Se ci fosse stata una spiegazione logica, l'avrei trovata. Peccato che non ci fosse. "Ok Rose, calmati" pensai "Hai dormito con tuo cugino. Per la seconda volta. Entrambi eravate malati, eppure, al posto di due bei letti ben distanziati e soprattutto spaziosi in infermeria avete scelto un bel lettino ad una sola piazza nel dormitorio femminile. Tutto molto sensato. Già. Ed ora, lui se ne è andato lasciandoti solo un bigliettino sul comodino. Bello schifo." Andava riconosciuto, il biglietto era un po' striminzito. -Hey, scusa per la fuga, ma ho avuto un richiamo da parte di Miss Isabelle. Spero tu stia meglio, io mi sento rinato. Albus- Certo, non pretendevo un poema, ma avrebbe almeno potuto svegliarmi. D'altro canto, però, non potevo proprio arrabbiarmi con lui, sarebbe stato insensato. Sospirai, mi vestii e guardai l'orologio: era tardissimo, cacchio! Afferrai frettolosamente i libri dalla cassettiera e li gettai con molta poca cautela nella borsa, correndo contemporaneamente giù per le scale; quasi nessuno girava ancora nei corridoi, tutti erano già a far colazione, e forse si stavano già dirigendo verso le aule. Quando fui finalmente nel corridoio prossimo alla Sala Grande, nel sentire il rumoroso vociare degli studenti, rimasi sollevata, e rallentai il passo; prima di svoltare a destra, sentii due voci sussurrare, nel corridoio opposto: le riconobbi, erano quelle di Rox e Bethany, ridendo. Si fecero serie -Quando hai intenzione di dirglielo?- chiese Beth -Non lo so, vorrei farlo presto, ma non è così facile. Avrei voluto farlo l'altro ieri, ma poi Albus è stato male, e... mi sembrava meschino. Comunque lo dirò, Bethany. Non è la reazione dei miei amici che temo, ma quella della mia famiglia.- sospirò Roxanne -Non sarebbero degni di essere chiamati come tali, e non ti accettassero.-. Silenzio. Mi arrischiai a sbirciare: si stavano baciando! Smorzai un gridolino; mi feriva non poco la titubanza di Rox nel rivelarci il suo orientamento sessuale, ma potei comprenderla: anche io avevo trovato difficile confessare ciò che provavo per Al, e questo era sicuramente più difficile! Mi costrinsi ade entrare in Sala Grande, senza farmi notare, e mi sedetti accanto a Mad. -Tutto ok?- mi chiese lei -Sembri sconvolta!- ma come faceva a capirmi, ogni santissimo giorno?? -Be', non lo sono!- esclamai esibendo il mio sorriso migliore -Ero solo un po' preoccupata perché credevo di essere molto in ritardo, tutto qui!- stavo veramente mentendo in quel modo a Maddie? Dopotutto Roxanne era anche sua amica. Ma non spettava a me questa rivelazione. -Sai dov'è Roxanne?- domandai a Dalla, nonostante sapessi benissimo dove si trovasse -No, stamattina è stata piuttosto vaga, ha detto solo che ci saremmo viste direttamente in aula.- rispose. Sbocconcellai qualcosa e poi rimasi a guardare la soglia della Sala, sperando che Albus la varcasse; avevo bisogno di sapere che stesse bene, che potesse sostenersi da solo, che non avesse ancora bisogno di cure. E così era: lo vidi camminare verso la tavolata dei Serpeverde, mandandomi però un bacio fittizzio. Io strinsi le labbra, e mi lasciai andare ad un toast. Proprio mentre lo addentavo, soddisfatta, la Comey, prof di Trasfigurazione, si alzò, e annunciò che era ora di iniziare le lezioni -Oh, ma scherziamo?- domandai io roteando gli occhi, e divorando in fretta il toast. Nel corridoio, incontrai Roxanne -Ehy, ciao!- esclamai, sfiorandole la spalla -Oddio, ciao Rosie! Scusa se stamattina non ti ho ancora salutato, ma non siamo riuscite a svegliarti, ed ho avuto... ehm... un'emergenza...- disse, distogliendo lo sguardo -Comunque, come sta Al? Ho saputo che ieri è andato via dall'infermeria... e poi, lo abbiamo visto nel tuo letto!- esclamò divertita, strizzando un occhio -Bene, prima l'ho visto entrare nella Sala Grande, e mi è sembrato in forma. Piuttosto, come stai tu?- le chiesi, riavviando la discussione su di lei. Rox non era di certo una stupida, e capì tutto -Oh cielo...- sospirò -E così... lo sai.- era mortificata, glielo si leggeva in faccia -Roxanne, a me non importa chi sbaciucchi nelle ore buche, o mentre tutti gli altri fanno colazione, ma noi... noi siamo le tue migliori amiche! Noi ti vogliamo bene, Rox, e vorremo bene anche a Bethany, ma tu devi darci l'occasione di farlo! Noi desideriamo solamente la tua felicità, soprattutto dopo Richard- a sentire quel nome, si rabbuiò - e che sia una ragazza o un ragazzo a dartela... non è importante. Voglio dire... dopotutto l'amore è così, no?- mi abbracciò -Grazie, Rosie, grazie davvero- disse, tirando su col naso -avevo bisogno di sentirmelo dire da qualcuno che non fosse Beth. Oggi... lo dirò.- sorrise -Finalmente dirò a tutti che sono Bisessuale. Comunque, gli zii partiranno oggi a pranzo.- la presi sottobraccio, e ci avviammo a Trasfigurazione.
