio, fin quando il demone sorrise malignamente e si dissolse in fumo nero.

Caló il silenzio.
<<È finita? >>
Chiese ansante Chloé, riferendosi all'improvvisa calma e la sparizione del pagliaccio.

Ma neanche il tempo di rispondere, che la coltre di fumo nero si abbatté con violenza nelle fauci spalancate del serpente che prese a dimenarsi e a sibilare finché non sparì in un'esplosione di fuoco e lapilli.

Il fumo si dissolse, mentre una risata stridula faceva eco sulle lucide pareti della Camera dei Segreti e il pagliaccio compariva di nuovo alla vista dei quattro malcapitati.
<<È il vostro turno, codardi! Venite fuori e affrontate Shadorr se ne avete il coraggio! >>

<<No, Chloé. È tutt'altro che finita!>>


💢Nota Autrice-Disagiata💢
Hola a todos, como estan?
Uuh! Quanto mi sono gasata a scrivere questo capitolo!

Voi che ne pensate?
Fatemelo sapete nei commenti e se vi è piaciuto, lasciate una bella stellina che mi rendete una pimpa felicia. ⭐

Alla prossima, restate connessi 😉❤️

~Expecto Patronum~ Miraculous LadybugDove le storie prendono vita. Scoprilo ora