Capitolo 30

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Tetsu stava tremando, non sapeva come stava riuscendo a mantenere la sua faccia composta, ma dentro stava tremando. Quela era la sua ultima possibilità per poter partecipare al Grande Prix, era di sicuro per quello che stava tremando. Okay, non prendimaoci in giro, stava tremando perchè sapeva che Natsu era li e credeva in lui. Era ansioso di fare bene per lei, per farle vedere che poteva arrivare a qualunque gara. Non sapeva il perchè, ma aveva come la sensazione che se avesse passato il turono sarebbe successo qualcosa di speciale. Voleva dimostrare che nonostante avesse solo 17 anni poteva arrivare al Grande Prix. La musica terminò e Tetsuya ne fu grato. Fece l'inchino e uscì velocemente dalla pista cercando con lo sguardo Natsu, ma non la vide da nessuna parte e si rattristò.  Miki vide il suo sguardo triste e gli si avvicinò.

-dai Tetsu, anche se eri tremante sei andato alla grande- disse per incoraggiarlo il suo allenatore.

-si vedeva così tanto che stavo tremando?- chiese il ragazzo preoccupato sedendosi sulle poltroncine e aspettando il suo risultato, lui era l'ultimo quindi avrebbe saputo subito in che posizione si trovava. Solo i primi tre passavano. Si stava letteralmente torturando le mani disperato. Perchè ci mettevano tanto a dargli il punteggio?

-tremavi, è vero, ma solo uno che conosce le tue abitudini poteva capirlo- Tetsu sorrise e in quel momento apparve il suo punteggio, era terzo quindi automaticamente al Grande Prix. Cacciò un urlo fortissimo e abbracciò di slancio Miki. Ci era riuscito. Sarebbe tornato a Torino. Delle lacrime iniziarono a scendere. Lacrime di gioia. Essere riuscito a classificarsi dopo un russo e un tedesco era già un buonissimo risultato. Adesso doveva solo aspettare i risultati dell'altra selezione.

Ci fu una premiazione veloce e Tetsu poco dopo si ritrovò fuori dalla palestra tutto incappucciato insieme a Miki.

-è necessario?- chiese il ragazzo al suo allenatore indicando la sciarpa, il cappello, i guanti e il cappotto che aveva addosso.

-certo, se non vuoi ammalarti e saltare la finale del Grande Prix. Adesso dobbiamo solo aspettare la fine dell'altra gara e avremo il quadro completo dei sei partecipanti. So che nell'altro gruppo c'erano Un russo e uno spagnolo molto forti, e poi c'è Marco-

-e Simon- concluse Tetsu pensando al rosso e sperando vivamente che riuscisse ad entrare al Grande Prix.

-Tetsu!- il ragazzo si girò riconoscendo la voce della ragazza e sorrise.

-chi è quel pupazzo di neve? Che fine ha fatto mio fratello?- chiese Tobio che camminava dietro la ragazza con le mani nelle tasche per ripararle dal freddo.

-stai zitto Tobio, se mi ammalo non vado al Grande Prix e io ci voglio andare- disse il ragazzo gonfiando le guance. Tobio e Natsu si misero a ridere per la sua espressione buffa.

-Tetsu ci vediamo domani per continuare gli allenamenti. Ciao ragazzi- disse Miki salutando i tre ragazzi.

-Tetsu posso farti una domanda?-

-me l'hai già fatta- rispose il ragazzo facendo sbuffare Natsu.

-vuoi essere il mio ragazzo?- disse lo stesso la ragazza  nonostante le gote rosse per l'imbarazzo.

-avevi detto che.. al diavolo certo che si Natsu- disse il ragazzo prendendo la rossa in braccio e facendola girare in aria. Natsu sorrise e poi baciò il ragazzo. 

Tobio si allontanò lascianod i due ragazzi da soli e sperando vivamente che a Tetsuya non venisse in mente qualcos'altro di stupido. Da quando aveva fatto vedere la foto di Shouyou e Tetsu aveva detto che gli sembrava famigliare era sempre più convinto che il suo Boke fosse in Italia e che Oikawa lo sapeva e lo stava nascondendo, ma non sapeva come fare per far parlare il castano. Prese il telefono e compose un numero che non avrebbe mai creduto di chiamare per qualcosa che riguardava Hinata. Fece squillare per un bel po' il telefono fino a quando dall'altra parte non risposero.

-senti Re sono più che impegnato in questo momento quindi se non c'è una ragione precisa per la quale mi hai appena chiamato giuro che ti faccio fuori- e Tobio seppe di aver fatto un grosso errore ad aver chiamato Tsukishima.

-Tsukishima sono convinto al 89% che Hinata si trovi in Italia e che Oikawa lo stia nascondendo da me. Tu sei intelligente e volevo un consiglio, come posso farlo parlare?- chiese conscio che il ragazzo poteva chiudergli la chiamata in faccia.

-E mi hai chiamato per questo? Non potevi aspettare domani all'allenamento no? Sei sempre il solito Re- sospirò pesantemente per poi continuare -per telefono non riuscirai ad ottenere niente, ma visto che siamo arrivati in finale e la giocheremo in Italia, precisamente a Torino dove si trova lui, parlerai con lui e vedrai la sua reazione e poi chiama Iwaizumi così lo picchia e lo fa parlare. Punto- e chiuse la chiamata in faccia a Tobio che sospirò. Avrebbe aspettato fino a dicembre, infondo mancavano solo due settimane.



-Quello stupido Re- disse Tukishima poggiando il telefono sul comodino e rigirandosi nel letto e sorridendo alla persona accanto a se.

-dai Tsukki, è normale essere preoccupati per la persona che si ama- Kei passò una mano tra i capelli di Yamaguci e il moro sorrise.

-lo so però non bisogna interrompere le persone, la prossima volta metto il silenzioso- disse il biondo prima di baciare il suo ragazzo.





ANGOLO AUTRICE

Ed eccco il secondo capitolo della giornata! Siamo arrivati quasi alla fine della storia e io non so davvero come ringraziarvi per tutto.

la_pazza_di_fantasy

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