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-Copritevi, mi raccomando- disse la mamma, mentre abbracciava me, Hug e Maddie -Non fate sesso, non fumate, e non bevete, mi raccomando- disse con fare perentorio Papà -Certo- sghignazzammo io e Hugo, scambiandoci gomitate. Nel frattempo, zia Ginny stava trattenendo in un abbraccio Albus più del necessario -Dai, mamma- rise, praticamente staccandosela di dosso -starò bene, vedrai- lei annuì, abbracciando poi Lily e James -Ci vediamo a Natale, ci mancherete- ci salutò la mamma salendo sul treno -Anche voi!- rispose Dalla -Salutatemi mamma e papà!-. Mentre guardavamo il treno partire, stridendo sulle rotaie, mi domandai che effetto facesse vedere tutti gli anni, il primo di settembre, i tuoi figli ridere e scherzare mentre salgono su un treno che li riporterà solo a dicembre, ricordando tutte le volte che ci sei salito anche tu. Al si avvicinò -Ehy, a cosa stai pensando?- mi domandò, curioso -Niente, robe da vecchi- risposi sfoderando un sorriso maligno -Ancora 'sta storia? Sono nato due mesi dopo di te, questo non ti rende più saggia, lo sai, vero?- rise, alzando gli occhi al cielo -Mmh, forse, non ne sono convinta.- ammisi, sorridendo -Tu come stai?- gli domandai, più seriamente -Benissimo. Voglio dire, due giorni fa, a quest'ora, ero disteso su un lettino dell'infermeria, incosciente, incapace di aprire gli occhi, e attaccato a numerose flebo, e ora guardami, cammino, sorrido, respiro autonomamente...- sorrise, e ammirai la sua gioia -Quando ho deciso di seguire il percorso di studi da Guaritore, l'ho fatto perché volevo che le persone provassero questa sensazione bellissima, che si accorgessero del dono della vita. E, ora che ho provato quella sensazione, sono più motivato e felice che mai. Gli brillarono gli occhi. Era bellissimo. -Ragazzi- ci richiamò Roxanne -Ho una cosa da dirvi.- sorrisi. Era assurdo come la giornata più brutta della mia vita e una delle più belle fossero state così vicine. Anche se, ora che ci riflettevo, forse a reclamare il posto della più brutta ce ne era anche un'altra...
➖Albus
Sono sdraiato sul mio letto, e guardo il soffitto del mio letto a baldacchino. Scorpius e Hug non sono ancora arrivati, ci siamo io, Teddy, Matthew e James, ma ognuno di noi è assorto in qualcosa. Teddy e Matthew giocano a Scacchi Magici, e Jamie studia. Quanto a me... mi ritrovo a rimembrare ricordi non ancora sepolti.
