CAPITOLO 12

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Modena è stata dominata. L'abbiamo sconfitta 3-1. Gioco equilibrato ma l'abbiamo spuntata noi. MVP Micah Christenson. Lo sapevo che poteva farcela. Lui è un campione e me l'ha dimostrato e grazie a lui posso spuntare un altro punto dalla mia lista:

" VINCERE CONTRO MODENA"

Rientrano entrambi i miei coinquilini supergasati per la vittoria, Jenia mi lascia un bacio sui capelli mentre Micah sulla fronte. Iniziano a chiedermi come sto e a preoccuparsi per me. Decido di defilare il libero a preparare la cena così posso finire di parlare con Micah.

<abbiamo un discorso in sospeso io e te, ricordi?>

<certo, mi hai chiesto se avevi qualche speranza di diventare il mio campione, giusto?>

<esatto> dice sorridendo

<sei coraggioso vero?>

<ovviamente si>

Lo guardo serio e allungo la mia mano verso di lui, gliela stringo e ci avviamo verso camera mia. Accendo la luce e poi mi faccio seguire in bagno. Gli dico di sedersi sul bordo della vasca, esattamente di fronte allo specchio.

<vorresti essere il mio campione. Allora iniziamo con la scoperta, ma ti prego, non commentare. È solo la seconda volta che lo vedo anche io. Ed è solo la prima che lo faccio vedere a qualcuno che non siano medici.>

Detto questo mi tolgo la felpa e la maglietta. Rimango senza niente: c'è solo una fasciatura. Mi faccio aiutare a toglierla e poi mi guardo allo specchio. Il mio seno destro non c'è più. È rimasta solo una cicatrice immensa. Le lacrime scivolano via e sta volta ci pensa Micah ad asciugarle. Poi mi prende e mi abbraccia.

<come stai? Intendo dopo..>

<non bene, mi sono passate per la testa tante di quelle immagini, c'eri anche tu, sai? La prima volta che ci siamo visti.. ti ricordi?>

<e come posso dimenticare?>

<e tu invece, come stai dopo aver visto?>

<incazzato nero. Con la vita intendo. Perché ti ha già tolto molto e sei ancora giovane, sei troppo giovane per tutto quello che ti è successo. E sono anche incazzato nero con te.>

<ah, con me?> gli chiedo mentre mi rimetto la fasciatura e mi rivesto

<si perché non puoi pensare che tu sia causa di dolore. Tu puoi solo essere causa di felicità. Non sei te. capito?>

<grazie> e gli lascio un bacio sulla guancia.

Scendiamo a cena e nel mezzo di essa mi passa per la mente di condividere con loro la lista.

<ho bisogno di voi> dico con un mega sorriso

<dobbiamo preoccuparci?> mi chiede Jenia

<probabile.. allora io ho fatto un elenco di cose che voglio fare. Ovviamente non ve le faccio leggere, ma a vostra insaputa potrei coinvolgervi in qualche cosa pazza. Tranquilli, per quelle illegali, ci penso da sola> e scoppio a ridere. Jenia mi appoggia subito mentre Micah è un po' più dubbioso.

<se serve pazzia, io ci sto. A patto che tu ci sia a tutte le partite> mi chiede Micah

<ok, ci sto. Aspettatevi di tutto>

E così trascorriamo la serata tra le risate e la spensieratezza.

Passa la settimana e vinciamo anche contro Molfetta, riuscendo a mantenere la testa della classifica. Mancano due giornate alla fine del campionato, ma prima ho la visita.

È venerdì e stavolta ci vado da sola.

<signorina, voglio essere diretta. Non mi piace fare giri di parole e quindi le dico che dovrà fare la chemioterapia. Purtroppo non siamo riusciti ad eliminare tutte le cellule cancerogene. La massa è stata rimossa, ma se non interveniamo, potrebbe ricrearsi>

<la chemioterapia..> scandisco bene <devo essere anche ricoverata?>

<si. Per combattere il suo cancro dovremo controllarlo e controllare anche i suoi effetti perché sono cure molto potenti ed invasive. Per la sua salute, dovremo aspettare due settimane prima del ricovero. Però non deve stancarsi troppo perché ha poche energie a disposizione>

<ho capito, quanti cicli?>

<iniziamo con quattro cicli, poi faremo i controlli e decideremo.>

Mi aspettano circa 5/6 mesi di terapie, se mi va bene. Nel caso non mi andasse bene, mi aspetta la morte.

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