Capitolo Terzo

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Nicole pov.

"No ma dai, non posso crederci che l'hai fatto davvero!" ride lui.

"Te lo giuro Luke, ero talmente sbronza che ci stavo provando con un palo!"

"Dio tu sei matta!"

Oggi è il suo primo giorno di fisioterapia per riprendere a camminare ed io lo sto aiutando a farlo poco per volta.

"Qualcosa di stupido che ho fatto io?" chiede ancora.

"Siamo andati nel quartiere di fronte al cimitero e ci siamo messi a cantare a squarcia gola Yellow Submarine"

"Oddio, ma eravamo ubriachi?" chiede ridendo.

"No, perfettamente coscienti"

"Cristo non è possibile!!"

Stava morendo dalle risate mentre si reggeva alle due barre di metallo per reggersi e tentare di camminare, lo vedo traballare un po' così mi avvicino per star certa che non cadesse come infatti è appena successo.. Mi affretto ad andargli incontro per tirarlo su.

"Lu, stai bene?"

Fisso i miei occhi nei suoi mentre gli prendo il viso fra le mani, in questo momento giuro che mi sta sembrando che mi stia per baciare! Annuisce e si avvicina di più facendo sfiorare la punta dei nostri nasi, i respiri si confondono e spero vivamente che si muova prima che entri Claire o qualsiasi altra infermiera a rompere com'è appena successo. Eh che palle!

"Che è successo?" si affretta a dire.

"Ha perso l'equilibro" balbetto.

"Aiutami a farlo rialzare!"

"Ma che palle, posso farcela da solo senza che nessuno mi tiri su, non sono un vecchietto che si è appena rotto l'anca porca troia!" ringhia contro l'infermiera "Faccio da solo!"

Lo vedo aggrapparsi ai manici e far forza sulle braccia per tirarsi su, amnesia o no è sempre lo stesso cocciutissimo Luke che mi ha fatto innamorare.

"Posso tornare in camera?" chiede annoiato e quasi supplichevole.

"Certo Lucas!"

"Luke cazzo, Luke!" si lamenta.

Lo accompagno in camera sua dove, una volta entrati, sbuffa sonoramente con una faccia dispiaciuta e irritata allo stesso tempo. Guarda un punto fisso della stanza prima di scuotere la testa e sorridere nella mia direzione.

"Le hai portate vero?!" domanda impaziente.

"Certo che si!"

"Si!"

Lancia un pugno verso l'alto mordendosi il labbro in simbolo di vittoria.

"Ma te le do solo se la smetti di saltare la fisioterapia, d'accordo?" gli chiedo dolcemente.

"Per te farei di tutto" lo sento sussurrare con voce quasi inesistente.

Faccio finta di nulla e dalla borsa caccio fuori le gommose e i popcorn che mi aveva chiesto lanciandogleli sulle gambe.

"Ti adoro!"

Comincia a divorare le patatine portandosi un pugno di queste alla bocca facendone cadere molte ed infine portare gli occhi all'insù per dire che gli piacevano mentre io ridevo.

"Dio benedica le patatine!" se ne esce poi.

Rido più forte poggiandomi al muro e la porta si apre rivelando Claire, Like sbarra gli occhi e il suo braccio parte come una catapulta buttando le patatatine fuori dalla finestra aperta. Le mie risate si fanno più forti e devo inginocchiarmi a terra tenendomi la pancia per evitare di cadere.

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