Flashback
In quella sala d'aspetto, non facevo altro che guardare il pavimento, e provare un rimorso angosciante per tutto quello che avrei dovuto fare, ma, noncurante, non avevo fatto. Nella mia testa risuonavano ancora le parole singhiozzate da Lily circa venti minuti prima. -Io e Rose eravamo andate a fare una passeggiata da sole-, Rose mi aveva offerto di venire, perché, perché non ero andato? -Incontrammo un ragazzo che faceva male ad una talpa-, se fossi andato, niente di quello sarebbe successo, però avevo sonno, quindi, al posto di aiutare la mia amica, avevo dormito, ignorando tutto ciò che stava accadendo. -Conoscete Rose, è focosa e coraggiosa, si arrabbiò moltissimo, e quando quel ragazzo la sfidò a duello non ci pensò due volte, e accettò- avevo un effetto positivo su di lei, sarei riuscito a calmarla, se solo fossi stato lì, in quel momento. -Lui però era più grande, conosceva più incantesimi, e... lanciò un incantesimo che la ferì. La ferì alla gamba sinistra.- Non era preparata. Non avevamo mai frequentato un corso di duello, a scuola, ma lei me lo aveva offerto (era per forza da fare in coppia) perché non avevo accettato? A quell'ora, non sarebbe stata sotto i ferri e incantesimi di un Guaritore, non avrebbe perso così tanto sangue. Quando Lily l'aveva portata a casa, disperata, era in un bagno di sangue, ed era svenuta. -Noi pensiamo che non sia in pericolo di vita.- avevano detto i Guaritori. Ma perché lo pensavano, perché non ne erano sicuri?? Da lontano, vidi arrivare Scorp -Come sta?- Aveva chiesto, dopo avermi abbracciato -Non lo so- risposi, le lacrime agli occhi -Sono in quella sala da almeno mezz'ora, e non ci hanno dato informazioni-. Quando sarò Guaritore, pensai, terrò sempre informati i parenti. Non sopporto questa attesa. Improvvisamente, arrivò il Guaritore -Abbiamo finito- disse -Rose sta bene, la ferita è meno grave di quanto ci aspettassimo.- tutti tirammo un sospiro di sollievo -Purtroppo, però, ha perso parecchio sangue, e non possiamo dimetterla prima di una settimana. Comunque, adesso è sveglia, e può essere visitata da massimo 5 persone, in due visite diverse. Suddividetevi pure voi.- Zia Hermione, Zio Ron, Maddalena e Hugo si alzarono immediatamente, e chiesero con uno sguardo il permesso per andare. Ebbero tutta l'approvazione, ovviamente, e si diressero nella stanza in cui era Rose. Chi fosse l'altro 'Prescelto' per la visita, era incerto: mi sarebbe piaciuto moltissimo andare, ma c'erano anche Scorpius, Teddy, James, per non parlare di tutte le ragazze! Proprio loro, in quel momento, stavano confabulando tra di loro; ad un certo punto, Dalla sussurrò qualcosa, e le altre due annuirono -Ragazzi- disse Rox -noi abbiamo deciso di lasciare l'altra visita a voi. Per andare dovremmo scegliere una di noi, e non vogliamo. Però, chi di voi andrà potrebbe spiegare le ragioni di questo a Rose, e dirle che la salutiamo e l'abbracciamo fortissimo? Grazie.- Ritornò nel gruppetto e cinse con un braccio Lily, che stava ancora tremando. Io guardai i ragazzi -Vai tu.- mi disse Scorpius, e gli altri annuirono -Voglio dire, tu e lei siete inseparabili, ha bisogno di te, in questo momento. Penso che gli altri siano d'accordo.- loro annuirono. -Grazie, grazie veramente.- Ero veramente felice. Poco dopo, la porta si spalancò, e ne uscirono quattro persone sorridenti. Non ci credevo, anche in quelle condizioni, Rose teneva alto il morale della famiglia. Mentre mi alzavo, però, sentii l'ansia stringermi la gola: come l'avrei vista? Il dottore aveva detto che aveva perso molto sangue, era molto debole? In tal caso, cosa le avrei detto? Probabilmente avrei dovuto trattenere le lacrime, altrimenti come avrebbe reagito?
