■4■ Video Chat con una zombie

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La mia copertura è decisamente saltata, diamine! Ora che faccio? Il fatto che poi ormai mi abbia vista online non mi lascia molta scelta... Devo decidere subito se reggere questa farsa o cancellare direttamente il profilo. 

Le dita precedono i miei pensieri e iniziano a battere i tasti con decisione. Come sono stata ingenua. Ho pensato che fosse facile fargliela così, sotto al naso, ma come ha detto lui stesso, non è uno sprovveduto. 

  «Non ti ho mai detto che quella in foto fossi io» scrivo sperando di lasciare aperta una via per non dover ricominciare tutto da capo e creare un altro profilo. Anche perché poi immagino che starà ancora più attento adesso a chi si presenta a lui per farne la conoscenza. 

  «Però quando ti ho fatto i complimenti per il "tuo" aspetto fisico, non hai accennato minimamente al fatto che quella qui ritratta fosse invece una modella».   

  «Hai perfettamente ragione, avrei dovuto dirtelo» accompagno la frase con una faccina triste. «Non l'ho fatto semplicemente per un motivo: mi sono trovata bene a parlare con te e volevo continuare, ma magari se mi avessi vista come sono in realtà... be' non so se potrei piacerti... Questo mi ha frenata dal dirti la verità e ti chiedo scusa. Ho sbagliato».   

  «Dammi un buon motivo per non bloccarti e segnalarti come profilo fake» dice inaspettatamente. Okay, è chiaro che non sono stata capace di attuare il mio piano. Tanto vale uscire allo scoperto.   

  «Cosa vorresti? Che metta una mia foto?»   

  «E chi mi dice che non sia un'altra immagine falsa?»   

  «Allora non so come venirti incontro».   

  «Io lo so. Attiviamo la Video Chat. Voglio vederti».

La docciata gelida delle sue parole mi toglie il fiato. E adesso? Non voglio che mi veda... Forse meglio chiudere tutto e cancellare il profilo. Forse è meglio lasciar perdere questa pagliacciata iniziata male. Intanto arriva un altro messaggio che aggiunge cubetti di ghiaccio a raggelarmi il sangue.  

  «Ti ho trovata molto interessante nel tuo modo di ragionare. La tua testa mi piace, ci terrei davvero a conoscerti meglio, ma vorrei potermi fidare di te al cento per cento».   

  «Davvero?» l'unica cosa sensata che mi viene in mente di rispondere.  

  «Davvero».

Sono lusingata dalle sue parole e quasi quasi inizio a pensare che l'idea di farmi vedere non sia poi male. In una città grande come Milano sarebbe impossibile incontrarlo e poi se mi mostrassi, potrei vedere lui, togliendomi ogni dubbio su chi sia questo ragazzo così misterioso, anche se mi chiedo: possibile che lui voglia farsi già vedere da me? Tanti mesi di chat con Dorota e non le ha mai chiesto di fare una Video Chat...   

  «Allora?» insiste lui. Ho poco tempo per decidere. Non voglio né che si spazientisca e né che pensi che io abbia qualcosa da nascondere - in realtà è così, ma lui non deve capirlo -.

Mi alzo e corro allo specchio. Dire che sono impresentabile è un eufemismo. Torno al pc.

  «Ok. Ma ci vediamo più tardi. Mi sono svegliata da poco e sono ancora sconvolta dato che, come ben sai, non ho dormito se non per mezz'ora».  

  «No, no, non mi fido. Adesso. Oppure ti blocco e addio».

Sbuffo. Quanto sei prevenuto ESsE... Ok che ti ho mentito, ok che non ti fidi, ma che differenza fa aspettare che mi dia una sistemata? Vuoi vedermi versione zombie? Ti accontento. Ma poi non dirmi che non ti avevo avvertito.   

  «Come vuoi» e porto immediatamente le mani ai capelli per lisciarmeli un po' e dargli una parvenza ordinata.   

  «Invio la chiamata» fa lui prontamente. Rabbrividisco e lo stomaco inizia a contorcersi in modo spastico. Quando la webcam si attiva e vedo il suo viso, resto sotto shock per almeno venti secondi. 

Nonostante il tono serio che attribuivo alla sua voce quando lo leggevo, il sorriso che si apre e gli solleva le guance ha tutt'altro che dell'amaro o dell'inquietante, aggettivi che ho sempre pensato gli appartenessero.   

  «Che c'è?» mi chiede lui continuando a sorridere.   

  «Ehm... Ciao. Niente...» sorrido a mia volta pensando che non mi sono ancora lavata i denti. Ma tanto lui questo non lo sa. Di certo lui se li è lavati, e non solo, è sistemato di tutto punto: capelli lisci neri cortissimi ai lati e più lunghi sopra sistemati col gel, occhi scurissimi, grandi, barba rasata... e riesco a intravedere una felpa nera con il cappuccio.  

  «Il tuo vero nome, MissMagenta?» continua lui tranquillo. A questo punto tanto vale dirgli tutto.

  «Ludovica»   

  «Un nome importante».  

  «Ah sì?» chiedo, e non voglio immaginare la mia faccia da ebete in questo momento.   
  «Certo».

Lo vedo che non stacca gli occhi. Mi sta scrutando per bene... oppure sta guardando ciò che si vede dietro di me, la mia camera sullo sfondo. Non ricordo nemmeno se è ordinata, ma conoscendomi so già la risposta.

«Mi aspettavo capelli color magenta, invece sono biondi» ride.

«Eh sì» rido a mia volta.

«Bene Ludovica, adesso devo scappare al lavoro. Ci sentiamo più tardi?»   

  «Ok» continuo con le mie sillabe. Penserà che non sappia parlare, mannaggia a me... Non mi sono mai sentita tanto in imbarazzo!

Dopo i saluti chiudiamo la videochiamata e resto ancora un poco a pensare a cosa è appena successo. Diamine! Non mi sono fatta nemmeno dire il suo nome! Che idiota sono... E comunque non ha detto che non gli piaccio, ma anzi mi ha chiesto di sentirci dopo... Ho decisamente fatto bene a fare quel che ho fatto. Ora posso andare avanti col mio piano.

Torno allo specchio e mi do dei consigli da sola. La prossima volta sistemati, Vica, vedi sennò cosa succede?

Carino però il bastardo. Almeno sarà più semplice entrare nella parte che devo interpretare. 

Sarà più facile fingere che mi piaccia.

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