Lo strano quartetto uscì dal nascondiglio provvisorio, dove si erano accucciati per sfuggire al caos venutosi a creare con l'evocazione dell'Ardemonio.
La tensione era palpabile e solo una decina di metri lì divideva dal mostruoso pagliaccio contro il quale si stavano scontrano da due ore a questa parte.
Ma era il momento di farla finita.
Era il momento di far tornare le loro vite al semplice ritmo che le aveva sempre caratterizzate.Una tremenda risata sguaiata uscì dalla bocca bavosa del loro nemico.
<<Non potete sconfiggermi. La vostra magia non è nulla in confronto al mio potere!>> Sogghignó.<<Dobbiamo finirla alla svelta, altrimenti non farà altro che indebolirci lentamente. >> Suggerì Marinette, rialzandosi in piedi.
Fu la voce di Alex a domandare per tutti<<Cosa pensi di fare boss? >>.Un piccolo sorrisetto di sfida fece capolino dalle labbra della corvina.
<<Dobbiamo essere noi a stancarlo, ma senza farci prendere la mano.>> Spiegò, guardando Chloé che fece spallucce.<<Piccoli incantesimi, piccoli e di piccola intensità. Cercate di non sprecare energie, ci serviranno per->>
<<MARINETTE ATTENTA!>> Urlarono all'unisono i tre ragazzi, le bacchette pronte all'uso.La corvina fu grata alla sua prontezza di riflessi, per aver appena sfiorato la morte con un fianco.
Si scanzó velocemente, scagliando un Wingardium Leviosa ben assestato.
Con naturalezza fece ondeggiare la bacchetta, mentre il pagliaccio seguiva inconsciamente i suoi movimenti, poi, con uno scatto di polso, lo vece atterrare violentemente sul pavimento.<<Ora!>>
Tutti annuirono, circondano nuovamente il nemico che, nel frattempo, si era alzato da terra.
Fu uno spettacolo di luci e colori quello che fuoriuscì dalle quattro bacchette, diverse esattamente come i loro padroni, così uniche e provenienti da posti diversi del mondo, ma unite per un unico scopo: la disfatta delle Ombre.Con la mente concentrata in questi pensieri, Marinette si sentì improvvisamente forte e una scarica d'adrenalina la scosse da capo a piedi, permettendole di impugnare la bacchetta e scagliare incantesimi con maggior enfasi.
Proprio quando il pagliaccio cadde a terra e i quattro ragazzi stettero per cantar vittoria, il nemico si accovacció al suolo, chinando il capo, mentre tremolii lo scuotevano da testa a piedi.
Tutti si fermarono.
<<Sta... Piangendo?>>
Marinette non staccò neanche per un secondo gli occhi dal bersaglio, con la bacchetta ancora protesa in avanti, pronta a balzare al più minimo sussulto.Nell'improvviso silenzio, il quartetto poté chiaramente sentire dei singhiozzi femminili, sempre più chiari e limpidi.
Marinette non ebbe neanche il tempo di pensare a cosa fare, che dei lunghi capelli biondi calarono sulla testa del loro nemico.Sentì Adrien al suo fianco trattenere il fiato e allora capì.
Una dolce e alquanto disperata voce femminile fece sussultare sul posto tutti.
<<Ti prego Adrien... Non farlo... Ti supplico tesoro, ti prego abbassa la bacchetta.>>Il biondo era come bloccato.
Non riusciva a muovere un muscolo.
Quell'inconfondibile lunga capigliatura bionda, chinata con lo sguardo verso il pavimento era scossa dai singhiozzi, le piccole mani abbronzante come le sue, protese verso l'alto, come durante un'arresto di polizia.Il corpo del giovane, prese a tremare, mentre le lacrime minacciavano di uscire.
Sapeva che quella non era sua madre, lo sapeva benissimo.
Sua madre era ancora in balia di quell'essere che si stava fingendo lei. Lo sapeva perfettamente.
Eppure vederla, in un certo senso, in carne e ossa lo aveva bloccato.
Non sarebbe riuscito a far fuoco con la sua bacchetta contro l'illusione di sua madre.
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~Expecto Patronum~ Miraculous Ladybug
FanfictionAdrien Agreste. Figlio del mago più rispettato e temuto nel mondo dei maghi. Una vita tormentata dall'improvvisa somparsa di sua madre in circostanze misteriose. Pervertito, spiritoso, divertente e dal fascino smisurato. È convinto che l'amore sia p...