Mi feci forza, e varcai la soglia. Era una stanza piccola ma non claustrofobica, in cui regnava il bianco: le pareti, il pavimento, le lenzuola del letto, che quasi si confondevano con la pelle di Rose. L'unica eccezione erano i suoi capelli a caschetto mossi, che preservavano quel vivace bruno mogano, con quella sfumatura rossiccia. Appena mi vide, si illuminò -Albus- esclamò, e quando le fui vicino, protese le braccia, e io la abbracciai. L'avrei voluta stringere, e non separarmene mai più, ma c'era qualcosa, in lei, che, per la prima volta, l'aveva fatta sembrare delicata, fragile. -Eri preoccupato?- mi chiese, sciogliendo l'abbraccio -Come non mai.- risposi io, sinceramente. Lei distolse lo sguardo. Sapevo quanto odiasse far preoccupare gli altri -Ehy, non è stata colpa tua.- la rassicurai -Lo so, lo so, è solo che... detesto stare qui. Guarda... c'è un macchinario che controlla il mio battito, delle flebo infilate nelle mie braccia... TUTTO qui è come se mi urlasse che sono debole, che non posso uscire, che sono inchiodata a questo letto troppo bianco, come tutto l'ospedale. Non voglio il bianco, Al, voglio i colori, voglio correre, essere viva. Invece sono costretta qui, e non so se potrò mai fare tutte le cose che facevo prima.- si sfogò -Non dire così- esclamai -So che in questo momento ti senti debole, ma non lo sei. Tu sei la roccia più resistente che sia mai esistita a questo mondo, Rosalie Minerva Grace Weasley. Nulla ti può scalfire, neanche le intemperie più spaventose. Te l'ho già detto mille volte, Rose, ma ricordatelo sempre: la tua sensibilità è ciò che ti rende forte, la tua qualità più grande, e anche se ti fa sembrare debole, è tutto il contrario.- trascinato dal momento, le avevo afferrato le mani, e le stavo stringendo contro il mio petto. Imbarazzato, le riaccompagnai sul lenzuolo e distolsi un attimo lo sguardo. Come avevo fatto ad essere così stupido? Mi sentivo nudo, come se Rose potesse leggermi dentro, anche il mio amore per lei -Oddio, Al.- sospirò lei, rassegnata -Come fai a sopportarmi, sono un caso umano, una partita persa in partenza.- perché ti amo, le avrei voluto dire. Invece strinsi le labbra -Tu non sei un caso perso. Non lo sei mai stata. Ricordatelo sempre.- ci fu un attimo di silenzio, tra noi, ma non il solito silenzio imbarazzante, no, un silenzio bellissimo, strano. -Immagino che tu non voglia parlare di ciò che è successo.- dissi -No, infatti. Avevo così tanta paura... Non ne mai avuta tanta in tutta la mia vita.- distolse lo sguardo, e restò in silenzio -È normale, assolutamente.- dissi io -Ora, scusa se te lo chiedo, ma... ti fa male?- chiesi, indicando con un cenno la gamba - Non puoi immaginare quanto- rispose lei, con una smorfia, scoprendola. La coscia era completamente avvolta da una benda candida, e un piccolo tubicino era infilato sotto di essa - Una Guaritrice mi ha spiegato la ferita: è molto profonda, verticale ma non lunga, e il femore ha subito una frattura multipla. Oh, inoltre, se fossi stata una babbana, mi avrebbero amputato la gamba, ma per noi maghi questa è una ferita facile da curare. Già. E ho perso tantissimo sangue, infatti mi aspettano sei bellissimi giorni di tubo per le trasfusioni infilato nel braccio, che spasso, eh?- lo spiegò con un tono talmente buffo che non potei evitare di scoppiare a ridere. -Ah, adesso osi anche ridere della mia gravissima condizione fisica? Dovresti proprio vergognarti!-
Mi prese in giro; ormai stavamo ridendo entrambi come dei matti. Un'infermiera entrò nella stanza -Mi dispiace, ma la visita a già superato il tempo prestabilito, e anche da un pezzo. Rose deve assolutamente riposare.- ci calmammo, e Rose si asciugò una lacrima di gioia. Io le feci il baciamano -Riposati, ti voglio vedere dritta sulla quella scopa appena sei fuori di qui!- esclamai. Lei sorrise -Puoi contarci.- ci fu un attimo, un attimo lunghissimo in cui entrambi ci guardammo, negli occhi uno scintillio che non aveva niente a che fare con delle lacrime. Poi, Rose distolse lo sguardo -Ehm, sì... ok, ora... vado!- ero imbarazzatissimo. Varcando la soglia, mi girai un'ultima volta, e la salutai alzando la mano; lei rispose con il sorriso più bello al mondo.
Fine flashback
Spazio autrice
Miei cari ragazzi, scusate ancora per l'assenza prolungata, ma ho avuto a che fare con gli esami! Come state voi? Spero davvero bene! Prendetevi quest'estate per rilassarvi, e magari per leggere, come me! Vi adoroh ☕💜
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Come due comete // Rosbus
RomanceRose non voleva crederci. Non poteva crederci. Era impossibile che lei, l'ironica, sarcastica, unica e irripetibile Rose Minerva Grace Weasley si fosse innamorata di Albus Severus Potter, suo cugino, suo confidente, suo amico. Anche per le sue migli...