capitolo 4

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Vedo la luce penetrare dalle fessure della tenda, apro a fatica gli occhi. Mi alzo e mi rinfresco il viso prima di incamminarmi all'esterno. Sono già passati due giorni, due settimane sono poche per trovare un buon posto in cui posizionarsi e ricominciare tutto da capo. Vedo Bellamy intento a costruire la recinzione, mi dirigo verso di lui.
«Ehi» dico un po' assonnata. Mi saluta sorridendo.
«Bellamy dobbiamo aspettare l'arca se vogliamo combattere» dico, ottenendo la sua completa attenzione.
«Non abbiamo abbastanza tempo» risponde avvicinandosi a me e poggiandomi una mano sulla spalla.
«Raven sta lavorando per trovare un metodo che funzioni ugualmente» continua, lo guardo scettica. Mi libero della sua presa e mi dirigo alla base.
«Raven» la chiamo. Risponde distrattamente mentre continua ad armeggiare con viti e bulloni.
«Che stai facendo?» chiedo avvicinandomi a lei. Si volta verso di me sospirando, il che non mi piace.
«Sto cercando di salvarci la vita» risponde ferma.
«Non è la soluzione giusta»
«Clarke» dice avvicinandosi, faccio un leggero passo indietro.
«Hai chiesto la pace, non l'hanno accettata. Io non so perché tu sia così ostinata ad obbedire, ma se non combattiamo, lo faranno loro prima di noi e sarà la fine. Abbiamo armi potenti e so come sfruttarle.» afferma. Sospiro rassegnata.
«Qual è il piano?»
«Dichiariamo guerra ai terresti, apriamo loro le porte. Ho lavorato a questa cosa per tutta la notte, è praticamente terminato. Cercheremo di ridurli il più possibile combattendo, poi ci raduneremo nella base, e un'ondata di fiamme li travolgerà» spiega tornando ad armeggiare. La guardo scettica, non funzionerà mai.
«Non posso farlo, ho stretto un accordo con Lexa e..»
«Al diavolo!» esclama lei facendomi sobbalzare.
«Lo sai che Lexa ti spazzerà via? Lo sai vero?» esclama ancora.
«Non lo farà» dico serrando i denti.
«Sarà la prima a farlo, al comando del suo esercito, accettalo Clarke.» risponde per poi voltarsi nuovamente. Non dico un'altra parola e mi dirigo verso l'esterno. Ha ragione, lo farà, guiderà il suo esercito, e io devo pensare a guidare il mio. Cerco Bellamy e gli annuncio la mia decisione, combatteremo. Il piano è previsto per domani, prima è meglio è, non possiamo perdere altri giorni, o avranno il tempo di armarsi a dovere. Il mio compito ora è cercare Lexa. Mi dirigo nei boschi, questa volta con due dei nostri appostati, in caso di attacchi nei miei confronti da parte loro.
«Lexa?» chiedo ad alta voce. Sento un fruscio accanto a me e subito mi volto alzando la pistola.
«Il comandante non è qui» risponde una donna di colore, con le stesse pitture tribali in viso.
«L'ultimatum non vale più, combatteremo.» Annucio. Lei fa cenno di si con la testa, per poi sparire fra i boschi. Ritorno all'accampamento, spero davvero che funzionerà. È quasi sera, alcuni stanno già mangiando, così prendo posto anch'io accanto al falò. Durante la cena parliamo del piano, Raven ha già posizionato la fiamma, è tutto pronto. Non appena finito di mangiare mi alzo e mi dirigo subito verso la mia tenda, il pensiero che possa essere l'ultima cena insieme mi distrugge. Sicuramente qualcuno non ce la farà, spero sia davvero la decisione giusta.

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